Dall’eleganza timeless della stilista Raffaella Curiel all’arte orafa del maestro Gerardo Sacco, passando per la couture sostenibile del designer Tiziano Guardini: al Palacultura di Messina è andata in scena la prima edizione del ME Fashion Award, il premio dedicato ai big della moda italiana, ai nuovi talenti e ai messinesi famosi nel mondo. Un riconoscimento che vuole valorizzare non solo la moda, ma anche l’artigianalità e il saper fare italiano. L’iniziativa è ideata e organizzata da Patrizia Casale, owner di E-Motion, la società che da vent’anni organizza e promuove eventi fashion nella città dello Stretto: un progetto ambizioso, realizzato con il sostegno del Comune e della Camera di Commercio di Messina, di Confartigianato e Sicindustria e con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana.

I new talent della moda tricolore premiati a Messina
Per due giorni il Palacultura messinese è stato l’headquarter dell’intera manifestazione, che ha alternato momenti social, sfilate e talk con le personalità della moda e della cultura coinvolte e premiate. Per il settore fashion hanno ricevuto l’ambito premio 23é, brand siciliano di accessori eco-sostenibili creato da Deborah Correnti e Mirco Marchetti; De Santis By Martin Alvarez, maison milanese di prêt-à-porter le cui straordinarie declinazioni di colore richiamano a una femminilità contemporanea e ricercata, che riscuote vasti consensi anche negli Stati Uniti.

E ancora, tra i premiati, Gianluca Alibrando, couturier siciliano tra i più acclamati nei red carpet internazionali, Mauro Scalia, artefice dei total look di famose pop star e Pescepazzo, marchio di borse che fa capo a Laura Mendolia, classe 1992, che nel 2018 ha lanciato la sua linea prendendo spunto dal nome di una filastrocca che l’amata nonna Cettina, pittrice e fotografa subacquea di grande talento, le recitava quand’era bambina.


Il ritorno di Gerardo Sacco e Raffaella Curiel, il riconoscimento al designer “green” Tiziano Guardini
Cameo della serata, il ritorno del gioielliere Gerardo Sacco e della stilista Raffaella Curiel, che a circa trent’anni anni dallo storico défilé di Donna sotto le stelle sulla scalinata di piazza di Spagna a Roma, hanno sfilato insieme. Dodici i look che si sono alternati in passerella, arricchiti con i gioielli ispirati alla mitologia della Magna Grecia del maestro crotonese, illustre firma dell’arte orafa italiana.
Tra i vincitori dell’award anche Tiziano Guardini, giovane designer romano che fa della sostenibilità la sua filosofia, utilizzando materiali non convenzionali come gli aghi di pino o le cortecce degli alberi, trasformati in capi sartoriali per diventare sogni da indossare, fino alla “seta non violenta”, ottenuta tramite un meticoloso procedimento di lavorazione che rinuncia a bollire il bozzolo del baco, per ricavare il filato solo in seguito alla metamorfosi del bruco in farfalla. Guardini è uno dei nomi più importanti del panorama fashion sostenibile: è stato il primo ad aggiudicarsi, nel 2017, il premio Franca Sozzani Award For Best Emerging Designer.

Una rassegna che coniuga ambizione globale e attenzione alle eccellenze “locali”
Nel coté culturale della manifestazione è stata rilevante la presenza del Museo Del Costume della Moda Siciliana di Mirto, insieme a quella di Chiara Trombetta, giornalista professionista specializzata nella creazione di progetti editoriali, eventi e strategie digitali per le aziende che, dal 2022, dirige la Business Unit Media and Events di StartupItalia.
Sono saliti sul palco anche Aldo Sacchetti, illustratore per diverse maison del lusso, e Zive, tra i più noti esponenti della street art.
Hanno condotto la prima edizione del ME Fashion Award la giornalista Marika Micalizzi e il ballerino e coreografo Davide Telleri, presentatori di un progetto che vuol essere un contenitore di idee e luogo ideale d’incontro, un ponte fra generazioni diverse, un evento di promozione del made in Italy con un’ambizione globale ma una visione e attenzione “locali”.

Nell’immagine in apertura, un’immagina della prima edizione del ME Fashion Award
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