STORIA DI UN SOGNO. GIULIA BEVILACQUA, DA “DISTRETTO DI POLIZIA” AL NUOVO FILM “PARE PARECCHIO PARIGI”

L’abbiamo vista nei panni di Anna Gori in Distretto di Polizia; al fianco di Francesca Inaudi e Enrico Silvestrin in Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato; tra i protagonisti del film Tiramisù, l’esordio alla regia di Fabio De Luigi. E ancora, nel ruolo della domestica Teta in Il principe di Roma, film con Marco Giallini presentato al Festival del Cinema di Roma 2022; con Alessio Boni nel cast della serie Rai Il metodo Fenoglio, interpretando il personaggio di Serena Morandi.

Giulia Bevilacqua, attrice, mamma e da sempre grande appassionata di cinema, aspirava fin da piccola a una carriera nel mondo della recitazione. Il sogno viene custodito a lungo in un cassetto fino a quando, dopo aver concluso il liceo, l’incontro con il Centro Sperimentale di Cinematografia le cambia la vita. La rinomata scuola romana rappresenterà per Giulia un vero trampolino di lancio; un punto di partenza verso un brillante futuro nel mondo del piccolo e grande schermo.  

L’attrice è ora tra gli interpreti del nuovo film firmato Leonardo Pieraccioni Pare parecchio Parigi, uscito in sala il 18 gennaio 2024. Giulia Bevilacqua, al fianco di Chiara Francini, Nino Frassica e lo stesso Pieraccioni, è protagonista di una commedia ispirata a una commovente storia vera; una narrazione che sa di famiglia, di rapporti ricuciti, di parole mai dette. In occasione dell’uscita del film, abbiamo fatto due chiacchiere con l’attrice romana, una donna determinata e sognatrice proprio come Ivana, il personaggio che lei interpreta.  

Total look Valentino, collant Philippe Matignon
Total look Valentino, collant Philippe Matignon

«Molti dei miei ricordi di infanzia sono legati al recitare, alla passione che avevo nel mascherarmi, interpretare personaggi»

Vanti un’importante carriera nel mondo del cinema e della televisione. Da dove nasce la tua passione per la recitazione?

L’amore per la recitazione nasce da quando ero piccola. Molti dei miei ricordi di infanzia sono legati al recitare, alla passione che avevo nel mascherarmi, interpretare personaggi, imitarli, declamare poesie, raccontare barzellette, intrattenere. L’emozione che provavo nel vedere i miei familiari ridere o commuoversi mi accendeva e mi faceva sentire felice. Così ho continuato a seguire questa passione coinvolgendo i miei amici in spettacoli casalinghi, surreali e divertenti. Ho iniziato a vedere i film e ad amare alcune attrici, sognando un giorno di poter fare anche io questo lavoro bellissimo.

Avevo tutte le video cassette del Trio e sapevo a memoria le battute della Marchesini, che era in assoluto il mio mito. Poi crescendo i doveri, la scuola e la razionalità mi hanno un po’ allontanata dal sogno, che avevo chiuso in un cassetto. Finito il liceo mi sono iscritta all’università e proprio in quel periodo è successo qualcosa, ho sentito un richiamo. Ho aperto quel cassetto e deciso di inseguire quel sogno. Ho lasciato il mio percorso di studi, mi sono iscritta al Centro Sperimentale di Cinematografia e ho fatto in modo che la mia passione diventasse il mio lavoro. E così è stato! E questa è forse la cosa che mi rende più felice e orgogliosa di me.

Il tuo film del cuore? E un “mito del cinema” che stimi e a cui ti senti affine?

Difficile dirne uno solo. Sicuramente quelli a cui sono molto legata sentimentalmente sono proprio i primi film che ho visto da piccola. Colazione da Tiffany, Irma la dolce, Pretty Woman, commedie leggere sentimentali. Poi sono cresciuta e i film che ho amato sono tantissimi, svariati e molto diversi tra loro: Dramma della gelosia, La grande guerra, I soliti ignoti, Pulp Fiction, La finestra sul cortile, Il laureato, In the mood for love… Un mito cinematografico, sarò banale, è sempre stata la meravigliosa Monica Vitti. O la grande Meryl Streep. In grado di passare dalla commedia al drammatico rimanendo sempre credibili, magnetiche e bravissime.

Giulia Bevilacqua tra i protagonisti di Pare parecchio Parigi: «In questo film non abbiamo fatto altro che ridere»

Nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni Pare parecchio Parigi interpreti il ruolo di Ivana. Che tipo di personaggio è? Ti ci identifichi?

Ivana è un personaggio bellissimo, a cui sono molto affezionata. È buona, concreta, ottimista, un po’ bambina. Al tempo stesso, però, è anche molto determinata; si impegna nel realizzare il sogno del suo babbo ingegnandosi a creare simpatici teatrini per far credere che fosse tutto vero e che si stesse davvero andando a Parigi (e non in giro dentro ad un maneggio come dei criceti in una ruota). Ivana è una vera sognatrice. Ho messo tanto di mio in lei (a parte l’accento toscano!).

Durante le riprese sul set, c’è stato un momento particolarmente divertente che ricordi con il sorriso?

In questo film non abbiamo fatto altro che ridere. Leonardo, Chiara ed io eravamo tutti i giorni insieme, chiusi in un camper, gomito a gomito. Nelle pause tra un ciak e l’altro, come due vere sorelle mettevamo in mezzo il povero Leonardo, facendoci raccontare la qualunque per poi prenderlo in giro e redarguirlo quando ci raccontava delle bischerate che aveva fatto. Quei momenti ci hanno reso davvero uniti, e hanno fatto diventare questo film un viaggio nel viaggio. Ripartirei con loro anche domani.

«Pare parecchio Parigi è un film per sognatori»

Tre motivi che convincano il pubblico a recarsi in sala per vedere Pare parecchio Parigi.

Questo è un film speciale, che parla al cuore. È un film sulla famiglia, sui non detti, che se poi vengono detti fanno sciogliere qualsiasi nodo. È un film per i sognatori, in cui si ride, ci si commuove e ci si identifica, perché i personaggi sono meravigliosamente imperfetti come siamo tutti e come sono spesso i rapporti con le persone a cui vogliamo bene. Riderete, vi commuoverete e, perché no, magari una volta usciti avrete voglia di farvi una chiacchiera con vostra sorella, o con quella persona con cui non avete mai chiarito (questo uno dei tanti messaggi che mi è arrivato dagli spettatori del film e che mi ha davvero emozionato).

Total look Brunello Cucinelli, shoes Roger Vivier
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Credits

Photographer Mirko Morelli

Stylist Sara Castelli Gattinara e Vanessa Bozzachi – Other Srl

Make-up Artist Giulia Luciani – Simone Belli Agency

Hair Lucia Cirino – Simone Belli Agency

Location Sina Bernini Bristol, Autograph Collection – Roma

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