Faces: in viaggio con i The Globbers

Innamorati, spensierati e divertenti, Luca e Alessandro sono due noti influencer del panorama italiano specializzati nell’ambito del turismo. Le due distinte identità hanno dato vita ad un unico profilo Instagram, @the_globbers. Paesaggi mozzafiato, viaggi alla scoperta di isole misteriose, ma anche una grande storia d’amore: questi sono i contenuti che stanno alla base del loro profilo. Li abbiamo incontrati per comprendere meglio l’evoluzione del loro lavoro, in un momento in cui viaggi e turismo hanno accusato una forte crisi.



Da quanto tempo siete influencer?

Non ci piace definirci influencer per un semplice motivo: la parola stessa determina qualcuno che influenza la decisione delle persone che decidono di seguire quell’account, ma non siamo noi a determinare questo dato. È il pubblico che eventualmente viene influenzato, ma questa parola non ci mette a nostro agio perché ci sembrerebbe di applicare un’etichetta alla nostra figura.



Ad ogni modo non c’è una data precisa d’inizio. È stato un processo in crescita negli ultimi 5/6 anni, che un po’ alla volta ci ha portato a lavorare sempre di più in questo settore, pur non essendo il nostro scopo finale o principale.

Quali ingredienti servono oggi per essere un blogger di successo?

Al giorno d’oggi ne serve praticamente solo uno: l’unicità. E pur essendo solo uno è molto complesso da creare e portare a galla perché negli ultimi anni si sono sviluppati moltissimi blog e profili Instagram ma che, presi dalla foga di emergere, si sono ritrovati a copiare chi ha percorso quella strada prima di loro.

Lo spazio secondo noi c’è ancora per chi vuole mettersi in gioco, al contrario di quello che si dice, ma bisogna farlo nel modo giusto.

Il fatto di essere una coppia vi ha portato fortuna?

Per quanto il tema coppia e amore sia vincente su Instagram, una coppia gay non ha la stessa risonanza e viralità di una coppia etero, e questo è un dato di fatto sui social.



Non avete mai fatto mistero della vostra omosessualità. Questo come ha influenzato il vostro percorso ? E quello con i brand?

Avviene una scrematura naturale. Veniamo scelti da brand, aziende più o meno grosse, enti del turismo proprio perché siamo una coppia gay.

Anzi, apprezziamo molto i brand che si espongono e che marcano sul concetto di inclusività legato alla loro immagine, e in maniera del tutto naturale. Con alcuni brand collaboriamo ormai da anni in maniera costante.



Cosa pensate di Tik Tok?

Ha del buon potenziale come social, e nella prima metà del 2020 ci ha coinvolto parecchio proprio perché si differenziava da Instagram per tipologia di contenuto e meccanismo dell’algoritmo favorendo la visibilità. 

Ora, dopo l’arrivo dei Reel, ha perso un po’ di attrattiva a nostro avviso.

C’è anche da dire che il nostro pubblico è inserito in una fascia d’età diversa dagli utenti medi di Tik Tok, che sicuramente richiedono un tipo di comunicazione diversa.

Progetti per il futuro?

Potenziare la parte del nostro lavoro che preferiamo e su cui puntiamo di più: i nostri viaggi di gruppo. Abbiamo un milione di idee in testa e diversi viaggi rimasti in sospeso a causa della pandemia. Non appena si potrà ripartiremo gradualmente per tornare a pieno regime e premere poi il piede sull’acceleratore.

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