In memoria di Davide Renne: addio allo stilista che avrebbe dovuto guidare Moschino

Lo shock, l’incredulità, l’attesa vana di una smentita. Il mondo della moda è rimasto sconvolto dalla morte di Davide Renne, scomparso solo pochi giorni dopo aver assunto la carica di direttore creativo di Moschino. Lo stilista toscano aveva 46 anni. L’annuncio è stato confermato da una nota di Moschino, con il messaggio di cordoglio di Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe Spa: «Non ci sono parole per descrivere l’incommensurabile dolore che stiamo vivendo».

Davide Renne è morto a 46 anni

Non ci sono ancora notizie certe sulla causa del decesso: il brand ha confermato che il designer è morto a Milano nella giornata del 10 novembre dopo un “malore improvviso“. Nato a Follonica (Grosseto) nel 1977, Renne si era formato al Polimoda di Firenze. Lì aveva definitivamente abbandonato l’idea giovanile di lavorare come architetto per dedicarsi alla moda. Dopo una prima esperienza con Alessandro Dell’Acqua era entrato in Gucci, dove sarebbe rimasto vent’anni. Una carriera culminata dalla nomina di Head Designer of Womenswear, accanto a Alessandro Michele. Poi, a fine ottobre, l’annuncio di una svolta di carriera: il suo nome, noto e apprezzato soprattutto tra gli addetti ai lavori, era stato scelto per guidare Moschino dopo l’uscita di Jeremy Scott.

Il cordoglio della moda per la morte di Davide Renne

Inutile chiedersi quali meravigliose novità avrebbe portato Davide Renne nel brand fondato da Franco Moschino 40 anni fa. Così come sarebbe fuori luogo rimpiangere gli abiti che non vedremo mai. Questo è il tempo del lutto per chi ha perso un amico, un collega, una persona amata. Resta però l’eccellente ricordo dei suoi colleghi, così come la profonda stima che lo circondava.

«Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa – scrive Massimo Ferretti di Aeffe Spa – quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare» 

La morte di Davide Renne assume i contorni di una tragedia greca contemporanea: la fragilità della nostra esistenza, sia pure straordinaria, di fronte all’inevitabilità e all’imprevedibilità della morte.

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