Il musical torna a casa sua: al Brancaccio

Dopo tanta incertezza a causa delle restrizioni causate dalla pandemia, che costringevano i teatri solamente al cinquanta percento di capienza, ora con la possibilità di arrivare all’ottanta percento anche un grande teatro come il Brancaccio ha potuto presentare la sua programmazione per la stagione 2021/2022.

Come racconta il direttore Alessandro Longobardi, non è stato assolutamente facile capire il da farsi, poi con una buona dose di coraggio e voglia di ricominciare è stata messa insieme una splendida scaletta ricca di musical e novità, che soprattutto in questo momento storico, portano allegria e scaldano il cuore.

La cosa buffa è che non è stato annunciato il cast di nessuno spettacolo, ovviamente non è la norma, ma per il momento era importante sapere di esserci, il resto verrà annunciato prossimamente.



Ad aprire è stato Enrico Brignano, che con quel velo di amarezza riesce sempre a strappare una risata, dote unica dei romani, ha spiegato come uno spettacolo con tanti biglietti venduti e sospesi come il suo a causa dello stop forzato, ora abbia ripreso con un ritmo che forse nemmeno ai tempi della guerra si poteva fare, ovvero doppio spettacolo quotidiano.

Ma è il suo lavoro intrattenere e nessuno sa farlo meglio di lui, così anche se non capisce più che giorno sia o se sia il primo o il secondo turno, lui va avanti.

Ci ricorda che il teatro è un momento di riflessione, dove i problemi stanno fuori dalla sala, quando ci si siede, si è da soli con lo spettacolo.

Torna il grande successo di Giampiero Ingrassia e Fabio Canino, ovvero “La piccola bottega degli orrori”, con qualche piccola rivisitazione ed arricchimento, infatti quello che prima era un pupazzo diventerà una Drag Queen, dovremo aspettare il prossimo anno, ma non vediamo l’ora.



Molto commovente è stato il discorso di Enzo Garinei, dell’omonimo duo autoriale Garinei e Giovannini, che con i suoi 95 anni non vede l’ora di tornare ad abitare quella che è la sua casa, il teatro.

Proprio lui che a fine febbraio 2020 era in scena a Bergamo, la città più colpita dal virus della prima ondata, una mattina si è alzato ed ha preso il taxi per andare in teatro, ma il taxista gli ha dato la brutta notizia, ovvero che il sindaco Gori aveva deciso di chiudere tutte le attività.

Tornerà al Brancaccio con il suo “Aggiungi un posto a tavola” dove interpreta la voce fuori campo del Padre Eterno, e come ha ribadito lui oggi, ovviamente Dio non può mancare, quindi ci sarò.


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