Matteo Ward lancia il suo nuovo progetto per il sociale: School of WRAD

“Sostenibilità: se ne parla tantissimo ma c’è sempre più confusione. Oggi più che mai la verità attorno al tema “moda e sostenibilità” è artificiosamente controllata da realtà il cui unico interesse continua ad essere il profitto, ai danni di milioni di persone e dell’ambiente. Anche l’educazione attorno ad un tema così importante per la vita sul pianeta è diventata puramente un business invece che un servizio inclusivo ed accessibile per tutti” afferma Matteo Ward, CEO e co-founder di WRÅD.



Da questa consapevolezza nasce l’esigenza del brand di lanciare SOW – SCHOOL OF WRÅD, la prima piattaforma indipendente e digitale dedicata interamente alla cultura della sostenibilità. Una community con un obiettivo ambizioso e urgente, vista la criticità della situazione contemporanea: catalizzare l’ascesa di una nuova forma di attivismo sostenibile nelle nuove generazioni attraverso la diffusione della verità attorno al tema moda e sostenibilità in modo chiaro e semplice.

Prima di iniziare con l’annuncio, Matteo ci ha raccontato del suo percorso, iniziato nel 2015, quando, dopo anni di carriera nel mondo tessile, ha compreso l’impatto ambientale dello stesso e, partendo da questa verità, spesso celata agli occhi di tutti, ha deciso di uscire dalla sua zona di comfort e di diventare parte attiva di un cambiamento. Come? Innanzitutto comunicando la sostenibilità, partendo da workshop nelle scuole. Dal suo piccolo liceo di Vicenza di 65 studenti, è arrivato oggi a comunicare con 11 mila studenti delle scuole superiori e università italiane.



L’ispirazione per il secondo step gli è proprio arrivata da loro, gli studenti; infatti, una volta compreso il reale impatto ambientale della moda, la prima domanda che gli veniva posta era “E quindi? Cosa possiamo fare per cambiare tutto questo?”. Per rispondere al quesito Matteo Ward, con l’aiuto di Susanna Marcucci fonda WRAD Innovation, da cui cominciano gli investimenti in ricerca e sviluppo. WRAD e i suoi 27 partner lavorano a diversi progetti; il loro primo brevetto è la tintura con grafite riciclata, grazie alla quale hanno vinto diversi premi in tema sostenibilità. Anche in ambito medico non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di lasciare il segno: a Vicenza è da poco diventata obbligatoria una loro creazione: un tessuto in grado di prevenire la proliferazione batterica. Ma non si sono fermati qui, anche in campo informatico si sono fatti conoscere, tramite una blockchain capace di calcolare e comunicare l’impatto ambientale.


Nel 2017 decidono di iniziare a dare in licenza ad altri brand queste tecnologie innovative. Ward inizia a viaggiare il mondo alla ricerca di partner, ma ben presto si rende conto che è troppo prematuro, i potenziali clienti non sono ancora interessati alla sostenibilità. Decidono dunque di fondare un brand, WRAD Design, con lo scopo di coniugare in un capo sia il prodotto che il servizio, nel modo più responsabile e funzionale. Il primo a credere in loro è YOOX, per cui cominciano ad avere anche un ruolo di consulenza e a creare insieme campagne sul tema sostenibilità. Questo pattern si ripete poi coi futuri collaboratori. Successivamente collaborano anche con brand al di fuori del mondo tessile, come Starbucks e Acqua Di Parma. Questa scelta, spiega Matteo Ward, è stata fatta in quanto, quando si parla di sostenibilità, ciò che conta è la missione finale: rispondere alle esigenze dell’umanità.


Nel frattempo Ward si accorge che col passare degli anni, sì, ‘sostenibilità’ è diventata una parola sempre più in uso, ma al contempo è spesso abusata e manipolata dai player del mercato: la moda sostenibile non esiste, al massimo può essere realizzata con più responsabilità. L’educazione in tema poi spesso rimane un discorso elitario, esclusivo, accessibile a pochi, anche per problemi di barriere linguistiche; ma non si può più aspettare, dice Ward, e per questo fonda oggi School Of WRAD: una piattaforma dedicata alla cultura della sostenibilità, organizzata in pacchetti ultra funzionali, economici e disponibili in moltissime lingue. Lo scopo è quello di rendere i lavoratori attivi sul fronte della sostenibilità, mettendo a disposizione dei tools. Il servizio educativo sarà pro bono per coloro che vivono in paesi in difficoltà, ma rilevanti per il mondo tessile (ad esempio il Bangladesh). Ogni partecipante pagante aiuterà la partecipazione gratuita di altri studenti.

Il 24 Novembre verrà aperta una crowdfunding campaign nella piattaforma Indiegogo, dando la possibilità al pubblico di partecipare alla costruzione del progetto e diventare fondatori della scuola. La campagna di raccolta fondi alla quale tutti sono chiamati a partecipare e che scadrà a fine anno è necessaria per supportare WRÅD nella produzione finale della piattaforma digitale e nella traduzione dei contenuti in più lingue locali come Hindi e Farsi, step necessario per rendere ancora più inclusivo il progetto abbattendo le barriere linguistiche.

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