TILDA SWINTON ICONA DEL DUALISMO DI GENERE

A prima vista colpisce la sua bellezza ambivalente, espressione di un dualismo che non scende a compromessi con i trend del momento, ma rimane come sospeso in una dimensione eterea. Grazie al suo fascino ambiguo e al suo stile androgino, Tilda Swinton ha potuto interpretare i ruoli più svariati, diventando icona di uno stile fluido, sfuggente a qualsiasi rigida definizione di genere. La complementarità e l’opposizione che caratterizzano l’essere umano nel profondo sono portati alla loro massima espressione in tutti i personaggi impersonati dalla  camaleontica attrice scozzese e il suo dualismo costituisce il filo conduttore di tutta la carriera artistica, diventandone il carattere distintivo. Emblematico, in tal senso, il ruolo in Orlando, film del 1992 diretto da Sally Potter e tratto dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf, che le è valso un David di Donatello come miglior attrice straniera. In questa pellicola la Swinton interpreta Orlando, un giovane nobile inglese che ha ricevuto l’ordine dalla regina di non invecchiare mai e pertanto viaggia attraverso i secoli, provando le esperienze più disparate, fino alla decisione di cambiare sesso. Magnetica nella sua originalità, Tilda Swinton oscilla naturalmente tra il suo distintivo stile androgino e uno più glamour, tanto da essere scelta nel 2013 come testimonial dalla Maison Chanel per interpretare l’immagine perfetta della donna contemporanea, libera, spontanea, di un’eleganza senza tempo. Artista eclettica, oltre al cinema, ama partecipare a progetti sperimentali e a cimentarsi in performance innovative e d’avanguardia. Infatti, recentemente, Tilda ha collaborato con il brand coreano di occhiali Gentle Monster, per il quale ha ideato dei modelli dalle silhouette semplici e dal design minimal, che compaiono nello short film diretto da Erik Madigan, dal titolo The Mirror Stage. L’attrice ha dato prova, ancora una volta, della sua peculiare capacità di interpretare ruoli dalla duplice chiave di lettura: il progetto è un adattamento del film Il settimo sigillo, del regista Ingmar Bergman, in cui Swinton impersona sia il Cavaliere sia la Morte, sfidando se stessa a duello attraverso un’insolita partita di scacchi. Il gioco di specchi e di rimandi si riflette nelle lenti specchiate degli occhiali, misteriosi e dalle linee fluide. La campagna presenta una collezione esclusiva che celebra lo slancio creativo ed esalta gli spiriti forti e indipendenti.
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