Alessandro Orrei, un salto nell’ignoto fino a Mare Fuori

Un sogno ben impresso nella mente affronta il tempo, sfida lo spazio e non conosce limiti. Era appena maggiorenne Alessandro Orrei quando decise di lasciare la sua città natale – Benevento – per trasferirsi a Roma e frequentare una scuola di recitazione. «Quando ho preso questa scelta è stato un po’ un salto nel vuoto. Questa cosa mi spaventava ma allo stesso tempo mi gasava. Fare questo salto nell’ignoto mi dava quell’energia in più per realizzarmi», ha dichiarato l’attore classe 1998. Un percorso tutt’altro che sgombro di imprevisti e di ostacoli. L’arrivo nella capitale per un giovane ragazzo di provincia può essere entusiasmante ma allo stesso tempo traumatico. «È stato difficile e sono andato incontro a situazioni che ho dovuto pian piano risolvere. Quel fuoco dentro di me mi ha aiutato ogni giorno ad affrontare i problemi».


Alessandro scopre la sua passione per la recitazione già al liceo artistico. «Sin da piccolo ho sempre amato l’arte e stavo cercando di sperimentarne più possibili per capire quale di queste potesse rappresentarmi e farmi esprimere meglio», ci svela, «Ho iniziato a recitare, a fare piccole cose da autodidatta. È sempre stata una passione». Il sacro “fuoco” dell’arte lo ha condotto a quella serie che ha cambiato la sua vita e quella di molti suoi colleghi: Mare Fuori. Dalla terza stagione dello show prodotto da Picomedia, divenuto un fenomeno mediatico mondiale, veste i panni di Mimmo, uno dei detenuti dell’IPM. Nella quarta annata, che prende il via il 1 febbraio con l’arrivo delle prime sei puntate su RaiPlay, il personaggio di Orrei sarà chiamato a fronteggiare le conseguenze di scelte compiute da futili desideri dettati dall’inesperienza.

Parliamo di Mare Fuori. La quarta stagione è un po’ quella della consapevolezza per Mimmo. Capirà che le scelte fatte lo hanno condotto in un gioco più grande di lui. Cosa puoi anticiparci?

Come abbiamo visto già nella terza stagione Mimmo inizia a diventare consapevole che le sue scelte sono più importanti di quelle prese da altri per lui. Per la prima volta lo vediamo prendere in mano la sua vita. Nella quarta stagione continuerà questo percorso ma sappiamo che questo è un mondo imprevedibile e ci vuole poco per tirarti di nuovo giù e metterti in situazioni complesse dove tutto il lavoro può essere distrutto. Continuerà questo percorso ma continuerà a inciampare.

Potrà fidarsi di Donna Wanda?

Io non mi fiderei assolutamente di Donna Wanda. È proprio questo il passaggio. Mimmo ha sempre avuto una fiducia cieca in lei. Questo suo cambiamento interiore inizia a fargli vedere il mondo da un’altra prospettiva e quindi smetterà di fidarsi di chi si è sempre fidato.
È un processo impattante che va a cambiargli tutta la prospettiva della sua vita. L’unica persona per la quale ha sempre fatto tutto adesso viene messa in discussione.

Alessandro Orrei
Alessandro Orrei, ph. Alessandro Peruggi

«Ho sempre pensato di voler interpretare personaggi che mi attirassero verso di loro. È un po’ come una frequentazione, ci deve essere quella chimica»

A proposito di scelte, hai raccontato di aver rifiutato un altro ruolo in Mare Fuori prima di quello di Mimmo. Di quale personaggio parliamo? Prenderesti di nuovo questa decisione?

Il ruolo era quello di Sasà e posso dire che, visto come sono andate le cose, rifarei questa scelta mille volte. Ho sempre pensato di voler interpretare personaggi che mi attirassero verso di loro. È un po’ come una frequentazione, ci deve essere quella chimica. E con il personaggio di Sasà non è accaduto, mentre con quello di Mimmo sono rimasto rapito.

