Cittamani, a Milano il tempio gastronomico della cucina indiana, tra tradizione e modernità

La figura femminile del Buddah, espressione della saggezza: Cittamani è una parola carica di significato che dà il nome a uno dei ristoranti punto di riferimento a Milano per la cucina indiana, evocando un luogo di armonia e illuminazione culinaria. Tempio gastronomico e crocevia che fonde la ricchezza culinaria dell’India moderna con quella dell’Italia contemporanea, con evocazioni e riferimenti ai sapori internazionali, rispecchia fortemente lo spirito della sua fondatrice Ritu Dalmia. Chef di fama mondiale, dal talento innovativo, Cittamani è la summa del suo percorso professionale, durante il quale ha saputo interpretare i linguaggi internazionali della cucina e fonderli in modo armonioso con le radici della tradizione indiana. Confluiscono qui le sue esperienze nei vari paesi in cui ha lavorato, dedicandosi ad esplorare e apprezzare le diverse sfumature della cucina cosmopolita. 

Cittamani, il punto di riferimento della cucina indiana a Milano di Ritu Dalmia

Situato nel cuore dello storico quartiere Brera all’interno di un edificio del Novecento, Cittamani è un ristorante elegante e di design in cui i materiali di pregio come l’ottone, il marmo, la sucupira, e poi la pelle e gli specchi si sposano con i complementi e agli arredi creati artigianalmente in India. Caratterizzato da un interior elegante e raffinato, ma al contempo caldo e accogliente che, grazie alle ampie vetrate, si apre all’esterno creando un continuum con la città che lo ospita e con la quale intrattiene un forte legame. Milano è infatti il luogo scelto da Ritu Dalmia per dare avvio alla sua prima avventura europea (la chef gestisce già a Delhi il ristorante Diva Italian, la caffetteria The Cafe at ICC, il Latitude 28 e un altro Cafè Diva all’interno del Centro Commerciale Sangam a New Delhi).

La chef Ritu Dalmia, fondatrice del ristorante Cittamani

A condurla verso questa impresa è stato il suo grande amore per il Bel Paese, unito a una profonda conoscenza delle specialità gastronomiche del nostro territorio, che le ha fatto nascere un’intuizione: proporre agli italiani un punto di vista inedito sulla millenaria tradizione culinaria indiana con una prospettiva privilegiata, attraverso gli occhi della lungimirante chef. Il progetto di ristorazione, che si inserisce perfettamente in un contesto cittadino mutevole e sempre in fermento, ha preso forma grazie al sostegno nella società sudafricana Leeu Collection e del suo fondatore, l’imprenditore di origine indiana, Mr. Analjit Singh, che ha da subito creduto nell’intuito di Dalmia. 

Altro piatto servito al Cittamani
Una delle creazioni culinarie del ristorante Cittamani

Il menu del ristorante indiano Cittamani tra cultura e innovazione

Il menu di Cittamani propone una cucina indiana autentica e casalinga dai sapori delicati, nella quale le spezie sono utilizzate come vuole la tradizione, ma in maniera dosata, così da soddisfare i gusti locali. La proposta culinaria attinge a piene mani alla cultura gastronomica indiana, in particolare alla sua antica tradizione vegetariana, dando vita a una cucina moderna ed equilibrata, con ispirazioni provenienti dai piatti tipici regionali della Penisola. Non a caso, gli ingredienti utilizzati sono per la maggior parte di provenienza italiana, selezionati personalmente da Ritu Dalmia in occasione dei suoi lunghi viaggi, durante i quali è entrata in contatto con i piccoli produttori locali. Ça va sans dire, “Le spezie no”, afferma la celebrity chef, che assicura: “quelle provengono rigorosamente dall’India”. 

La carta dei vini conta circa sessanta etichette di cui il settanta per cento italiane. Tema cardine dell’offerta enogastronomica di Cittamani è il concetto di condivisione: è possibile scegliere tra una grande varietà di piatti in versione sia piccola che grande, così da degustare, sperimentare e, appunto, condividere un’esperienza variegata e multisensoriale, in cui i profumi e i sapori dell’india si mescolano a quelli a noi familiari. 

