Full Metal Karma, il grido silenzioso dell’artista Max Papeschi contro la follia umana

Già il titolo, ispirato al film di Stanley Kubrick Full Metal Jacket, fa capire immediatamente il tentativo dell’artista di mostrare al pubblico il concetto di violenza nella società e nella storia, evidenziando il processo di disumanizzazione e immutabilità del genere umano, che da sempre ama spargere il sangue del suo simile attraverso guerre e violenze di ogni tipo.

Full Metal Karma, la nuova installazione artistica di Max Papeschi, ospitata all’interno del Teatro Arcimboldi di Milano, mette in scena la psicopatologia della natura umana, attraverso un unico inquietante riflettore sullo squilibrio della nostra specie. Una follia omicida-suicida che porta all’estinzione del pianeta. Una cruda denuncia, quindi, della presunzione degli esseri umani e degli orrori della guerra.
Questa nuova installazione artistica, spin-off del progetto Extinction – a metà tra il capitolo 1, presentato a Milano a gennaio 2023, e il capitolo 2, che vedrà la luce nel 2025 – riprende l’idea alla base del progetto originale, ovvero la rielaborazione erronea di elementi della cultura e della storia degli esseri umani da parte degli alieni-archeologi.

Max Papeschi e la sua installazione Full Metal Karma al Teatro Arcimboldi di Milano
Max Papeschi e la sua installazione Full Metal Karma al Teatro Arcimboldi di Milano
ph. Arianna Bonucci

Full Metal Karma: il crossover tra Buddha e Napoleone by Max Papeschi

In questo caso specifico, il processo di lost in translation va a rimescolare due figure iconiche e diametralmente opposte del pensiero umano: Buddha, fondatore della filosofia orientale, che anela alla pace interiore per raggiungere l’illuminazione, e Napoleone Bonaparte, emblema del pensiero filosofico occidentale votato all’azione e figlio del periodo illuminista.

Partendo dal crossover semantico tra “illuminazione” e “Illuminismo”, si sviluppa quella che secondo gli alieni era la principale dottrina terrestre, vale a dire la ricerca della pace interiore attraverso un perenne stato belligerante. Una delle ipotesi sull’estinzione di massa verte proprio sulla teoria secondo la quale gli umani, una guerra dopo l’altra, si sarebbero infine annientati tra loro.
Attraverso questa installazione si cerca, quindi, di far riflettere gli spettatori sull’assurdità della guerra, giocando su simbologie aneddotiche che emergono da più livelli di lettura con riferimenti dalla cultura pop alla saggistica.

Laterale Full Metal Karma, Max Papeschi
Laterale Full Metal Karma, Max Papeschi
ph. Arianna Bonucci

«Cosa ci assicura che la terza guerra mondiale non scoppierà mai?» Si chiede Max Papeschi. «In Occidente tutti, a livello teorico, siamo grandi sostenitori della pace e della tolleranza, ma bastano 10 minuti ad una riunione di condominio per veder volare i coltelli. Siamo delle scimmie tecnologiche evolute troppo in fretta e questo comporta un grande rischio per la nostra sopravvivenza».

La fine dei conflitti come misura di prevenzione

Full Metal Karma – spiega la curatrice Stefania Morici – è l’esplorazione dei lati oscuri e luminosi dell’animo umano e del mito del progresso. Questo Buddha Napoleon ci invita a riflettere sui paradossi della storia. Da quando gli uomini esistono, si sono mossi attraverso un’adorazione fanatica del futuro, trasformando questa forza attrattiva in modello dominante che ha confuso la pace con la guerra, il bene con il male, la costruzione con la distruzione. Extinction di Max Papeschi è una parodia della nostra umanità: il futuro che racconta il presente.

Questo nuovo ibrido con prerogative divine (il corpo di Buddha e la testa di Napoleone) ricorda a tutti noi che esistono dei costi e pure degli imprevisti; che il rischio di estinzione della nostra specie è più reale di quanto si pensi, se non si porrà fine a guerre e non si inizierà a salvaguardare il futuro del nostro pianeta.

Primo Piano Full Metal Karma, Max Papeschi
Primo Piano Full Metal Karma, Max Papeschi
ph. Arianna Bonucci

Il potente avvertimento di Max Papeschi

Guerra è pace”, la frase di George Orwell scritta sulle pareti dell’installazione, indica chiaramente a tutti noi che se andremo avanti così il mondo si estinguerà prima di quanto si possa immaginare. E proprio in un momento di grandi conflitti internazionali, il messaggio e il monito di Max Papeschi sull’estinzione della razza umana è ancora più potente, evidenziando i paradossi e i punti deboli delle società moderne. Un incubo collettivo dal quale Papeschi ci esorta a uscire e ribellarci.

"Guerra è pace" - 1984, George Orwell
Guerra è pace” – 1984, George Orwell
ph. Arianna Bonucci

Le rilevanti partnership di Full Metal Karma

Full Metal Karma, curato da Stefania Morici, è organizzato da Show Bees e Arteventi, con il patrocinio del Comune di Milano. E nasce con la collaborazione di un network di importanti partner.
La realizzazione della statua di marmo è stata possibile grazie alla partnership con Terzago Robotics e Exolife, start-up innovative che si dedicano allo sviluppo e alla commercializzazione di tecnologie robotiche. Printable Media, azienda leader nel settore degli allestimenti e delle stampe digitali, ha realizzato lo speciale allestimento, mentre Relco Group ha curato il light design, fondamentale per la giusta lettura dell’installazione.

Il sound design, firmato da Fabrizio Campanelli, evoca echi di rivoluzione, moti di gloria, in uno spazio sospeso e mistico in cui La Marsigliese, espansa e rallentata verso l’infinito, diventa matrice di se stessa.
L’architetto Giovanni Musica di Studio MGAlab ha curato e coordinato il progetto allestitivo.
Nato in collaborazione con MiHUB e Bee Best, il progetto ha come Media Partner DDN e Snob Magazine.

Tra gli altri partner: Blumedia Group (advertising partner), Snapshot Eventi (service audio video), Italmondo (logistic partner), Marmi Rolla & Marchini (special collab) e Valuart e Rigels Pirgu (per la modellazione 3D).

Mandala Full Metal Karma, Max Papeschi
Mandala Full Metal Karma, Max Papeschi
ph. Arianna Bonucci

Un’inaugurazione curata nei minimi dettagli

Frutto della collaborazione con il brand Ogat e la designer Elisa Zara, la t-shirt Full Metal Karma in limited edition, presentata durante l’evento di inaugurazione.
La musica di Paolo Forchetti, sound designer, disc jockey e musicista noto per i suoi eclettici dj set sotto il nome di Unusual Magic, ha arricchito la serata insieme alla speciale partecipazione di Maradeiboschi, un laboratorio esperienziale che progetta e produce cioccolato in edizioni limitate, collaborando con artisti, designer e creatori di moda e inventando insieme a loro forme, estetica e gusti.

Un progetto culturale multidisciplinare di ricerca e sviluppo, atto a creare proposte esperienziali di altissima qualità e a stimolare gusti e sensazioni.
Per questa speciale iniziativa creeranno i “buddhini”: idrolati all’aroma di alloro, rosmarino, rosa damascena, geranio in grado di scaturire emozioni e sensazioni passate.

Hanno partecipato: Bevande FuturisteBrugalPuro MilanoSanta GiustinaMaradeiboschi.

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