Maledetta Primavera: un corto per dare un calcio alle differenze di genere

Tra le produzioni presentate ad Alice nella Città, ha riscosso notevole successo di pubblico Maledetta Primavera, cortometraggio che celebra il primo anno di professionismo del calcio femminile. Per “Maledetta Primavera” Carolina Morace, emblema italiano del calcio femminile, ha ricevuto il premio WomenLands di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.

Ma per Carolina il successo era già arrivato il 1° luglio 2022, quando il calcio femminile è stato proclamato “professionistico”. Proprio da questo epocale passaggio il regista Daniele Frontoni ha realizzato il corto “Maledetta Primavera”, che vede la Morace tra le prime testimonial. Nel cast le attrici Dodi Conti, Roberta Pompili, Valeria Altobelli, anche autrice della colonna sonora originale.

Una scena di Maledetta Primavera, cortometraggio sul calcio femminile presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città
Una scena di Maledetta Primavera, il corto sul calcio femminile

Il doppio ruolo di Valeria Altobelli nel film: attrice e compositrice

Compositrice e docente di international cyber law, Valeria Altobelli è presente alla Festa del cinema di Roma con due progetti. Uno è Maledetta Primavera, corto del quale firma la colonna sonora e al quale partecipa come attrice, l’altro e Paradox Effect, con Harvey Keitel, per il quale ha scritto parte della colonna sonora.

Intervistata da MANINTOWN, Valeria Altobelli ha raccontato la storia dietro a un corto che è stato accolto a Roma con un successo al di là di ogni aspettativa. “Vedere la sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica stracolma – esordisce Valeria – ha lasciato tutti noi senza parole. Milleduecento persone che applaudivano. Non ce l’aspettavamo. Siamo stati orgogliosi che il corto abbia fatto parte del progetto WomenLands sulla parità di genere, che è stato promosso da Alice nella Città in collaborazione con Roma Expo2030. Definirei “Maledetta Primavera” un cine-progetto che vuole dare “un calcio alle differenze”.

Valeria Altobelli
Valeria Altobelli

«Tante persone si sono trovate insieme per raccontare una storia vera, una storia di donne»

«Alla base di questo progetto c’è la fiducia di tutte le persone che hanno contribuito alla sua realizzazione in un momento in cui nessuno parlava di calcio femminile. Sicuramente – continua la Altobelli – è un progetto che si è trovato nel posto giusto al momento giusto, grazie anche ai mondiali di calcio femminile di quest’estate.

C’era una grande sinergia tra i giovani che hanno preso parte al film al cortometraggio e tutti coloro i quali hanno, a vario titolo, partecipato. Strepitose le atlete dalle squadre giovanili alla serie A, fino alla Nazionale con le Azzurre che hanno portato l’Italia all’ultimo Mondiale.


Ho scritto la colonna sonora in tre ore insieme al mio pianista. È andato tutto a ritmo grazie all’energia bellissima creatasi durante i lavori, dove tante persone si sono trovate insieme per raccontare una storia vera, una storia di donne, di un lascito e di una testimonianza. Il sogno di diventare una calciatrice era della madre, Bruna, ma poi è la figlia Carolina che riesce a coronarlo.

Una scena di Maledetta Primavera, cortometraggio sul calcio femminile presentato ad Alice Nella Città, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma
Una scena di Maledetta Primavera

«Maledetta Primavera è una storia di quartiere ambientata nel mondo del calcio femminile, ma che potrebbe essere il sogno di una donna che vuole fare la cantante, la notaia, l’astronauta»

Maledetta Primavera racconta non solo un passaggio di consegne, ma di sogni. Il corto parla di una storia di quartiere, ambientata nel mondo del calcio femminile, ma che potrebbe tranquillamente essere il sogno di una donna che vuole fare la cantante, la notaia, l’astronauta. Perché, a volte, ci si trova a sognare semplicemente in epoche sbagliate. Questa è la storia di Bruna.

In un momento in cui il calcio non era affatto appannaggio delle donne, un sogno così non poteva essere realizzato. Ci sono poi momenti in cui la realtà supera la fantasia e a realizzare questo sogno è una figlia che porta avanti un discorso che le è stato trasmesso dalla passione di un nonno e dall’amore di una madre».

Il cast di Maledetta Primavera, cortometraggio sul calcio femminile presentato ad Alice Nella Città
Il red carpet di Maledetta Primavera a Roma

Valeria Altobelli sul red carpet: “Un sogno non mi basta”

«Per il red carpet ho addirittura indossato una giacca con su scritto il titolo della mia canzone per il corto “Un sogno non mi basta”. E anche noi, con questo corto, abbiamo tutti realizzato un sogno.

Nessuno si aspettava che l’avremmo chiuso in tempo, che saremmo riusciti a proiettarlo alla Festa del cinema di Roma, in una sala importante come la Sinopoli. Le riprese del corto sono state effettuate i primi di settembre 2023. Pochi giorni, ma molto intensi, per la troupe guidata da PMR Studio e dal suo capitano di ventura, Daniele Frontoni, alla prima esperienza di tale portata.

Quando sono stata contattata per questo progetto per scrivere una canzone, non esisteva il cast, non c’erano patrocini, non c’erano le risorse.

Ma c’era una bella storia e quando ci sono belle storie vanno raccontate, in modo che ognuna di noi ci si possa ritrovare. Sono impegnata da moltissimi anni sul fronte femminile e mi sono appassionata così tanto al progetto di “Maledetta Primavera” che sono stata felicissima di contribuire alla sua realizzazione patrocinandolo con la mia Onlus mondiale, Mission, e coinvolgendo associazioni come il Coni e la Figc.

«La potenza di Maledetta Primavera è quella di mostrare che, con impegno e sacrificio, ce la puoi fare»

Il passo a far parte del cast, poi, è stato breve. Credo fermamente che se noi continuiamo a raccontare belle storie, di rivalsa, di resilienza, di persone che ce l’hanno fatta, riusciremo a dare ai giovani un respiro maggiore e a consentire loro di raggiungere sogni sempre più elevati. Le brutture saranno così sempre di meno.

Sono un’artista, quindi è ovvio che sono una sognatrice. E la potenza di “Maledetta Primavera” è proprio mostrare che con impegno e sacrificio ce la puoi fare. È questo il bello di una storia nella quale si crede veramente: quando gli ostacoli sono tanti e si trova la forza per superarli, significa che, forse, quel sogno è quello giusto.

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