Vaccini e chirurgia estetica: esistono controindicazioni?

Chirurgia estetica al tempo del Covid-19

La chirurgia plastica comprende un insieme di tecniche finalizzate alla correzione di difetti estetici più o meno evidenti, ma tali comunque da creare notevoli disagi di natura psico-emotiva.

Questo genere di problemi può infatti ostacolare la vita di relazione, oltre a peggiorare lo stile di vita.

Durante il periodo di pandemia, quando molti interventi non strettamente necessari sono stati sospesi, anche questa branca della medicina estetica si è adattata alle normative.

Attualmente, in seguito alla campagna vaccinale che sta ormai coinvolgendo tutti gli strati della popolazione, le attività terapeutiche e gli interventi correttivi sono ripresi a pieno ritmo.

Chirurgia estetica e vaccino

Secondo l’autorevole parere della S.I.C.P.R.E. (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica), non esiste alcuna controindicazione nel sottoporsi a interventi di chirurgia estetica né prima né dopo la vaccinazione anti-Covid, a condizione di rispettare alcuni giorni di stop.

È infatti necessario osservare una sospensione tra la somministrazione della dose vaccinale e le procedure di chirurgia estetica, per avere la certezza di agire in sicurezza e per tutelare il benessere del paziente.

Come tutti i vaccini, anche quello contro il coronavirus può provocare un temporaneo e reversibile stato di debolezza, responsabile di una minore reattività dell’organismo nei confronti di interventi medici.

È risaputo che per un determinato periodo dopo l’inoculazione del vaccino, il sistema immunitario del soggetto viene sottoposto ad una iper-stimolazione, necessaria per produrre gli anticorpi anti-Covid.

In questi giorni è quindi sconsigliabile procedere chirurgicamente per correggere difetti estetici, dato che si tratta di interventi rimandabili.

Come procedere dopo la vaccinazione

La maggior parte dei vaccini prevedono due dosaggi vaccinali, di solito distanziati da alcune settimane.

I giorni di astensione da eventuali interventi di chirurgia estetica devono essere osservati sia dopo l’assunzione della prima che dopo quella della seconda dose.

Per il vaccino Pfizer/Bion Tech è raccomandato di non effettuare nessun intervento tra la prima e la seconda dose, mentre per altri vaccini, il tempo che deve intercorrere è di almeno 14 giorni.

Ovviamente il fattore discriminante per decidere se intervenire o meno è rappresentato dalle condizioni di salute del paziente, tenendo conto che la vaccinazione è sempre un atto medico che prevede l’introduzione di un allergene.

In assenza di effetti collaterali e in presenza di un buon stato di salute, le tempistiche sono appunto di circa 2 settimane.

Correlazione tra vaccino e chirurgia estetica

Chi ha già effettuato interventi estetici e si sottopone alla vaccinazione, nella maggior parte dei casi non mostra nessuna reazione avversa, tranne l’insorgenza di gonfiore al volto o anche di angioedema alle labbra.

Questi disturbi compaiono generalmente circa 48 ore dopo la vaccinazione, risolvendosi spontaneamente e in breve tempo, senza lasciare conseguenze.

In simili situazioni è sufficiente che il paziente assuma farmaci antistaminici o steroidei, per minimizzare le manifestazioni edematose.

Si tratta comunque di reazioni molto rare e quindi irrilevanti statisticamente che non hanno mai richiesto l’ospedalizzazione, ma soltanto un monitoraggio clinico domiciliare.

Bisogna inoltre considerare che l’insorgenza di gonfiore è assolutamente compatibile con l’inoculazione del vaccino, anche in assenza di pregressi interventi estetici.

Procedure corrette

Per affrontare un trattamento di chirurgia estetica è sempre opportuno affidarsi a specialisti esperti e competenti, in grado di intervenire in sicurezza, ancor più dopo la vaccinazione anti-Covid.

Il chirurgo plastico Ivan La Rusca, esperto in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, è un professionista altamente qualificato che ha già effettuato con successo oltre 9600 interventi.

Chi è intenzionato a sottoporsi a procedure del genere , deve sempre documentarsi adeguatamente e relazionarsi in maniera corretta con il chirurgo per chiarire qualsiasi dubbio.

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