SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE: DAMI SHOES, LA REALTÀ CALZATURIERA CHE GUARDA AL FUTURO

Nelle Marche, da oltre cinquant’anni, una grande azienda familiare trova spazio tra le eccellenze del distretto calzaturiero italiano. Parliamo di Dami, fondata nel 1968 dai cognati Alberto Catalini ed Ennio Pieragostini, in provincia di Fermo. Mossi i primi passi con la produzione di fondi per calzature da bambino, con il passare del tempo l’azienda cresce, proponendo suole per uomo e donna e aprendosi a un mercato non solo italiano, ma anche estero. Dal primo settembre 2023 Dami vede 65 dipendenti e una leadership tutta al femminile, con ai vertici Elisabetta Pieragostini nel ruolo di CEO. Oggi più che mai, due sono le parole divenute il vero mantra di Dami: innovazione e sostenibilità. Da sempre in prima linea nella tutela dell’ambiente e del pianeta, l’azienda vanta processi a ridotto impatto ambientale e materiali sostenibili, senza dimenticare una spiccata attenzione nei confronti dei suoi collaboratori.

Alla scoperta di Dami tra prototipi, stampanti 3D e materiali innovativi

Prototipazione tecnologica e stampa 3D: questi gli ambiti in cui l’azienda è attualmente impegnata. All’interno dell’industria troviamo una vera e propria creative house, uno spazio ad hoc pensato per costruire i prototipi richiesti. Il reparto prende il nome di D-Lab, un laboratorio, appunto, in cui realizzare il prodotto attraverso stampanti 3D di ultima generazione. Il cliente può dar libero sfogo alla sua creatività, con la possibilità di farsi confezionare un prodotto finito del tutto personalizzato in forma, taglia e colore.

I materiali selezionati da Dami si caratterizzano per un’ottima qualità estetica e funzionale e vengono rigorosamente testati in termini di traspirabilità, resistenza e abrasione. Tra i principali ricordiamo: la gomma EVA, il PVC, il TR e il TPU. In linea generale, qualità e comfort sono gli ingredienti fondamentali che contraddistinguono il prodotto firmato Dami, azienda sempre pronta a esaudire richieste e necessità del cliente. E, parlando della sopra citata attenzione per l’ambiente, altro aspetto sicuramente degno di nota è la recente introduzione di materiali innovativi e sostenibili. A meritare una menzione particolare troviamo: il bloom, derivato da alcune microalghe, e il liquid wood, ottenuto dalla lignina.

Dami Shoes: un’azienda 5.0

E sempre a proposito di sostenibilità, il suolificio marchigiano promuove una filosofia ben precisa, che potremmo riassumere con l’espressione “for better live”. Ma cosa vuol dire essere realmente sostenibili? La risposta di molti potrebbe essere “Salvaguardare la natura che ci circonda”. Questo è corretto ma solo parzialmente. Essere sostenibili infatti significa anche gestire il capitale umano con equità e rispetto, garantendogli una formazione adeguata. In questo senso, Dami si trova in primissima linea. A testimonianza dell’attenzione rivolta ai propri collaboratori, l’azienda ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125 per la parità di genere. Un riconoscimento importante questo, che dimostra come tutti i dipendenti godano di pari opportunità sul luogo di lavoro. «La nostra ambizione consiste nel porre le persone al centro di un modello organizzativo orizzontale, relazionale e collaborativo». Così dichiara Elisabetta Pieragostini, CEO di Dami.

Lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali è un altro aspetto a cui Dami riserva una grande attenzione. A tal proposito l’azienda ha ideato il cosiddetto D-Factory, uno spazio virtuale appositamente pensato per la formazione dei suoi collaboratori. L’impegno speso per un corretto trattamento del capitale umano rende Dami un’industria 5.0 a pieno titolo, una realtà cioè dove oltre all’aspetto tecnologico si guarda alle persone con rispetto ed equità.  

L'azienda promuove tecnologia, innovazione e sostenibilità
L’azienda Dami promuove tecnologia, innovazione e sostenibilità

NOS Project Team: un’iniziativa in espansione che guarda al futuro

Guardando al futuro, l’azienda vede un grande desiderio di espansione. Lo scorso anno, in collaborazione con altre due realtà marchigiane, Top Model e Del Papa, Dami ha costruito la prima rete che unisce diverse aziende del settore calzaturiero nella regione Marche. NOS Project Team è il nome dell’iniziativa, pensata per creare un legame di collaborazione e networking. A questo proposito, Elisabetta Pieragostini ha dichiarato: «Oggi è necessario fare rete, fare squadra. Il cliente ha bisogno di più attori per vedere poi la realizzazione del prodotto finale. In generale, quindi, la collaborazione non può mai mancare. Top Model, per esempio, fa modelleria – realizza il progetto a livello di modello appunto. Del Papa è un suolificio come noi, ma si occupa di un prodotto differente e dell’assemblaggio. Spesso tutti i e tre siamo protagonisti nella realizzazione di uno stesso prodotto; insieme ci confrontiamo e troviamo le soluzioni migliori per il nostro cliente. Come rete siamo aperti a nuovi partner, siamo nati di recente, lo scorso ottobre. L’idea è proprio quella di ampliare questa rete e di servire sempre meglio i nostri clienti».

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