I piedi dell’architetto: home office, i consigli per uno smart working di design

Durante il primo lockdown abbiamo riportato all’interno dell’ambiente domestico molte attività che, nella maggior parte dei casi, prima si svolgevano fuori casa: lavoro, sport, consumo dei pasti. Proprio in quel periodo molti italiani si sono resi conto di vivere in case che non rispecchiavano le loro nuove necessità. Intere famiglie o anche single si sono ritrovati a dover lavorare da casa in case che non erano pensate per avere una zona adatta allo scopo!

È vero che ormai molti lavori che si possono fare in smart working, necessitano solo di un laptop, uno smartphone e poco altro ancora, ma è anche vero che se per un giorno ogni tanto si possono sfruttare il tavolo della sala o l’isola della cucina, invece se l’attività diventa costante, e per diversi motivi si è costretti quotidianamente allo smart working si creano diversi problemi, dalla postura all’umore al disordine e alla confusione data magari da altre persone in casa.

Sempre di più mi viene richiesto di progettare o consigliare come arredare uno angolo “home office”. Se siamo nella fase di ristrutturazione di casa, di sicuro siamo avvantaggiati in quanto possiamo studiare come intervenire a livello planimetrico o studiando un arredo su misura. Diventa più difficile creare questo ambiente, all’interno di una casa già finita non predisposta ad accogliere questa zona! La libreria può accogliere un piano di lavoro che può restare a vista o può essere richiudibile in un vano per nascondere gli strumenti di lavoro. Ci sono poi arredi come il sistema “String” che permette di annettere anche una piccola scrivania alla composizione a parete della libreria.

Credits: Pinterest

Un’alternativa è quella di pensare ad un mensolone a parete che diventi base di lavoro che possa essere inserito in un contesto di altre mensole come libreria a parete o come struttura in muratura o cartongesso, innestato magari in un arredo sempre fisso in muratura, magari sfruttando spazi che prima non ritenevamo utili, solo di passaggio, come potrebbe essere un corridoio.

Alternative meno invasive a livello strutturale, ma di bellissimo risultato come arredo, sono dei pezzi di arredo dedicati a postazioni di home office. Dai più minimal, ai più ricercati, passando per arredi vintage, che contribuiscono non solo a creare un angolo funzionale ma anche esteticamente gradevoli e inglobati al resto dell’ambiente domestico.

Credits Photo 1: ETHNICRAFT / Credits Photo 2: Styling Johanna Bagge (KVART) for Alvhem and Photo Alice Johansson, Pinterest / Credits Photo 3 – 4: Pinterest

In generale la postazione dove lavoriamo, influisce molto sulla nostra produttività e sul nostro umore. Sistemare ed arredare il nostro angolo di home office ci permette di migliorare la qualità del tempo in cui stiamo lavorando. Abbellire lo spazio di smart working non è futile ma diventa essenziale per tutte le ore in cui dobbiamo lavorare!

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