Prospettiva Van Orton: la doppia anima dei gemelli Schiavon

Il duo artistico Van Orton, formato dai gemelli Marco e Stefano Schiavon, vede per la prima volta la propria produzione riunita in una mostra personale che permette di esplorare il loro percorso artistico, dalle origini nel 2013 ad oggi. Curata da Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli, Prospettiva Van Orton si articolerà tra le sale del Forte Malatesta di Ascoli Piceno e la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto dal 14 luglio 2023 al 7 gennaio 2024. La scelta di queste sedi e l’organizzazione della mostra si devono all’Associazione culturale Verticale d’Arte, sostenuta e patrocinata dai Comuni di San Benedetto del Tronto e di Ascoli Piceno.

Prospettiva Van Orton nella Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, Ph. Alice Curatola
Prospettiva Van Orton nella Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, Ph. Alice Curatola


I Van Orton e il loro stile inconfondibile

Un’esperienza emozionale in cui le opere e le produzioni nate dalle collaborazioni più note dei gemelli Schiavon si alternano ad altre inedite e pensate ad hoc per la mostra. Un susseguirsi caleidoscopico di immagini vivide e vari memorabilia dal forte impatto sensoriale, in cui un dichiarato rimando all’immaginario pop convive con l’estetica tradizionale delle vetrate gotiche. Da qui nasce lo stile personalissimo e inconfondibile dei Van Orton.
Nati nel 1983 a Rivoli in Piemonte, i gemelli attingono infatti a quel patrimonio visivo che chiunque sia nato e vissuto negli anni Ottanta ricorda e riconosce molto bene. Anche il loro nome d’arte proviene dalla pop culture e più precisamente dal cinema: Van Orton è il cognome del protagonista di The Game, il celebre film di David Fincher datato 1997 e interpretato da Micheal Douglas. Questo spirito nostalgico però non è fine a se stesso, ma viene sfruttato per rappresentare icone e figure che caratterizzano sia la memoria collettiva del mondo occidentale che la sua contemporaneità.

Ritratto dei Van Orton
Ritratto dei Van Orton


I mondi con cui hanno lavorato nella loro carriera

Il cinema è solo uno dei mondi da cui i gemelli piemontesi sono partiti per lasciare traccia della loro arte: la musica, il design, lo sport, la moda e l’industria dell’automobilismo hanno dato modo ai Van Orton di sfruttare diversi media e supporti, per applicare la loro poetica ad ambiti fortemente commerciali (approccio proprio della Pop Art).
Daqui le creazioni artistiche per Jovanotti, Alessandro Cattelan e per il tour dei Bon Jovi nel 2019 e per il concerto di Eddie Vedder a Firenze nello stesso anno. Ancora, le collaborazioni per Disney e Swatch, quelle per Mercedes e Colmar e per il tour europeo della nuova generazione Ducati Scrambler, che vede in mostra l’unico esemplare di Scrambler® Icon customizzato dagli artisti, gentilmente concesso dalla celebre Casa motociclistica bolognese. E ancora le collaborazioni con Fedez e la sua capsule collection per Sisley, con Sky, Rolling Stone, Radio Dj, Yamaha, la copertina del disco di Jack la Furia dei Club Dogo e la loro interpretazione dei campioni del basket per la Tv Usa Ensp.
Uno stile che è un vero e proprio marchio di fabbrica e che viene racchiuso tra le pagine del catalogo bilingue italiano/inglese a corredo della mostra. Edito da Rrose Sélavy, oltre ai contributi dei curatori nel catalogo si trovano i saggi di Massimiliano Vado, celebre attore e regista, e dello storico dell’arte Matteo Piccioni, insieme a un ricco apparato iconografico.

Porco Rosso - Prospettiva Van Orton
Porco Rosso – Prospettiva Van Orton

Nell’immagine di apertura, Prospettiva Van Orton nella Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, Ph. Alice Curatola

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