Mimmo rappresenta appieno il messaggio che vuole lanciare Mare Fuori e cioè il percorso di redenzione che questi ragazzi, che hanno commesso degli errori, fanno all’interno dell’IPM.
È una risposta indiretta a tutti quelli che parlano di Mare Fuori come di una serie diseducativa?

Assolutamente sì. Il mio personaggio ha una forza gigantesca per la storia che racconta e per i messaggi che vuole far arrivare. Prende in pieno il punto. Io credo che ci siano delle persone abituate a puntare il dito e a trovare un colpevole, spesso e volentieri lo fanno con le serie. Io posso mettere in scena la vita del mio personaggio, raccontare che dietro c’è tanto e che a volte prima di giudicare bisogna essere informati e scavare sempre un po’ più giù nel profondo. A conferma di ciò il fatto che molte persone sono passate da odiare Mimmo ad amarlo.

Alessandro Orrei
Alessandro Orrei, ph. Alessandro Peruggi

Una parte fondamentale di Mare Fuori sono anche le storie d’amore. Ci saranno novità per Mimmo?

Il mio personaggio in realtà vive già una storia d’amore, che è quella con la sua famiglia.
Una storia d’amore molto travagliata, un amore che ha ripudiato ma che adesso rivuole indietro. L’obiettivo di Mimmo resta quello di tornare dalla sua famiglia e trascorrere una vita normale con la madre e i suoi fratelli. Se parliamo invece di storie d’amore canoniche, posso anticiparvi che non ce ne saranno.

Qual è stata la scena emotivamente e quella tecnicamente più difficile da girare?

Posso dirti che c’è una scena nella quarta stagione che è stata molto complicata sia a livello emotivo che a livello tecnico. Secondo me è una scena che arriverà perché io e i colleghi coinvolti ci abbiamo messo l’anima e il nostro corpo, nel vero senso della parola. Della terza stagione ci sono tre scene difficili: la scena dell’omicidio di Pirucchio, la confessione ai suoi genitori e il ritorno a casa da sua madre. Sono tre scene chiave.

Alessandro Orrei
Alessandro Orrei, ph. Alessandro Peruggi

«Il mio sogno è quello di girare una serie completamente americana perché il loro modo di lavorare è pazzesco»

I fan di Mare Fuori hanno notato una somiglianza tra te e Leonardo DiCaprio e tu stesso ci hai giocato più volte. È un paragone che ti lusinga? Qual è il suo film che preferisci?

Questa cosa della somiglianza con DiCaprio è nata ai tempi del liceo. La cosa più divertente è che, amando molto il cinema, lui è sempre stato il mio attore preferito in assoluto. Conosco tutta la sua filmografia a memoria. A oggi uno dei miei film preferiti è stato The Wolf of Wall Street, per me è un capolavoro. Lo rivedo almeno tre volte l’anno.

Un commento per la sua non candidatura agli Oscar?

Non credo che abbia bisogno di essere nominato agli Oscar o di vincerne uno per dimostrare quello che è. Penso che sia il miglior attore al mondo.

Fuori da Mare Fuori che progetti hai?

Sto lavorando a una serie tv Rai, che uscirà tra ottobre e novembre. Interpreterò un personaggio molto diverso da quello di Mimmo. È una nuova stagione di una serie che già è uscita. Poi ho girato un film che uscirà quest’anno su Amazon Prime Video che racconta una storia di bullismo in un modo che non si è mai visto prima. Poi ci sono altri progetti, stiamo lavorando per incastrare il tutto ed essere presente anche nella quinta stagione di Mare Fuori.

Un sogno nel cassetto?

Ho avuto la fortuna di girare un cortometraggio, si intitola The Runner, che è diretto da Michael Trim (regista di Orange is the new black). È stata un’esperienza pazzesca, mi sono divertito tantissimo. Per questo ti dico che il mio sogno è quello di girare una serie completamente americana perché il loro modo di lavorare è pazzesco.

Alessandro Orrei
Alessandro Orrei, ph. Alessandro Peruggi
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