Storie di eccellenza pugliese: la cantina Vetrère

Una storia che affonda le proprie radici nel 1600, ai tempi del Barocco salentino di cui Taranto conserva testimonianze architettoniche di grande valore. Già un’antica mappa del ‘700 attesta la presenza di una affermata realtà agricola e vinicola nel terreno sul quale sorge oggi l’azienda agricola Vetrère. Per arrivare ai primi del Novecento, quando nel 1903, Serafina Troilo sposa Michele Ammazzalorsa, che lascia i suoi possedimenti al nipote Enrico Bruni, padre delle attuali proprietarie. Oggi l’azienda è guidata da Annamaria e Francesca e i figli Fanny, Enrica, Martina e Federico. Arrivata alla 5° generazione, la
filosofia di Vetrère guarda sempre più avanti, promuovendo strumenti e metodi all’avanguardia che strizzano l’occhio alla sostenibilità: un’attenzione all’innovazione che permette di conservare intatte le proprietà organolettiche dei prodotti, preservando l’identità profonda di questa azienda storica. Un aspetto importante per la cantina Vetrère è proprio la sostenibilità ambientale: l’azienda lavora in regime biologico e ha adottato i pannelli solari per sostenere il fabbisogno energetico.

Francesca Bruni, al timone dell’azienda agricola Vetrère

Come riassume la stessa Francesca Bruni: «Vetrère è un’azienda agricola che va ben oltre la produzione di vini, ma è un autentico presidio e realtà ambasciatrice del territorio. La sua filosofia si estende ben oltre i confini delle vigne, abbracciando l’ambiente, la qualità e la cultura. Questo spirito di eccellenza ha radici profonde, risalenti al lontano 1600, un’epoca in cui nel Salento fioriva lo stile barocco, lasciando dietro di sé testimonianze architettoniche di inestimabile valore.
La storia di Vetrère ha inizio grazie alla famiglia Troilo, come dimostra un’antica mappa del XVIII secolo. Questo terreno prezioso passò per matrimonio nelle mani di un uomo di rara sensibilità, Michele Ammazzalorsa, un autentico mecenate e collezionista d’arte che ha racchiuso nel suo Storico Palazzo a Bisceglie il meglio dell’arte secondo il gusto dell’epoca. Fu da lui che la nostra famiglia Bruni ereditò la cantina Vetrère e il gusto per il design, il quale si manifesta nella sofisticatezza e nell’originalità delle nostre etichette».

L'azienda della cantina Vetrère
L’azienda della cantina Vetrère

Lo storico Palazzo Ammazzalorsa nel cuore di Bisceglie

Un luogo storico Palazzo Ammazzalorsa (oggi diventato tutelato dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano) si erge imponente sulle mura aragonesi del XVII secolo da cui domina il porto antico città di Bisceglie, un centro urbano a nord di Bari ancora oggi ben custodito.
Il palazzo è costituito da due livelli, divisi da una cornice marcapiano: un primo livello della facciata è caratterizzato da un bugnato rustico mentre una pietra tufacea caratterizza la facciata del piano soprastante. L’accesso è consentito grazie ad un portale in pietra chiuso da un portone in legno intagliato sovrastato da un balcone con balaustra in pietra. Palazzo Ammazzalorsa fu riportato alla piena attività da Enrico Bruni. Dal 2002 Annamaria e Francesca hanno ridato vita al nome con l’intento che Vetrère possa rappresentare a pieno la passione per il vino e per la terra. Un legame con il territorio
testimoniato anche attraverso la collaborazione con ceramisti di spicco del panorama Grottagliese che realizzano fantasiosi porta bottiglie di ceramica decorati con i colori della Puglia.

Vino della cantina Vetrère
Vino della Cantina Vetrère

La cantina Vetrère, il territorio e i vini speciali

La Cantina Vetrère si colloca tra il comune di Montemesola e Montelasi, terreno multiforme caratterizzato dalle non lontane e tipiche Murge tarantine, un complesso collinare nella provincia di Taranto in Puglia che digradano fino all’arco ionico tarantino, all’area della valle d’Itria e alla soglia messapica. Questa confluenza di territorio e clima è marcata nella sua particolare posizione, dalle influenze di due mari: lo Ionio e l’Adriatico. Ed è proprio questa complessa conformazione e composizione dei terreni che conferisci alla produzione vinicola di Vetrère una forte identità.
Le uve coltivate secondo la forma di allevamento a spalliera e cordone speronato sono le autoctone: Negroamaro, Primitivo e Malvasia per i rossi; Minutolo e l’internazionale Chardonnay per i bianchi. Il Minutolo è una varietà aromatica, coltivata in Puglia sin dal 1200, che dà al vino un carattere molto particolare. I vini Vetrère affondano le radici in quel Salento fatto di profumi, colori e di tradizione
antica. Una produzione che valorizza le potenzialità enologiche di questo territorio con grande determinazione e passione. I vini prodotti da varietà autoctone rappresentano l’incontro armonioso tra tradizione e innovazione. Tra questi, spicca il  “Crè” Riserva 2015 da uve Minutolo, un capolavoro enologico prodotto in soli 600 esemplari, in cui ogni etichetta è realizzata a mano. Un altro gioiello di alto design è il  “Minù” macerato di uve  di Minutolo, un vino ideato  dalla nuova generazione della famiglia. L’etichetta della selezione di Chardonnay “UMI” rappresenta invece un omaggio allo stile giapponese, evidenziando il costante desiderio di Vetrère di coniugare tradizione e raffinatezza artistica.

Minù, il vino della Cantina Vetrère
Minù, il vino della Cantina Vetrère
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