Vestirsi per l’Antartide: 7506 porta il concetto di coolness a un nuovo livello

Nasce 7506: il punto d’intersezione tra la moda, la ricerca scientifica e il progresso in ottica sostenibile. Un progetto rivoluzionario nel campo dell’abbigliamento tecnico, che garantisce performance migliori in ambienti estremi. Questo tramite l’ottimizzazione delle naturali proprietà d’isolamento termico dell’aria in un’innovativa architettura di prodotto.

Scienza e abbigliamento per il progresso. A Milano è stato presentato 7506, nuovo marchio rivoluzionario dell’abbigliamento tecnico. Si è trattato del primo di una serie di eventi curati e moderati da UNLESS, organizzazione no profit per la ricerca scientifica in Antartide. Rientreranno tutti sotto il titolo Antarctic Broadcasting, un progetto concepito per attirare l’attenzione e catalizzare conversazioni necessarie sull’Antartide e sui temi a essa correlati. Il settimo continente costituisce infatti la regione chiave per comprendere e studiare i cambiamenti climatici e la sostenibilità della vita sul pianeta.

Tra gli ospiti intervenuti alla presentazione si annoverano i fondatori di 7506 Lino Dainese e Alberto Piovesan, e la fondatrice di UNLESS, Giulia Foscari. Rocco Ascione, che è ingegnere presso l’unità tecnica antartica di ENEA,ed è Responsabile dell’Organizzazione delle Spedizioni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Inoltre, è Station Leader presso la stazione italo-francese Concordia in Antartide. Infine, è intervenuto Matteo Ward con una stimolante riflessione sul concetto di sostenibilità e sulle profonde implicazioni che esercita nell’ambito del design. Cool, no?

A fine talk, nel Pop-up Lab di 7506 è stato possibile esplorare l’intera collezione 7506.

Tuta Antartica 7506
La Tuta Antartica di 7506

La rivoluzione del progetto 7506

7506 nasce per soddisfare la necessita di migliorare le performance in ambienti estremi e in particolar modo quelle degli scienziati in Antartide. Il marchio è figlio della collaborazione tra i laboratori di ricerca e sviluppo di D-Air Lab e UNLESS. L’associazione ha infatti ispirato e guidato il progetto di ricerca e sviluppo, in relazione a questo ambito scientifico.

«Le tecnologie adottate da 7506 facilitano la vita degli scienziati e di conseguenza le loro attività di ricerca in Antartide», afferma Giulia Foscari. Il segreto: l’aria. Risorsa preziosa e performante, il suo valore viene amplificato dal design stratificato dei tessuti e dei prodotti. Come sottolinea il direttore creativo e co-fondatore Alberto Piovesan nel suo intervento, 7506 ha permesso di muovere notevoli passi in avanti in ambito design.

Di fatto, il team ha progettato degli ecosistemi portatili capaci di migliorare la performance del corpo umano in ambienti estremi. Ogni capo è una seconda pelle innovativa, ideata per consentire un’esplorazione sicura in zone dove le bassissime temperature mettono a rischio la vita degli scienziati. 

‘Surviving the Cryosphere’: il primo episodio di Antarctic Broadcasting

In Antartide i ricercatori dedicano la loro vita alla scienza, affrontando temperature che raggiungono i -89,2°c e venti che soffiano a 259 km/h. Nell’episodio 01 di Antarctic Broadcasting, intitolato Surviving in the Cryosphere, la protagonista è stata la ‘Tuta Antartica’, un esempio unico nel suo genere di “abbigliamento intelligente”. Presentata per la prima volta con l’esposizione dell’intero progetto alla Biennale di Venezia, si tratta di un prodotto che garantisce comfort, mobilità e massima sicurezza.

La Tuta Antartica protagonista della collezione 7596

La Tuta Antartica è composta principalmente da due macro-strati. Parliamo di una corazza esterna ed un sotto-tuta, che sono in grado di comunicare e scambiarsi informazioni vitali per gli esploratori. Parliamo di frequenza cardiaca e respiratoria, umidità, ossigenazione del sangue e temperatura corporea. 

A mantenere costante quest’ultima ci pensa un brevetto di D-Air Lab. Grazie ad esso, si innesca un processo di riscaldamento autonomo delle estremità del corpo sulla base di informazioni trasmesse da sensori esterni di temperatura. Il sistema è ulteriormente potenziato dalla possibilità di usare un’app per determinare i livelli massimi e minimi di temperatura, che avviano l’attivazione e la disattivazione del sistema.

La Tuta Antartica diventerà la divisa ufficiale dei ricercatori in missione presso la stazione italo-francese Concordia.

Le tecnologie innovative dei capi 7506

È stato possibile evolvere e declinare le tecnologie sviluppate per la Tuta Antartica su altri prodotti. In questo modo è nata una serie di capi funzionali e performanti, sia in ambienti estremi che in contesti urbani. La collezione testimonia la costante ricerca di un nuovo punto di equilibrio tra forma, tecnica e funzione nel design.

Alcuni esempi di tali tecnologie sono: un’imbottitura perforata per gli strati interni, che crea una rete di cupole in cui viene immagazzinata l’aria. Ciò massimizza la capacità d’isolamento termico e riduce il peso dei capi. Ad amplificare la performance dei prodotti, poi, un’innovativa architettura di diversi materiali in sei strati. Agendo organicamente in risposta alle necessità del corpo, questi diventano un’estensione della pelle umana, ne consentono la termoregolazione e garantiscono la sostenibilità delle funzioni vitali.

Il Pop-up Lab di 7506 rimarrà aperto fino al 15 marzo 2024. Un laboratorio urbano che permetterà al pubblico di immergersi nel processo di design innovativo dell’azienda.

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