INTERVIEW: INFINITY INK

 

Infinity Ink è un progetto nato grazie all’unione di Ali Love e Luca Cazal, amici da ormai 20 anni e collaboratori da 8. Il duo ha lavorat con pezzi grossi del panorama musicale urbano, e hanno registrato il loro album presso vari studi di Londra, Ibiza e Toronto. In occasione del rilascio di House of Infinity, qui in pre-order , li abbiamo intervistati.

Com’è nato il progetto Infinity Ink?
Abbiamo iniziato a fare musica insieme intorno al 2001, praticamente appena ci siamo conosciuti. Il sound era abbastanza diverso a quel tempo, era più un pop orientato all’italo/synth, abbiamo affrontato diverse incarnazioni della band e abbiamo anche continuato i nostri progetti personali fino al 2009, quando abbiamo poi iniziato a farci conoscere come Infinity Ink.

Come descrivereste il vostro sound e le vostre influenze?
Crediamo che il nostro sound sia un mix di diversi stili come House, Disco, Funk, Soul ecc. Ciò che ci differenzia dagli altri gruppi del nostro genere è che spesso ci approcciamo alla musica da un punto di vista di scrittura, invece che da quello di un DJ/Producer, grazie anche al nostro passato da musicisti.

Avete registrato House of Infinity a Londra, in Canada e ad Ibiza, quanto sono state importanti queste tre città per il vostro background?
Londra è la città dove ci siamo incontrati e dove è iniziato il progetto Infinity Ink. Per quanto mi riguarda, è la città più attiva e con più ispirazione del mondo per la musica elettronica, è dove abbiamo incontrato la maggior parte dei nostri colleghi e conosciuto i primi contatti che abbiamo nel mondo della musica. Solamente uno di noi due vive ancora li, ma è dove il progetto ha sede.
Entrambi partecipavamo a dei rave ad Ibiza, prima che nascesse Infinity Ink, quindi quando le cose sono iniziate ad andare bene e ci hanno chiesto di tornare, era come un sogno che diventava realtà.
Siamo stati i primi a fare unvocal setlive aDC10 e abbiamo avuto una residenza al Paraside dal 2011.
Luca si è trasferito definitivamente lì nel 2016 e ha dato vita a uno studio dove si sono svolte molte registrazioni. Ibiza è la nostra seconda casa, abbiamo una connessione profondissima con l’isola e chi ci abita.
Toronto occupa una posizione più recente nella nostra storia, la fidanzata di Luca è di lì e negli ultimi anni ci ha passato sempre più tempo, conoscendo produttori locali e lavorando in studi fantastici che hanno rappresentato gli ultimi ritocchi all’album che abbiamo registrato.

Uno di voi due è italiano, quando è stata importante la musica italiana nel vostro sound?
Una delle prime cose che ci legava era l’amore per i dischi italiani degli anni settanta e ottanta. L’Italia a quel tempo stava producendo musica che è diventata un’influenza importante negli anni successivi, diciamo che senza l’Italo Disco, l’House sarebbe completamente diversa oggigiorno. Il sound italiano era molto più fruttuoso prima rispetto ad ora, ma è comunque stata una grandissima ispirazione.

Avete suonato in grandi eventi come Glastonbury, CRSSD Festival and DGTL. Vi vedremo in altri grandi concerti, magari in Italia?
Luca si è ritrasferito in Italia e abbiamo spostato il nostro studio nella provincia di Alessandria, quindi registreremo sicuramente nuove tracce li, mentre per quanto riguarda gli eventi non ne abbiamo ancora programmati in Italia.

House of Infinityvanta collaborazioni con dei pezzi grossi delNYC underground comeMr. V and eLBee BaD, come descrivereste queste collaborazioni?
Quando abbiamo iniziato a realizzare l’album mi sono messo in contatto con alcuni artisti con cui avremmo voluto collaborare. Dato che siamo stati dei fan della loro musica per moltissimi anni, ho contattato Victor ed Elbee, a loro è piaciuta l’idea, ho mandato dei pezzi e abbiamo realizzato le tracce molto velocemente, è stato un onore avere le loro voci nel nostro album.

Quali sono i vostri progetti?
Stiamo producendo un nuovo singolo e un remix di House of Infinity, che includerà dei remix realizzati da alcuni dei nostri artisti preferiti. Ci saranno inoltre dei progetti autonomi da parte di entrambi.

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