“VADEMECUM” del lettore in quarantena

Riscoprire le proprie risorse, gestire le emozioni negative e applicare il minimalismo digitale sono le tre regole d’oro dispensate dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi per affrontare, con un’auspicata paziente serenità, questi giorni di permanenza domestica.

E se, come dice Leopardi, un buon libro è un compagno che ci fa passare dei momenti felici, allora abbiamo trovato l’antidoto curativo alla noia e alla solitudine. 

Ecco sei “modi” per parlare di libri e lettura durante la nostra quarantena letteraria.

BOOK INFLUENCER

Nella scelta di un libro, anche l’occhio vuole la sua parte! E Stefania Soma, dal gennaio 2015, scatta e pubblica sul suo account Instagram @petuniaollister stilosissimi #bookbreakfast. Foto di libri sul tavolo della colazione che catturano per i loro styling ricercato e per la loro energizzante palette cromatica. Un linguaggio visual-pop che investe anche il bellissimo account di Hikari Loftus, @FoldedPagesDistillary. Un distillato fotografico di libri, più o meno famosi, immersi in ambientazioni caotiche e dettagliate che giocano sulla presenza in scena di oggetti simbolici che ne riprendono la trama.

LA BIBLIOTERAPIA

L’anima si può curare con un buon libro? Sì, e ce lo conferma la filosofia che muove il motore creativo di un originale biblioteca fiorentina, La Piccola Farmacia Letteraria, e del cuore pulsante dei suoi libri che diventano tonici, balsamo per le ferite, messaggi che smuovono montagne o sciolgono rigidità. Una libreria che cura i malori con testi catalogati in base alle emozioni (più che alla trama) e accompagnati da un bugiardino con indicazioni, posologia ed effetti collaterali.

“FREE ENTRY”

L’UNESCO apre, gratuitamente, al mondo le porte della sua World Digital Library, la biblioteca digitale internazionale gestita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Una biblioteca virtuale che racchiude nella sua rete 193 paesi in tutto il mondo, 19mila documenti in 7 diverse lingue e un patrimonio intellettuale fatto di libri, mappe, fotografie, filmati, manoscritti e riviste del passato. 

IL “SALOTTO LETTERARIO” SI FA SOCIAL

“Non è la prima volta che l’umanità si trova davanti a un’epidemia di così grandi proporzioni, però è la prima volta che per affrontarla abbiamo la rete. Per questo un gruppo di autori e di autrici ha immaginato uno spazio virtuale dove poter continuare a incontrarci, parlare di libri e di storie e restare forti e coesi anche nella difficoltà”. Da qui nasce la pagina facebook  “Decameron. Una storia ci salverà”. Il primo festival italiano in versione digitale dove per partecipare basta iscriversi all’evento, collegarsi alla diretta e assistere alla presentazione.

AUDIOLIBRI

Se non avete mai ascoltato un audiolibro, è arrivato il momento di farlo. Audible, la società Amazon leader nell’audio entertainment, lancia l’iniziativa #ACASACONAUDIBLE, un catalogo ricco di titoli da ascoltare gratuitamente “per aiutare gli italiani ad abbattere con la mente le pareti delle proprie case e a far volare la fantasia, di grandi e piccoli”.

#IOLEGGOACASA

L’Accademia della Scrittura lancia una campagna social a favore della lettura #ioleggoacasa. Un hashtag che unisce all’unisono gli amanti del “buon libro” e ne disegna la mappa visuale dei loro gusti letterari.

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