Francesco Russo dal 14 Luglio su Netflix con “Classic Horror Story”

Francesco Russo, è un attore campano di Caserta, anche se lo scambiano spesso per napoletano, lui, ci tiene a precisare le sue vere origini. Non si può chiedere quando abbia capito che la sua vera passione era la recitazione, perché tutto ebbe inizio sin da bambino senza rendersene conto. All’inizio si è fatto conoscere al pubblico con “Classe Z” e “Tuttaposto”, ad oggi lo possiamo vedere nella sit-com “Ritoccati” in onda su SKY. Prossimamente sarà protagonista in L’Amica Geniale 2 su Rai 1 e in “A classic horror story” su Netflix a Luglio.

Quando hai capito di voler fare l’attore?

Ho iniziato a recitare totalmente per caso a cinque anni, anche perché in Campania ci sono tantissime compagnie amatoriali, e in quell’occasione per la rappresentazione della famosissima “Miseria e Nobiltà” cercavano un bambino e per combinazione lo scenografo che era amico di mia sorella che mi introdusse.

Ovviamente non sapevo ancora leggere, quindi le battute le imparavo a memoria con mia madre per gioco. Da quel momento non mi sono mai fermato.



Hai seguito qualche scuola in particolare?

Sin dai tempi del liceo dicevo a tutti che avrei fatto l’attore e che volevo fare l’accademia, infatti subito dopo mi son trasferito a Roma e son stato ammesso alla Silvio D’amico che ho frequentato per cinque anni.

Invece la tua vena comica è arrivata col mestiere o l’avevi già prima?

Io credo che noi tutti siamo la conseguenza delle esperienze che facciamo, e nel mio caso credo che sia arrivata totalmente in maniera involontaria. Ora che mi chiedi se ci ripenso ho trascorso la mia infanzia a guardare i film di Totò, quindi credo di aver assimilato.

E poi c’è ovviamente il cliché che se sei campano, fai anche ridere!



Qual è stato il primo lavoro in cui sei rimasto veramente soddisfatto di te stesso.

Senza ombra di dubbio quando all’età di quindici anni feci una tournee teatrale in giro per l’Italia con Gianfranco D’Angelo, cambiando piazza quasi ogni giorno, circondato da adulti mi sembrava davvero un sogno.

Cosa mi vuoi dirmi della tua esperienza con “Ritoccati”.

È stato bellissimo perché per me è stato un ritorno alla sit-com, con cui per altro avevo cominciato con Paolo Calabresi su RAI2 molti anni fa. Sono stato fortunato perché trattasi di lavoro molto diverso in quanto non basato su di una storia, a seconda della scena girata si racconta un frammento diverso di situazione che deve essere divertente solo in quello specifico frangente.



Il 14 Luglio uscirà “Classic Horror Story” su Netflix

Questo è un film che abbiamo girato l’anno scorso, in pochissimo tempo, solo cinque settimane, e che appunto debutterà su Netflix il 14 Luglio. Per la prima volta mi sono misurato in un genere così diverso e mai interpretato da me, insomma non ero abituato a dissanguamenti e protesi artificiali. Lavoro anche con un accento diverso, in quanto sono calabrese, e poi il sentimento della paura è difficile da trovare nelle sceneggiature.



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