Come finisce American Sniper: la vera storia

American Sniper è un film TV uscito nel 2014 che racconta l’autobioigrafia di Chris Kyle, il film è stato diretto da Clint Eastwood che ne è rimasto affascinato dalla storia scritta nel best-seller che ha venduto nel 2020 oltre 1,2 milioni di copie.

Gli attori principali sono: Bradley Cooper come protagonista e a seguire Sienna Miller, Luke Grimes, Kyle Gallner e Sam Jager. 

Il film ha vinto anche il Premio Oscar come miglior montaggio sonoro e ha ricevuto 6 nomination agli Oscar nel 2015.

Cosa racconta davvero questa pellicola di successo? Ecco la vera storia

America Sniper la vera storia

Chirs Kyle era un ragazzo che voleva fare il cow-boy ma poi è diventato il cecchino americano più infallibile della storia. Nel suo ruolo da cecchino il Pentagono ha confermato ben 160 uccisioni.

American Sniper racconta la storia di questo militare americano e le sue incredibili vicende. Il protagonista del film Bradley Cooper ha interpretato in modo minuzioso i racconti descritti nell’autobiografia “American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History”.

Nel film le immagini rappresentano episodi drammatici degli scontri a fuoco come ad esempio quelli fra il 2003 e il 2009 nel conflitto iracheno dove il militare era presente.

In American Sniper non vengono raccontati solo gli episodi di guerra, ma anche la vita vera del cecchino statunitense, come ad esempio la dura realtà di chi vive in prima persona una guerra. Le conseguenze private e pubbliche che scatena essere un cecchino e anche quelle mentali.

Clint Eastwood porta i telespettatori a conoscere anche il disturbo post-traumatico da stress che colpisce i reduci di guerra, i rumori della guerra che rimbombano nella testa in ogni momento e soprattutto nei in quelli silenziosi. La difficoltà di mantenere l’autocontrollo una volta rientrati nella vita “normale” e la difficoltà a dividere la vita lavorativa da quella privata.

Porta riflette anche sulla libertà di circolazione delle armi negli Stati Uniti.

Chris Kyle nel suo libro raccontò anche alcuni episodi che invece sono stati smentiti dalle controparti citate e anche questo fa parte della realtà di un uomo che vive vittima dei demoni della guerra. 

Il film continua raccontando come Kyle trova poi una sua dimensione dopo il congedo cercando di supportare i reduci di guerra colpiti dal disturbo post traumatico, il rientro a casa e il dover metabolizzare quanto accaduto e il doverci vivere per sempre.

American Sniper termina con l’omicidio di Kyle avvenuta il 2 Febbraio del 2013 per mano di Eddie Ray Routh un reduce della guerra che lo stesso Kyle stava aiutando a superare i disturbi del comportamento e il suo reinserimento sociale.

Routh, un giovane psicolabile, uccise Kyle con ben 13 colpi di pistola. Questa morte si può definire quasi uno “scherzo” del destino per un cecchino che ha ucciso molte persone durante il suo servizio da militare.

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