Torna il Garofano Rosso Film Festival: il cinema contro esclusione e discriminazione

Dal 4 al 10 settembre, a Forme di Massa d’Albe, un affascinante borgo del XVIII secolo nella provincia de L’Aquila, si terrà la terza edizione del Garofano Rosso Film Festival, con la direzione artistica a cura del regista e produttore Paolo Santamaria. L’evento cinematografico è patrocinato per il secondo anno consecutivo dal Parlamento Europeo sotto la presidenza di Roberta Metsola. Tra le altre rassegne, spicca per il suo carattere educativo, culturale e promozionale, con un’enfasi particolare sui temi legati alla marginalità.

Garofano Rosso Film festival
Garofano Rosso Film festival

Un borgo che apre le porte al cinema

La rassegna abruzzese affronterà tematiche cruciali come la parità di genere, i diritti umani, la lotta alle discriminazioni e le comunità marginalizzate, con particolare attenzione rivolta al tema della disabilità. Tutti questi argomenti saranno esplorati attraverso l’arte cinematografica e documentaristica.

Inoltre, questa edizione del festival ha ricevuto per la prima volta il patrocinio dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, facente parte del Dipartimento per le Pari Opportunità. Questa sinergia tra tematiche centrali nell’agenda europea e la bellezza della campagna e della vita agreste crea un meccanismo unico nel suo genere. Lo scopo è promuovere la cultura nel territorio e il territorio attraverso la cultura.


Per l’evento la comunità di Forme di Massa d’Albe, con circa 250 abitanti, ha aperto le porte del suo borgo storico per accogliere i partecipanti, collaborando con gli organizzatori del festival al fine di offrire un’ospitalità autentica e basata sulla condivisione.


Ogni giorno, prima delle conferenze e delle proiezioni con autori e registi, il pubblico avrà inoltre l’opportunità di esplorare il Parco Naturale e l‘Acquedotto Romano di Alba Fucens in escursioni guidate o di assaporare i prodotti locali in degustazioni con i produttori del territorio.

Garofano Rosso Film festival
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Il Garofano Rosso Film Festival: un varco in una cortina di paura

Il direttore artistico Paolo Santamaria si esprime così in merito al progetto: «Il Garofano Rosso Film Festival nasce da una riflessione sul mondo degli ultimi anni, la cortina di paura calata sulla libertà di ciascuno, cortina che diventa reale. Un’immagine concreta, un muro che ostruisce la vista al di là di esso. Così come l’incomunicabilità e l’acuirsi di diversità già aspre in passato e il buio che tutto questo comporta. Ecco, dunque, l’esigenza non più di evadere, di evitare il confronto con la realtà, ma di aprire un varco in questa recinzione senza ragione. Il festival cinematografico più caldo al mondo, in uno dei borghi più freddi d’Italia. La progettazione partecipata diviene strumento di riscoperta identitaria, in un delicato equilibrio, umile baluardo nella tradizione d’alta quota».

Garofano Rosso Film festival
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Le donne, i bambini, la fragilità : i temi del Garofano Rosso Film Festival

Il Garofano Rosso Film Festival è un’opportunità unica di unire cultura cinematografica e tradizione locale per promuovere il dialogo e la comprensione delle diversità, abbattendo i pregiudizi. La rassegna si compone di otto sezioni, ognuna dedicata a celebrare la marginalità attraverso diverse prospettive cinematografiche.


BIZARRE offre un’esperienza distorta e provocatoria che esplora le contraddizioni della società in modo grottesco, AFTERWORD affronta il tema della morte, incoraggiando riflessioni profonde sull’enigma della vita e della fine. FEMME mette in evidenza il punto di vista attivo e pungente delle donne contemporanee attraverso il cinema, mentre ANTEROS esplora l’amore maltrattato e lottato, rivendicando il diritto di amare. WONDERLAND offre uno sguardo puro e schietto sull’immaginario fantastico dei bambini, LACCI esplora i legami umani e la ricerca continua di comunicare la fragilità. Si giunge a DYSTOPIA che esplora un mondo distante in cui ogni presagio negativo può concretizzarsi, riflettendo sul futuro e le paure ossessive, e infine FRONTIERS si propone come un viaggio ai margini della terra e del cuore, alla scoperta di nuovi universi e linguaggi.


A decretare i vincitori, tra le 83 opere filmiche in concorso nelle otto sezioni, una giuria di qualità tutta al femminile presieduta dall’attrice Marta Bulgherini e formata dalle produttrici Francesca Andriani e Guendalina Folador, la montatrice e regista Elisabetta Abrami, l’autrice Veronica Chirra.

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