Una dichiarazione d’amore, un piccolo monumento alla cultura LGBTQ+.
Una bomba.
Così viene descritta l’inedita antologia dei primi 13 numeri di Fuori per celebrare il 50° anniversario della storica rivista di liberazione sessuale e orgoglio omosessuale Italiano.
Giovedì 20 gennaio Carlo Antonelli e Francesco U. Ragazzi hanno presentato Fuori!!! 1971-1974 , grazie all’ospitalità di Fondazione Feltrinelli e con l’aiuto dei collaboratori e sostenitori Levi’s e Fondazione Sandro Penna.
Acronimo di Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano, FUORI nasce nel 1970 a Torino come gruppo omosessuale clandestino, uscendo allo scoperto nel 1971 come la prima associazione gay italiana. Espande i propri orizzonti entrando nelle edicole come rivista di liberazione sessuale nel 1972. Partendo da Torino, raggiunge un contesto nazionale, fino a creare anche un network internazionale attivo.
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L’antologia si presenta con una grafica di grande impatto per ricordare l’importanza e il ruolo della storia omosessuale sia nella storia italiana che in quella internazionale.
Lo sfondo arancione acceso e l’icona della bomba ricordano il fuoco e le fiamme come metafore del “caos” e del rumore che le marce per i diritti civili hanno iniziato negli anni 70, con un’eredità che raggiunge i giorni nostri. Il colore arancione – ricordato come “il colore dei matti” – potrebbe essere una “frecciatina” alla psicoanalisi del tempo. Infatti gli studi para-scientifici, fino agli anni 70, consideravano l’omosessualità come “disturbo mentale”; è stata cancellata dal DSM (manuale diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), solo il 17 maggio 1974, data che nel 2004 viene istituzionalizzata come giornata contro l’omobilesbotransfobia.
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L’intera stesura del libro rappresenta il risultato di un processo semiotico volutamente ricco di riferimenti e metafore sottintese. Anche la sua dimensione ha un significato preciso; lungo 500 pagine e stampato in un formato di 38X29, il volume è costruito per essere un oggetto ingombrante e “fastidioso”, aggiunge Carlo Antonelli. È costruito come elemento tattile e percepibile delle lotte e dei sacrifici di persone che “hanno dato fastidio” per raggiungere i propri scopi.
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Pensata come “coffee table book”, l’antologia vuole essere un elemento di arredo – e non di riempimento – nelle case di chi l’acquista. Un monumento, una statua, un “punto focale”, che porta con sé la consapevolezza di una storia lunga e sudata e uno sguardo speranzoso verso il futuro.
La raccolta è anche una bomba, come lo è stato Stonewall nel 1969 e come lo è stata FUORI nel 1970. Una bomba i cui “danni” hanno provocato cambiamenti impensabili nel sistema.
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Fuori è nata e si è evoluta come una vera e propria storia d’amore che ha legato vari soggetti ed enti culturali con un valore comune: il rispetto.
Perché è di rispetto che si tratta e di rispetto si è sempre trattato. Il rispetto per la storia, il rispetto per gli altri, il rispetto per i sacrifici e il rispetto per se stessi e la propria identità.
Ed è il rispetto che ha richiamato anche i collaboratori di questo progetto. Levi’s, Feltrinelli, Fondazione Sandro Penna e Nero Edizioni sono stati soggetti attivi nel sostegno di FUORI e in generale nella lotta per i diritti civili omosessuali.
Fin dal 1853 Levi Strauss & Co – ora conosciuto come Levi’s – sostiene ideali di inclusione, diversità e progresso, diffusi attraverso i suoi capi e alcune collezioni quali Pride e Unlabeled; con l’obiettivo di ispirare i propri clienti verso la libertà di espressione.
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Nero è da sempre una casa editrice attratta da progetti provocatori e non convenzionali della cultura e letteratura contemporanea, mentre Fondazione Sandro Penna ha reso disponibili i propri archivi per la ricerca e – per la prima volta – la scannerizzazione e digitalizzazione delle pagine originali della rivista; infine Feltrinelli è stata l’ospite accogliente dell’evento.
La serata ha permesso di costruire un luogo socio-culturale aperto e basato su ideali comuni a tutti i presenti. Insieme alla presentazione di “Fuori!!!”, infatti, è stato possibile ascoltare anche l’intervento di Giorgio Bozzo rispetto al progetto del podcast Le Radici dell’orgoglio sui 50 anni della storia della comunità LGBTQ+ in Italia, creato appositamente per l’occasione.
L’evento è stato una celebrazione dell’amore e di un risultato importante che, si spera, sia solo l’inizio della legittimazione culturale della storia LGBTQ+ italiana.
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