PICCOLE GRANDI GESTA: L’ABITO GREEN DI MARGOT SIKABONYI A VENEZIA 80

Il vestito stampato indossato da Margot Sikabonyi sul settimo red carpet della Mostra del Cinema di Venezia è l’ennesimo esempio di ‘good practice’ di cui il mondo della moda ha (costantemente) bisogno. L’abito che si fa medium per un messaggio. Nulla di nuovo, dirai. Considera però che il messaggio esplicita l’urgenza di un approccio più sostenibile da parte dell’industria della moda circa l’interezza del suo sistema. Aggiungici l’idea comune che “sostenibile” sia l’opposto di “glamour”. Concludi con il fatto che la piattaforma da cui il messaggio viene lanciato è uno dei red carpet più noti e seguiti del calendario mondano occidentale. Ne ricavi un vestito di cui vale la pena parlare.


L’abito in questione è un modello proveniente dall’ultima inedita collezione realizzata dal designer Tiziano Guardini in collaborazione con l’artista Jacopo Ascari, e a indossarlo l’attrice Margot Sikabonyi, già ambassador di diversi progetti riguardanti il tema della sostenibilità.

Margot Sikabonyi con indosso l’abito creato da Tiziano Guardini e Jacopo Ascari, ph. Igor Serdyukov

Cos’è il Bemberg™, il tessuto sostenibile

La caratteristica principale del capo è quella di essere stato realizzato in Bemberg™, un tessuto prodotto in Giappone da Asahi Kasei e ottenuto dalla trasformazione smart-tech di linters di cotone. Quest’ultimo è un materiale di scarto proveniente dalla lavorazione del cotone, consistente in fibre molto corte che avvolgono i semi della pianta dopo essere stati sottoposti al processo di sgranatura.

Il Bemberg™ è quindi un ottimo esempio di prodotto derivante da economia circolare, caratterizzato da una catena di produzione trasparente e tracciabile. A garanzia della sostenibilità del tessuto esiste un rapporto di Innovhub che ne conferma la biodegradabilità nel suolo, oltre che una certificazione “OK biodegradable MARINE” assegnata da TÜV AUSTRIA.

La collezione Guardini e Ascari, di cui il vestito fa parte, è una capsule che verrà presentata con la terza edizione del progetto A Dress for Venice 2023, e in occasione del decimo compleanno della Venice Fashion Week, la cornice in cui tale progetto è calato e che festeggerà il suo decimo compleanno con un evento programmato per venerdì 20 ottobre. La Venice Fashion Week infatti, dal 19 al 28 ottobre, costituisce un importante appuntamento per gli insider e gli appassionati grazie al susseguirsi di presentazioni sartoriali, workshop, incontri con designer e creativi, passeggiate tra gli “Atelier Aperti” e convegni sulla moda etica e sostenibile.

Margot Sikabonyi e Tiziano Guardini
Margot Sikabonyi e Tiziano Guardini, ph. Marta Formentello

A Dress for Venice: un omaggio all’arte degli artigiani

A Dress for Venice invece è un concept ideato da Venezia da Vivere nel 2019 per parlare di Venezia attraverso i temi della sostenibilità e dell’artigianato, coniugando moda e arte e valorizzando il ruolo di
Venezia come fonte di ispirazione e luogo ideale per vivere e creare. L’edizione 2023 mette in contatto designer, artigiani e scuole con l’innovazione della fibra Bemberg™ ed è proprio la fibra ad essere protagonista della capsule collection disegnata da Tiziano Guardini e Jacopo Ascari. Essa sarà prodotta da aziende artigianali di Venezia e del Veneto. Tra queste il marchio Martina Vidal Venezia, che incorpora pizzo di Burano nell’abbigliamento e nell’interior design e si fa portabandiera di un antico mestiere d’arte candidato a entrare nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.


A Dress For Venice è anche un progetto di mentorship e formazione: le aziende e i designer incontreranno gli studenti delle scuole di moda e comunicazione del Veneto per trasmettere il loro impegno per l’ambiente nella creazione di collezioni di moda sostenibili, e l’intero processo sarà narrato attraverso i social media. Perché non esiste rivoluzione senza educazione, e alla fine si va a parare sempre lì. E meno male.

Margot Sikabonyi con indosso l'abito creato da Tiziano Guardini e Jacopo Ascari
Margot Sikabonyi con indosso l’abito creato da Tiziano Guardini e Jacopo Ascari,ph. Igor Serdyukov
FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata