Faces: Pierpaolo Spollon, un ironico sex symbol

Photo: Davide Musto

Styling assistant: Vincenzo Parisi

Location: Hotel Valadier Roma


Classe 1989, Pierpaolo Spollon è un giovane attore dalle origini venete. Oggi si avvia ad essere uno dei volti più amati nelle serie della rete ammiraglia, il grande pubblico infatti ha avuto modo di apprezzarlo principalmente per le sue interpretazioni nelle fiction come “La porta rossa”, “L’allieva”, “Che Dio Ci Aiuti” e “Doc – Nelle tue mani” accanto a Luca Argentero. Dal prossimo 23 marzo 2021 potremo seguirlo ancora su Rai Uno in “Leonardo” , una nuova produzione evento firmata Rai Fiction e Lux Vide.

Il suo percorso verso le recitazione però comincia tra i banchi di scuola…



Come ti sei avvicinato alla recitazione?

Parte tutto dai tempi del liceo, quando per caso ho preso parte ai casting del film di Mazzacurati che cercava il protagonista tra tutti i licei del triveneto. Ho fatto un primo provino che non andò bene, ma poi mi richiamarono in seguito per una parte in un altro film. Al liceo  non studiavo recitazione, ero un cinefilo e mai avrei pensato ad una carriera da attore. Solo dal secondo film ho iniziato a studiare per approfondire questa professione ma avevo già 20 anni.

A brevissimo sarà in onda la nuova serie su Leonardo Da Vinci , puoi anticipare qualcosa del tuo personaggio?

È stata la mia prima volta in cui recitavo in lingua straniera quindi l’ho vissuta un po’ come un nuovo inizio. Interpreterò Michelangelo Buonarroti, una figura di spicco della storia dell’arte e mi vedrete coinvolto quasi sempre nelle scene con Leonardo. Ho cercato di renderlo pop (per quanto possibile) come un giovane alla ribalta un po’ diverso dall’immaginario tradizionale. Lo scoprirete sotto una veste po’ arrongante, giovane e anche sfrontato.

Nei mesi passati invece ti abbiamo seguito in diverse fiction, c’è un personaggio a cui ti senti molto vicino tra gli ultimi interpretati?

Il comune denominatore dei miei personaggi è la tenerezza. Ogni ruolo che interpreto è tenero e sensibile, e questo è dovuto ad un aspetto particolare del carattere di quella figura. La tenerezza fa parte della nella vita e mi porta molto vicino a loro. Se devo sceglierne uno ti direi Riccardo Bonvegna nella fiction Doc, un personaggio molto profondo.



Molti ti definiscono un sex symbol, in che Dio ci aiuti 6 nelle vicende con il personaggio di Monica sei il classico imbranato, ma nella realtà? 

Questa cosa mi fa molto ridere, mi rendo conto di non essere il classico belloccio, portando alla ribalta i ragazzi “normali” che sfruttano altre qualità.  Mi sento il sex symbol della risata , ho sempre fatto affidamento su questa caratteristica, puntando molto sull’ironia.  Negli anni mi sono arrangiato e alla fine è andata bene così.

Se fossi un personaggio di un’epoca passata, chi saresti? 

Mi piace moltissimo Oscar Wilde, per un fattore estetico ma anche culturale. Sarebbe bello interpretare un dandy inglese con uno stile curato e irriverente. Mi sento un’esteta e in questo senso sono fissato con il look.  Prendendo spunto dall’immaginario cinematografico sono molto vicino anche a  Sherlock Holmes.

Quindi cosa troveremmo se aprissimo il tuo armadio?

Sicuramente una giacca, camicia in jeans e un doppio petto. Il foulard è un accessorio che non può mai mancare ( e qui torna la sua anima dandy ndr)


Parliamo di social, il tuo preferito sembra essere Twitter…

Non sono molto presente sui social media, ma su Twitter ho iniziato a commentare le puntate delle mie fiction. È una cosa nata per gioco e continua a divertirmi molto. Mi definiscono un boomer perché in effetti uso questi strumenti  in maniera molto basica e i miei follower mi fanno morire dal ridere perché colgono la mia ironia e rispondono a tono.

Cosa ne pensi invece del recente fenomeno “Clubhouse”?

Mi hanno invitato diverse persone, ma non l’ho ancora testato dal vivo. Penso si possano incontrare molti personaggi interessanti da ascoltare tra giornalisti ed esperti di settore. Ha un valore informativo che mi attira e inoltre mi piace perché è un social che richiede tempo, permettendoci  proprio di ritagliare il nostro spazio. Odio i social mordi e fuggi, qui devi stare attento e seguire il dibattito mettendoci anche la voce ( a discapito dei leoni da tastiera). Se questo è l’indirizzo che prenderanno i nuovi social media mi piace molto.




Progetti e desideri per il futuro?

Sognando in grande un bel film al cinema magari francese, con il regista Jacques  Audiart. Preferisco però fare i conti con il presente e quindi dirti che sto girando Blanca, nuova serie della Lux con lo stesso produttore di Doc dove ho un personaggio completamente diverso dagli altri interpretati fin ora. Tra poco Ricomincerò anche Doc 2 e anche per questo sono molto emozionato, ma non posso dire di più.  Non mi prendo più il lusso di pensare al futuro ma cerco di tornare al qui ed ora, riprendendomi il mio tempo. È uno degli insegnamenti diretti che mi ha lasciato il periodo della pandemia.

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