Ciao Belli: intervista a Roberto Ferrari

È l’ esilarante voce radiofonica che accompagna con gag e il celebre sondaggio da più di vent’anni una generazione cresciuta con il suo programma. Roberto Ferrari, deus ex Machina di Ciao Belli è un “no ordinary man” che mette sempre tutto sé stesso in ogni cosa che fa.

Basti pensare che è stato il primo conduttore radio a trasmettere live dallo spazio (leggete l’intervista per capire come mai è così ossessionato dalla mancanza di gravità), detiene un guinness dei primati mondiale legato alla canoa e non sta praticamente mai fermo. In una piacevole conversazione telefonica con noi di Manintown abbiamo voluto celebrarlo.

Inoltre, gli amanti della musica anni Novanta sappiano che a partire da gennaio 2020 c’è un evento imperdibile organizzato da lui a ritmo dance che lo vedrà protagonista assieme alle regine della musica di quegli indimenticabili anni nelle piazze di tutto il Belpaese.



Ciao Belli è Un programma ventennale di culto che ti vede in prima linea con il sondaggio in compagnia di Digei Angelo. Il segreto del vostro successo?

Se lo ascolti evidentemente piace (sorride scherzando, ndr). Probabilmente sta nel fatto che noi cambiamo spessissimo il format. Oltre a Digei Angelo abbiamo con noi Nicola Savino, siamo un grande team e ogni anno cambiamo. C’è Roofio ad esempio, e altri personaggi che magari non si conoscono. C’è Albertino, che ogni tanto torna a trovarci. In pratica non si fa in tempo ad affezionarsi che noi rimescoliamo tutto e cambiamo. Forse è quello.

Sei un uomo, passaci il termine, futurista. Sei andato nello spazio, hai un Guinness dei Primati mondiale legato alla canoa, piloti aerei. Da dove nasce la fascinazione per l’adrenalina e la velocitá?

Sono sempre stato così. Adesso mi sono un po’ calmato. È una cosa nata da me direttamente. Una passione innata per lo spazio. Sin da quando ero piccolino avevo questo tarlo nella mente, riuscire ad andare nello spazio. Ho vissuto un’epoca, gli anni Sessanta, in cui c’è stata la guerra per andare nello spazio tra Urss e Usa. A quei tempi c’erano due canali di stato in tv, non si parlava d’altro. Era un tema molto sentito. 


Ho letto che hai iniziato a fare radio dai tempi del militare. Come é cambiato questo mondo essendone tu uno dei più amati protagonisti?

Non è cambiato moltissimo, la radio è sempre una cosa che sentiamo in macchina o in casa. Sono cambiati i media per ascoltarla adesso ci sono moltissime web radio e i famosi podcast. Prima c’era l’FM. Pochi network. Una cosa che probabilmente è cambiata è che prima il deejay era da solo, ora ci sono molte più coppie e terzetti per dare un ritmo più incalzante al tutto. Prima facevo programmi da solo come conduttore. Ora tutte le radio che ascolto i conduttori sono almeno due.

Cosa non manca mai nella tua valigia dato che viaggi molto?

La musica, mi tiene sempre compagnia ed è la passione che mi ha fatto venir voglia di fare la radio. Mia moglie reclama sempre sul fatto che non ascolto la musica che vorrebbe lei (mentre facevamo l’intervista al telefono erano insieme ed è nata un’esilarante gag sul fatto che porta la moglie dentro la valigia, ndr).

Parallelamente alla radio tieni molte serate come deejay nelle più celebri discoteche italiane. Il tuo pubblico ti segue ovunque. Qualche aneddoto divertente dell’estate trascorsa?

Mi diverto tantissimo a fare ancora serate, i miei colleghi della stessa età hanno smesso. Si sentono vecchi. Io no. Di personaggi ne trovo mille: c’è sempre quello nelle serate in discoteche che nonostante ballino tutti non gli va bene quello che stai mettendo.

Sei presente con una mattonella persino nel celebre muretto della città di Alassio al fianco di artisti come Arbore e Battiato. Che effetto ti fa?

Molto bello. Una Sensazione molto bella. Io sono stato presente nel comune di Alassio per diversi anni ho fatto delle cose artistiche ospite nelle loro manifestazioni. Per questo mi sono meritato la mattonella è una bella riconoscenza che mi rende particolarmente orgoglioso.

Qualche progetto in cantiere?

Il Live novanta. Il ritorno della musica anni Novanta tornerà ancora più forte nel 2020. Ho messo su un format considerando che la gente degli anni Novanta, allora teenager, ora ha l’età per ballare quella musica nelle piazze. Ho studiato una formula con le cantanti che hanno cantato in quell’epoca. Debutteremo l’11 gennaio 2020 all’Alcatraz di Milano e andremo avanti in tutte le piazze. Avrò con me Neja, Regina Nathalie dei SoundLovers e Kim Lukas. 

®Riproduzione riservata

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata