Belgrado: viaggio alla scoperta di una città dal carattere autentico

Pensi a una breve fuga autunnale? A circa un’ora e mezza dall’Italia, con voli giornalieri da Roma e Milano e collegamenti diretti Air Serbia con i maggiori aeroporti italiani, Belgrado (“la città bianca” in serbo) è una città tutta da scoprire appena fuori dall’Unione Europea. Unica capitale europea all’incrocio tra due fiumi, la Sava e il Danubio, crocevia di importanti rotte commerciali, fondata dai Celti nel VII sec a.C., la Singidunum romana, divenuta Belgrado in epoca bizantina, è stata conquistata da oltre quaranta eserciti e distrutta trentasei volte. Sempre ricostruita, è il simbolo del carattere determinato e volitivo del popolo serbo.

Belgrado, la "città bianca" a un'ora e mezza di volo dall'Italia.
Belgrado, la “città bianca” a un’ora e mezza di volo dall’Italia

Camminare per le strade di Stari Grad (la Città Vecchia) è un viaggio tra influenze diverse. Ricostruita nei secoli, ha mantenuto ogni volta gli edifici sopravvissuti alle distruzioni, trasformandosi in una sorta di coperta patchwork, calda come l’accoglienza dei suoi abitanti. Palazzi liberty si alternano a edifici degli anni del comunismo, residenze in stile austroungarico, palazzi che recano ancora le ferite della guerra degli ultimi anni Novanta. Una caotica armonia che spazia dalla fortezza di Belgrado, di epoca romana, ai moderni grattacieli del Water Front.

Cosa vedere a Belgrado

La “Barcellona dell’Est“, come viene a volte chiamata Belgrado, è una meta visitabile in un fine settimana e offre uno stile europeo a prezzi contenuti. Una città dove le sue anime, romana, bizantina, austriaca, ungherese, bulgara, turca, gitana, si trasformano non solo in stili architettonici, ma in sapori, ricette, ristoranti, musiche. Con le sue chiatte sul fiume Sava trasformate in locali notturni, le centinaia di bar, kafana e ristoranti, la capitale serba è una destinazione perfetta per un viaggio fuori dalle solite rotte. Ecco alcune mete da non perdere.

1. Fortezza di Belgrado e Parco Kalemegdan

Polmone verde della città, la spettacolare fortezza di Kalemegdan, che domina la confluenza dei fiumi Danubio e Sava, si trova alla fine della strada pedonale Knez Mihajlova. Di epoca romana, è una delle più grandi fortezze d’Europa. Il parco Kalemegdan, che la circonda, è il più grande di Belgrado. La vista dal bastione occidentale, affacciato sui fiumi Danubio e Sava, è un’esperienza da provare. All’ingresso di questo spazio verde troviamo il Dino Park Jura Avantura, un parco divertimenti con dinosauri a grandezza reale per bambini dai 3 anni in su.

Fortezza di Kalemegdan, Belgrado.
Fortezza di Kalemegdan
2. Cattedrale di San Sava

La Cattedrale di San Sava è una delle più grandi e imponenti chiese ortodosse del mondo. È dedicata a San Sava, fondatore della Chiesa ortodossa serba e santo patrono della nazione. La cattedrale sorge nel luogo dove, nel 1594, i Turchi ottomani bruciarono le reliquie di San Sava, in segno di repressione della rivolta serba.

La costruzione della cattedrale iniziò nel 1935 e non è ancora terminata: fu interrotta più volte a causa delle guerre e delle difficoltà economiche. La navata centrale è sormontata da una cupola alta 70 metri e con un diametro di 40, che domina il panorama della città. Il progetto originale dell’architetto Aleksandar Deroko prevedeva una cupola centrale alta 96 metri e quattro cupole minori alte 60 metri ciascuna. Ha una capacità di 10mila persone ed è considerata il simbolo della fede del popolo serbo. Il mosaico della cupola centrale, che rappresenta l’ascensione di Cristo, è il più grande del mondo, con una superficie di 1.230 metri quadrati e un peso di 40 tonnellate.

Vista sul fiume della cattedrale di Belgrado.
Cattedrale di Belgrado
3. Museo Nikola Tesla

Belgrado ha il museo più grande d’Europa dedicato a un solo personaggio: il Museo Nikola Tesla, che celebra la vita e le opere del geniale inventore serbo. Qui, all’interno di una sfera d’oro, sono conservate le sue ceneri. Il museo espone poi oltre 160mila documenti, 5.700 oggetti personali, 1.200 libri e riviste e mille planimetrie relative alle sue scoperte.

Belgrado: guida ai ristoranti e alla cucina locale

Belgrado offre svariati ristoranti, bar e caffetterie adatti a tutti i gusti.

1. Skadarlija

È il quartiere bohémien di Belgrado, la sua Montmartre. Collega Piazza della Repubblica con il mercato di Skadarlija. La caratteristica via Skadarska lastricata di ciottoli, ospita alcuni dei ristoranti e caffè più famosi di Belgrado, gallerie d’arte, negozi di antiquariato e souvenir e band che suonano canzoni popolari. I prezzi sono più alti che altrove, ma molto lontani da quelli della Montmartre parigina. La sua anima bohémien è ancora in luoghi come la vecchia taverna I tre cappelli, aperta dal 1864.

