Cinecult: Life. Non oltrepassare il limite di Daniel Espinosa

cover credit: Sony Pictures

Oggigiorno si va su Marte per scoprire nuove forme di vita. Cosa accadrebbe quindi, se le scoprissimo realmente? Cosa avverrebbe nel momento in cui comunicassimo o ci relazionassimo a esse? A questi e ad altri quesiti nodali cerca di dare risposte l’agghiacciante thriller fantascientifico ‘Life. Non oltrepassare il limite’ diretto da Daniel Espinosa e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Il film che vanta un cast internazionale di primordine – Ryan Reynolds, Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson fra gli altri e una fotografia estremamente suggestiva, è per citare un portavoce della Sony, “un thriller horror che si pone diversi interrogativi, tra cui quello relativo a come si comporterebbe l’uomo se trovasse la vita su Marte”. Il film esprime in modo serrato e pregnante il coraggio dell’uomo e il desiderio di esplorazione ai limiti della conoscenza. In occasione della presentazione del film l’astronauta Paolo Nespoli in partenza per una missione spaziale chiamata anch’essa Life come il film ha spiegato che “Conoscere una forma di vita aliena sarebbe bello, i film ci hanno abituato a una forma con la testa grande e le antenne, forse però come mostra Life potrebbero essere diversi. Sulla stazione spaziale abbiamo procedure di sicurezza per ogni cosa possibile, ma non sull’incontro con gli alieni. Immagino che nel momento in cui si comincerà l’esplorazione su Marte questo sarà un argomento caldo. Noi dobbiamo sterilizzare tutto, ma nel momento in cui metteremo piede sul pianeta lo contamineremo”. In generale il film è una prova riuscita perché corrisponde in modo appropriato all’idea ‘realistica e contemporanea’ di fare un film che si basasse su una storia che potremmo trovare nei titoli di un quotidiano di oggi. Il plot si tinge di paura quando l’organismo monocellulare che gli astronauti hanno portato sulla stazione spaziale inizia a evolversi in forme aberranti e con grave rischio per l’incolumità dell’equipaggio. I membri dello space crew saranno alle prese con una forma di vita aliena super intelligente e molto forte che somiglia più alla ‘Cosa’ di David Cronenberg piuttosto che ad ‘Alien’, una specie vitale che per sopravvivere ha bisogno di distruggere ma come asserisce un protagonista del film, “non è cattiva in sé, cerca solo di sopravvivere”. Ottima pellicola per chi ama la tensione raccontata con arguzia, adrenalina e modernità e inoltre con acuti stilistici da action movie.

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