Moschino: i primi 40 anni e la nuova era di Davide Renne


Moschino ha un nuovo stilista: è stata annunciata ufficialmente la nomina di Davide Renne nel ruolo di direttore creativo. Dopo una ventennale esperienza in Gucci, il 1 novembre Renne erediterà il ruolo lasciato vacante da Jeremy Scott a marzo. Per la casa di moda Moschino – che ha appena festeggiato 40 anni di storia alla Milano Fashion Week di settembre – si apre quindi un nuovo capitolo. Dopo la rivoluzione giocosa del fondatore Franco Moschino, l’eredità del marchio era stata portata avanti da Rossella Jardini prima e poi da Jeremy Scott, cambiando pelle ma non anima. Cosa aspettarsi dalla nuova direzione creativa?

Moschino celebra 40 anni di storia

Anche se ha cambiato per sempre la storia del Made in Italy, Franco Moschino non amava essere definito uno stilista. Nato ad Abbiategrasso nel 1950, mosse i primi passi nel settore come illustratore per diversi brand, incluso Versace. Nel 1983 lanciò il brand omonimo, capace di scardinare con estro e intelligenza le regole del fashion system. Il suo stile era vivace, provocatorio, ironico, ma soprattutto autoironico: le collezioni incarnavano una sottile ma costante critica alla moda più compassata e snob a colpi di slogan e capi surrealisti. Chi non ricorda la giacca con le posate, il cappello di orsetti di peluche, la gonna-reggiseno e l’omaggio a Olivia di Braccio di Ferro?

Abilissimo comunicatore, Moschino si dimostrò in anticipo sui tempi: firmò collezioni e campagne ambientaliste e nel 1991 decise di non far sfilare i capi in passerella. Accanto a lui, la presenza costante e l’occhio esperto di Rossella Jardini, maestra del tessuto e della costruzione sartoriale: fu lei a prendere le redini della casa di moda dopo la prematura scomparsa dello stilista nel 1994.

L’era di Jeremy Scott da Moschino

Nel 2013 il brand – proprietà del gruppo Aeffe – ha chiamato il designer statunitense Jeremy Scott come nuovo direttore creativo. In dieci anni di reggenza, Scott ha esasperato lo spirito dissacrante del fondatore con un’estetica pop, scanzonata, a tratti infantile, che pescava a piene mani dai cartoni animati e dall’iconografia di alcuni colossi, da Barbie a McDonald. L’obiettivo? Divertire, stupire, provocare: come quando lanciò un profumo contenuto in un flacone identico in tutto e per tutto a un detergente spray per i vetri. Le sue creazioni al limite della stravaganza hanno conquistato le star e il mercato, scatenato anche dalla formula see-now-buy-now: ti piace ciò che hai visto in passerella? Compralo subito.

Chi è Davide Renne, il nuovo stilista di Moschino

Arriviamo così al prossimo capitolo di Moschino, quello che si aprirà a novembre con Davide Renne. Classe 1977, nato a Follonica (Grosseto) lo stilista si è formato al Polimoda di Firenze, dove ha definitivamente abbandonato l’idea di fare l’architetto per dedicarsi alla moda. Sul curriculum, un’esperienza con Alessandro Dell’Acqua e poi l’ingresso in Gucci, dove ha lavorato per due decenni. Un percorso culminato con il ruolo di Head Designer of Womenswear accanto a Alessandro Michele.

La nomina è stata confermata da una nota di Aeffe: «Siamo rimasti tutti colpiti dalla visione estremamente sofisticata di Davide – scrive il presidente del gruppo Massimo Ferretti – È un designer brillante e un essere umano speciale».

Per capire che direzione prenderà il marchio bisognerà aspettare febbraio, quando Davide Renne presenterà la sua collezione di debutto, la Fall/Winter 2024. Intanto, lui ringrazia Ferretti per la nomina citando Franco Moschino: «Grazie per avermi dato le chiavi della stanza da giochi. Non vedo l’ora di iniziare, ci divertiremo insieme».

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