Piazza della Repubblica, Belgrado.
Piazza della Repubblica
2. Zavičaj Skadarlija

All’ingresso del quartiere bohémien si trova il ristorante Zavičaj Skadarlija. Conosciuto per i piatti alla griglia, il ristorante è noto per le sue famose specialità della cucina serba, tra cui il boemski ćevap e altre specialità della casa che sono uniche nel ristorante. Imperdibile la loro torta alle noci. Una nota caratteristica del locale sono i musicisti, che con il loro repertorio colorato contribuiscono a creare l’atmosfera tipica dei vecchi ristoranti serbi. Un’esperienza unica, a patto che amiate mangiare con chitarre, violini e trombe nelle orecchie.

Ristorante Zavičaj Skadarlija.
Ristorante Zavičaj Skadarlija
3. Lorenzo&Kakalamba

«Tesoro, posso prometterti una cosa: non avrai mai fame!». Da questa dichiarazione di un innamorato alla sua dolce metà, nasce Lorenzo&Kakalamba: il più divertente, originale, creativo, pazzo ristorante che si possa trovare a Belgrado… ma anche in Europa. Lorenzo&Kakalamba è famoso per i suoi arredi eclettici: statue di personaggi dei cartoon e di film di fantascienza, lampade dai corpi umani, riproduzioni eccentriche di quadri famosi. Lorenzo&Kakalamba offre proposte culinarie che sono un connubio di cucina toscana e serba. I piatti, preparati con ingredienti freschi e di qualità, comprendono pasta fatta in casa, gulasch, sarma, prosciutto affumicato e formaggio kajmak. L’ottima carta dei vini spazia dalle etichette italiane a quelle serbe. Sicuramente il ristorante più instagrammabile della città.

Interni del ristorante Lorenzo&Kakalamba.
Interni del ristorante Lorenzo&Kakalamba
4. Vuk

Vicino alla strada principale dell’area pedonale, in una posizione defilata, Vuk è un ristorante classico dove gustare in pace i piatti della tradizione culinaria serba. Formaggio grigliato, prebranac, a base di fagioli bianchi e cipolla, zuppa di manzo e zuppa di ortica. Imperdibile l’arrosto di vitello: la carne è morbida e succosa ed è servita con deliziose patate al forno. Anche le salsicce sono eccellenti, così come kebab, hamburger, spiedini, cotolette, grucce, setole, fegato arrotolato… Se a fine pasto avete ancora un po’ di spazio per un dolce speciale, il loro schnenokle è tra i migliori di Belgrado. Se non siete amanti della meringa, potete optare per torte al cioccolato o per la tufahija e la torta secca, dolci della tradizione che Vuk custodisce per clienti alla ricerca dei vecchi sapori.

5. Ambar

Tra la lunga fila di ristoranti e locali aperti fino a tarda notte, lungo le rive del fiume Sava, il ristorante Ambar è un locale moderno e raffinato che propone una cucina balcanica rivisitata in chiave contemporanea. Premiato con il Travellers’ Choice 2023 di Tripadvisor, Ambar offre diverse opzioni di menu, tra cui una formula all you can eat che permette di assaggiare varie portate di carne, verdure, salse e dolci tipici. Il ristorante ha anche una vasta scelta di rakija, la grappa balcanica, e di vini locali e internazionali.

I piatti da ordinare nelle kafane (trattorie tipiche) o nei ristoranti di Belgrado

Fondamentale è avere tempo: pranzi e cene, nei ristoranti di Belgrado, non sono “fast”. Non ci si va per “mangiare qualcosa”; sono momenti di socialità, occasioni per ritrovarsi, stare insieme, festeggiare anche solo il fatto di essere ancora vivi (qui le cicatrici della guerra degli anni Novanta sono ancora aperte, anche se nessuno ama parlarne).

La cucina serba è un tripudio di carni, formaggi e verdure: ćevapi (polpette di carne dalla forma simile a una salsiccia),  pljeskavica (mega hamburger), ražnjići (spiedini di carne), klobasica (una salsiccia speziata e leggermente piccante), kajmak (formaggio a pasta morbida piuttosto grasso, simile al mascarpone) e ajvar (salsa a base di peperoni grigliati).

Tagliere con prodotti tipici.
Tagliere con prodotti tipici

Tra le verdure, non mancano mai peperoni (paprike) e patate (krompir). I peperoni grigliati ripieni di kajmak e fritti sono l’antipasto che non può mancare, come un tagliere di affettati misti (di solito affumicati) e formaggi locali. Da assaggiare la čorba, minestra di carne o verdure, o il prebranac, minestra di fagioli bianchi e cipolle al forno al quale si possono aggiungere un paio di klobasice. Nella cucina serba la carne non manca mai, ma anche i vegetariani non rimarranno delusi. Nel cestino del pane proja, pane a base di farina di mais, e pita sono una tentazione irrinunciabile.

