Atmosfere ‘louche’ anni 70 e 80 allo show di Martine Rose a Pitti Uomo

A Pitti Immagine Uomo 103 la sfilata di Martine Rose è stato uno di quegli eventi carichi di aspettative, che hanno contribuito ad attrarre alla kermesse fiorentina un importante numero di addetti ai lavori, dall’Italia e dall’estero, per una delle possibili candidate alla direzione creativa dell’uomo di Louis Vuitton. La Loggia del Porcellino è stata il palcoscenico del primo show della designer al di fuori di Londra, per il quale ha pensato – con la complicità di un allestimento di specchi ad effetto – all’ambiente louche dei locali notturni degli anni ‘80 e ‘90, in cui risuonava la musica italo-house che ha conquistato la scena londinese e ha scandito il tempo della dancefloor fiorentina.
Il cast del défilé è il risultato di un mix di eroi locali, intercettati tra le strade di una Firenze in piena attività, tra i suoi abitanti intenti a compiere quei gesti comuni che fanno parte delle loro abitudini. Un approccio inclusivo in pieno stile Martine Rose, che non ha tradito l’aspetto che più di ogni altra cosa stakeholder e nuove generazioni hanno apprezzato della sua intenzione, fin dal suo debutto sulla scena londinese: l’osservazione onesta e imparziale della gente che tutti i giorni popola le strade e i locali della città. C’erano un orafo, calciatori della squadra fiorentina, protagonisti presi in prestito dallo scenario quotidiano del mercato rionale e amici del marchio dalla capitale inglese.

Silhouette deformate e un mix d’influenze alla maniera di Martine Rose

Martine Rose F/W 2023-24

L’atmosfera della dancefloor è l’ambientazione in cui prende vita lo studio che la designer ha dedicato a questa collezione, in cui i volumi degli abiti delle bambole vengono riprodotti in proporzioni umane, nelle loro forme non canoniche, con scollature e tagli rigidi. Silhouette deformate sono riportate nell’abbigliamento sportivo mixato con le giacche sartoriali, nello shearling versatile e nella maglieria.
Elemento aggregatore di una collezione credibile e ben bilanciata nell’intenzione di Martine Rose è l’elemento western americano, rievocato nelle giacche con frange tagliate al laser dalle maniche esagerate, frange volute anche sulle camicie in tulle a pois e seta lucente, pantaloni in denim a vita bassa e a gamba larga, maglieria in lana cotta e maglie in kid-mohair merino spazzolato.
Un punto di vista soggettivo riguarda la sartoria maschile proposta dalla stilista, la cui premessa lanciata dalla selezione musicale approda in silhouette ispirate alla New Wave: affilate, scarne e fluide, le giacche squadrate sono prive di decorazioni, con i revers rivoltati per un effetto minimal.

Gli accessori ready-made, la collab con Nike

Martine Rose F/W 2023-24

Le scarpe stravolgono gli archetipi del guardaroba maschile classico, impregnando gli stivali e le tradzionali ciabatte da gentiluomo con punte a forma di muso o di bulbo, e amplificando la costruzione squadrata dei mocassini ornati di catene.
Rivelando il prossimo capitolo della collaborazione di lunga data tra Nike e Martine Rose, in collezione debutta un nuovo modello blu e nero della Shox MR4, che presenta una stampa ispirata alle scarpe da ginnastica degli anni ’90. E ancora, la borsa Folded Boot Bag, ispirata a quelle con cui i calciatori portano gli scarpini, si trasforma e accoglie i codici di una pochette da sera per signore, mentre la Fuck-Up Bag – che completa i look da sera – è un sacchetto da shopping che porta, con il passo accelerato che fa lo slalom tra le strade di una città affollata, le scuse da parte di un ragazzo o una ragazza che sa di aver commesso un errore.

Martine Rose F/W 2023-24

Martine Rose Pitti Uomo
Il finale dello show

Nell’immagine in apertura, un look della collezione Martine Rose Fall/Winter 2023-24

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