Intervista allo chef Bishnu Prasad Dhakal, alla guida del ristorante indiano Cittamani

Il team di Cittamani, multietnico e altamente qualificato, si compone di oltre dieci figure professionali con un background lavorativo internazionale. A guidare la cucina del ristorante di Ritu Dalmia, lo chef Bishnu Prasad Dhakal originario del Nepal. Professionista con una formazione culinaria nell’ambito dell’ospitalità, lo chef ha avuto l’opportunità di formarsi sotto la guida di Dalmia a partire dal 2004 presso i ristoranti Diva. Nel suo percorso ha intrapreso varie esperienze significative in India e all’estero, che gli hanno permesso di ampliare i suoi orizzonti attingendo da contesti culinari diversi e approfondendo ulteriormente la sua passione per l’arte del food.

«La filosofia culinaria di Cittamani ruota attorno a un equilibrio armonico di sapori, rispettando l’integrità di ogni ingrediente»

Lei è originario di Nuwakot, un villaggio del Nepal. Oggi è uno chef di fama con una formazione gastronomica internazionale. Come è evoluto il suo percorso culinario rispetto agli inizi e come le tradizioni e la cultura gastronomica del suo paese rivivono nei suoi piatti?

Il mio viaggio culinario è stato un’affascinante evoluzione dalle mie radici a Nuwakot, in Nepal. Traggo ispirazione dalle ricche tradizioni e dalla cultura gastronomica della mia terra d’origine, infondendole nei miei piatti per creare una miscela unica di sapori che riflettono la mia eredità.

Qual è la filosofia culinaria di Cittamani e come si riflette nelle vostre proposte culinarie?

La filosofia culinaria di Cittamani ruota attorno a un equilibrio armonico di sapori, rispettando l’integrità di ogni ingrediente. Questa filosofia è evidente nei nostri piatti, in cui ci sforziamo di offrire un’esperienza sensoriale che trascende i confini culturali.

«Bilanciare le tradizioni regionali indiane con i sapori locali italiani al Cittamani è un’arte»

Cittamani è noto per la sua varietà regionale di piatti indiani. Come equilibrate la tradizione regionale con l’adattamento ai gusti locali? Qual è il suo approccio nell’integrare ingredienti locali italiani senza compromettere l’autenticità dei piatti indiani?

Bilanciare le tradizioni regionali indiane con i sapori locali italiani al Cittamani è un’arte. Integriamo con cura gli ingredienti locali italiani senza compromettere l’autenticità dei nostri piatti indiani. È un processo delicato che implica la comprensione dell’essenza di entrambi i mondi culinari.

Quali sono gli ingredienti e le spezie che considera fondamentali per creare piatti indiani di alta qualità? Quali sono gli ingredienti chiave che definiscono la vostra cucina e come li selezionate?

Gli ingredienti chiave e le spezie svolgono un ruolo fondamentale nella preparazione di piatti indiani di alta qualità. In Cittamani diamo priorità a ingredienti come spezie aromatiche, erbe fresche e proteine di qualità, accuratamente selezionate per definire il carattere unico della nostra cucina.

«Cittamani è impegnato nella sostenibilità, che si riflette nella scelta di ingredienti di alta qualità e di provenienza etica»

Cittamani è impegnata nella sostenibilità e nell’utilizzo di ingredienti di alta qualità. Quali iniziative avete intrapreso a questo proposito?

Cittamani è impegnato nella sostenibilità, che si riflette nella scelta di ingredienti di alta qualità e di provenienza etica. Abbiamo implementato iniziative per ridurre gli sprechi alimentari, abbracciare fornitori locali e contribuire a una pratica culinaria più sostenibile e attenta all’ambiente.

Quali sono le sfide e le opportunità che dovete affrontare per portare la cucina indiana a Milano, considerando la diversità gastronomica della città e la vivace scena culinaria milanese?

Portare la cucina indiana a Milano comporta sfide e opportunità. Navigare nella variegata scena culinaria milanese richiede un approccio ponderato per distinguersi. Vediamo la diversità della città come un’opportunità per mostrare la ricchezza dei sapori indiani, creando uno spazio unico per Cittamani nel vivace panorama gastronomico milanese.

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