Gli eventi da non perdere a Belgrado

1. Belgrado Beer Festival

Il Belgrado Beer Fest in Serbia, nato nel 2003, è il più grande festival della birra dell’Europa sud-orientale. Si svolge ad agosto ed è l’evento più visitato di Belgrado. Qui gli amanti della birra possono provare più di 500 birre locali, regionali e internazionali. Le più grandi aziende birrarie nazionali sono sponsor dell’evento, quindi l’ingresso è gratuito.

Belgrado Beer Festival.
Belgrado Beer Festival
2. Festival del Cinema italo-serbo

Giunto quest’anno alla sua nona edizione, il Festival del Cinema italo-serbo è uno dei più prestigiosi eventi cinematografici della regione. Fondato e diretto da Gabriella Carlucci, il festival è il punto d’incontro per autori, produttori, distributori, giornalisti e attori e mira a promuovere le produzioni cinematografiche della Serbia in Italia e viceversa. Tra i numerosi ospiti durante le varie edizioni, Johnny Depp, Andrea Iervolino, Paolo Genovese, Edoardo Leo, Matteo Rovere, Goran Paskaljevic, Andrea Bosca.

3. Settimana Internazionale dell’Architettura di Belgrado – BINA

Il BINA è un evento annuale nato per promuovere l’architettura serba. BINA coinvolge architetti, urbanisti, designer, artisti, istituzioni ed è una kermesse per sostenere la cooperazione internazionale nel mondo dell’architettura. Il tema dell’edizione del 2023 è stato “Architettura e Turismo”, focalizzato sul rapporto tra l’architettura e il turismo sostenibile. È una delle manifestazioni culturali più importanti e seguite in Serbia e in tutta la regione balcanica.

4. Belgrado vista dai fiumi

Belgrado è diversa se vista dai fiumi. A bordo dei battelli si possono ammirare gli otto ponti della città, i sei sulla Sava e i due sul Danubio, la fortezza Kalemegdan, la torre Nebojša, la bellissima città di Zemun, la confluenza dei due fiumi, gli edifici del Water Front, la torre del millennio, l’ex palazzo del comitato centrale del partito comunista jugoslavo. Le minicrociere migliori, della durata di un’ora e mezza, sono quelle al tramonto e di sera.

Ponti sul fiume Sava, Belgrado.
Ponti sul fiume Sava, Belgrado

Paesaggi in continua evoluzione, acqua scintillante tutt’intorno, il sole all’orizzonte o le stelle che brillano in un cielo che si scioglie nell’acqua. La brezza dei fiumi. La città con le sue luci che fa da sfondo a un’esperienza dove il tempo si ferma. E navigare nelle pittoresche acque della Sava e del Danubio diventa un’occasione per una gita romantica e rilassante con la propria dolce metà, ma anche un’idea diversa per organizzare una festa che di certo non si farà dimenticare.

5. Vojvodina

Se si decide di restare un giorno in più, una scampagnata nella Vojvodina è un modo per passare una giornata fuori dal tempo. Per chi ama la natura, i paesaggi della Vojvodina sono eccezionali. Qui si trovano anche una quindicina di monasteri. Sono attivi e possono essere visitati. Tra questi Krusedol, Sisatovac e Novo Hopovo.

Monastero di Krusedol, fuori Belgrado
Il monastero di Krusedol

Dopo il pranzo in una salas (agriturismi dove gustare cucina tradizionale con ingredienti a km zero), la cittadina di Novi Sad merita una visita. Costruita sulle rive del Danubio, Novi Sad è la capitale della provincia della Vojvodina. Nella sua storia, si sono susseguiti numerosi popoli: Celti, Romani, Unni, Bizantini, Ottomani e Serbi. Da vedere la fortezza di Petrovaradin, che domina il Danubio e ospita ogni luglio il famoso festival musicale Exit, il centro storico con i suoi edifici in stile barocco e neoclassico, le numerose chiese e i monasteri ortodossi e cattolici.

Novi Sad è anche una città vivace e cosmopolita, con molti caffè, bar, ristoranti e locali notturni dove si può gustare la cucina locale e ascoltare la musica tradizionale o moderna. Nell’ampia zona pedonale si trovano la chiesa cattolica del Santo Nome di Maria (Mária Neve katolikus templom) in stile neogotico, e la cattedrale ortodossa di San Giorgio. Il suo ritmo calmo e tranquillo, completamente diverso da quello di Belgrado, la rende una perfetta “città della domenica”.

Novi Sad, capitale della provincia della Vojvodina.
Novi Sad, capitale della provincia della Vojvodina

Un’esperienza gastronomica da non perdere, se si visita Novi Sad, è Salas 137, un ristorante tradizionale situato a Cenej, in Vojvodina. Salas 137 offre piatti tipici della cucina serba, come il gulasch, il sarma, il prosciutto affumicato e il formaggio kajmak. È immerso in un parco con alberi secolari e animali da fattoria. Una particolarità? Nella zona del maneggio c’è un cavallo che si mette in posa per i selfie facendo smorfie. Ma fatelo senza farvi vedere dai proprietari.

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