Krug presenta lo champagne Grande Cuvée 169 èmè Édition

Encounters: l’esperienza di degustazione musicale realizzata da Krug per festeggiare lo Champagne Grande Cuvée 169 èmè Édition

«Lo champagne aiuta la meraviglia», ebbe a dire in tempi non sospetti la scrittrice George Sand; deve pensarla così anche Krug, una delle maison di riferimento nel mondo delle bollicine, che per celebrare l’ultima edizione – la 169esima – del suo Grande Cuvée ha ideato Encounters, una serie di esperienze musicali immersive da fruire online, davanti a un calice della nuova Édition, lasciandosi avvolgere da un’esperienza sinestetica che fonde degustazione, suoni, voci e audio 8D, curata dal cantautore e producer belga Ozark Henry e dai VOCES8, gruppo di punta del canto corale internazionale.


Encounters: l’esperienza di degustazione musicale realizzata da Krug per festeggiare lo Champagne Grande Cuvée 169 èmè Édition

Il progetto si pone come una sorta di interpretazione musicale della Grande Cuvée, ossia il simbolo migliore, la ragion d’essere stessa del marchio fondato nel 1843; del resto la sua realizzazione, affidata alla Chef de Caves Julie Cavil, presenta diverse analogie con il lavoro del direttore d’orchestra, chiamato a raccordare strumenti differenti: ogni anno infatti Cavil, affiancata dal Comitato di Degustazione, inizia il processo creativo assaporando centinaia di vini, così da valutare adeguatamente le singole “melodie”, e procede poi con la composizione, in cui ciascuna di esse è determinante per l’effetto finale.


I cofanetti dell’esperienza Krug Encounters
Cofanetto dedicato all’esperienza Encounters: degustazione musicale dello Champagne Krug Grande Cuvée 169 èmè Édition
Cofanetto con bottiglia di Champagne Krug e due flûte

Nel caso specifico, il punto di partenza è stata la vendemmia del 2013, per la quale non sembra eccessivo ricorrere all’espressione un po’ abusata di “annata eccezionale”, che ha donato ai millesimati del periodo pienezza e straordinaria eleganza cromatica, ulteriormente accentuate nel blend con decine di vini di riserva, provenienti da vitigni e années diverse (il più datato è del 2000); il risultato è uno champagne dalla tonalità tenue e raffinata, con un vivace perlage, contraddistinto da note floreali, fruttate e agrumate, con punte di marzapane e pan di zenzero. Si presta a una gran varietà di abbinamenti, dalle pietanze più semplici come il parmigiano stagionato ai piatti gourmet, dal pesce (ad esempio ostriche o gamberi grigliati) ai dessert (torte di carote, cheesecake, tarte tatin ecc.).

La Grande Cuvée numero 169 rappresenta l’ultimo capitolo, in ordine cronologico, di una percorso ultracentenario avviato dal fondatore Joseph Krug, un viticoltore idealista e anticonvenzionale, che aspirava sempre ad ottenere, di anno in anno, lo champagne migliore, a prescindere dalle variazioni climatiche, e il cui sogno viene omaggiato ora dal primo capitolo di una serie di esperienze immersive.


Lo chef Ciccio Sultano, uno degli ambassador dello Champagne Krug

Tra gli estimatori del nuovo arrivato in casa Krug si annovera lo chef Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa, due stelle Michelin mantenute dal 2006 e ambassador dell’etichetta: loda la maison in quanto espressione di semplicità (che secondo lui «è sinonimo di unicità. Centrarla è un dono, un lusso!»), e abbina dunque al KGC 169 èmè Édition quattro portate altrettanto basic quali caponata, olive incaminate, salsa di alici Taratatà e pane croccante, che insieme creano «un momento di leggerezza e spensieratezza di cui abbiamo un grande bisogno»; quale modo migliore per brindare – letteralmente – alla ripartenza post-pandemia?

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