MICHAEL PARTOUCHE TRA ROCK E PROFUMI

Ha il côté del musicista rock, per lungo tempo é stato il chitarrista di una band, i Rodeo Massacre, che suonava psychedelic rock. Capelli lunghi, grande cappello nero, corpo tatuato, fisico emaciato, jeans cuciti addosso, di nero vestito. Difficile immaginarselo con un camice bianco dietro il bancone di una farmacia, eppure Michael Partouche oltre a essere un rocker è un farmacista, solo che a un certo punto la musica è diventata così importante che ha mollato il lavoro sicuro per dedicarsi completamente al rock trasferendosi nella città mecca dei musicisti: Londra. Come spesso succede il gruppo si scioglie per divergenze creative e Michael ritorna a Parigi a fare quello per cui ha studiato, ma soffre per la stanzialità e per l’assoluta mancanza di creatività che caratterizza quel lavoro. Che fare dunque? Come unire le sue due carriere? La risposta gli viene naturale. Creare una linea di profumi che racchiuda le sue esperienze. Nasce così ROOM 1015, il cui nome si ispira a quello di una stanza d’albergo, dell’Hyatt Hotel, resa famosa durante un tour degli Stones negli anni ’70, quando Keith Richards quasi la distrusse. Leggenda vuole che da allora le band che suonavano a Los Angeles avessero l’abitudine di prenotare la stanza per fare feste dopo il concerto….

Musicista e farmacista, ha seguito le orme di qualcuno in famiglia? In realtà no, nella mia famiglia non ci sono farmacisti e solo mio zio suona la chitarra, ma non é un musicista.

Quando é nato l’amore per la musica? Già da piccolo, a sei anni, amavo il rock. I miei qualche anno dopo mi hanno regalato la mia prima chitarra, poi quando hanno visto che mi piaceva suonare e non era una passione momentanea é arrivata la mia prima Gibson, con la promessa però che avrei portato avanti anche gli studi in una materia che mi avrebbe assicurato una professione.

Perché farmacia? Da ragazzo mi sarebbe piaciuto fare il veterinario ma per essere ammessi alla facoltà bisognava avere una media alta, e io non l’avevo, così scelsi farmacia.

Le piaceva? Mi sono accorto di avere una passione per la cosmesi, oltretutto era uno degli indirizzi della facoltà, insieme a farmacia industriale e farmacia classica, solo che la musica prendeva molto del mio tempo. Al terzo anno al momento di scegliere l’indirizzo di specializzazione sono stato titubante perché la cosmesi mi attraeva ma l’unico modo per potermi dedicare alla band era proseguire gli studi in farmacia classica, perché una volta laureato avrei avuto la possibilità di lavorare con degli orari tali da continuare a suonare.

Come mai una linea di profumi e non di cosmesi? Perché la profumeria é il giusto mix tra i miei studi in farmacia e il mio lato creativo. E’ stata una scelta che é venuta naturale.

Crea lei i profumi? No io partecipo al processo insieme a due nasi talentuosi, le profumiere di Flair Anne-Sophie Behaghel e Amélie Bourgeois, anche se sto cercando di imparare il più possibile in modo da essere più indipendente, il fatto di non essere un profumiere però mi permette di confrontarmi con diversi nasi e questo é stimolante.

Qual l’ispirazione dietro ROOM 1015? La musica naturalmente, la mia storia.

Al suo strumento ha dedicato una fragranza di ROOM 1015, la prima giusto? Sì, Electric Guitar. Ho cercato di riprodurre il profumo della mia prima Gibson: l’odore del legno, del metallo delle corde, della laccatura, la vernice, un profumo unico che mi porto ancora dietro. Ho aggiunto poi un tocco vintage, leggermente polveroso con le note di iris e noce moscata. Nella fragranza ci sono poi anche note di limone, salvia, legno di cedro, legno di quercia e muschio. Volevo che fosse fresco ed elettrico.

Le fragranze di ROOM 1015 hanno una firma olfattiva? Tutte hanno tra gli ingredienti il muschio e il bergamotto. Amo le fragranze fresche e semplici, facili da indossare.

Prima di fondare la sua linea quale era il suo profumo preferito? Per 13 anni ho usato CK One, che incarna perfettamente il tipo di fragranza che amo.

Bella l’idea sul sito di ROOM 1015 di far fare le review dei profumi ai musicisti, tatuatori ed altri creativi. In realtà stiamo lavorando a delle collaborazioni con artisti…..di cui ancora non posso svelare niente.

A proposito di cosmesi ci parla dei prodotti che usa per la sua beauty routine. Ho sempre amato curarmi. Per il viso uso Hydraskin di Darphin, che alterno a Hydrating B5 di SkinCeuticals, un siero a base di acido ialuronico. Per radermi i prodotti di Truefitt & Hill. Per i capelli shampoo e balsamo di Davines e per lo styling i prodotti di Bumble and Bumble.

Colleziona qualcosa? Chitarre e vecchi amplificatori.

Social media, siti internet app cosa consulta di più? Facebook e Instagram e poi un App creta da mia moglie Nowwhere che raccoglie i consigli dei creativi, musicisti, tatuatori, etc su dove mangiare, dato che siamo sempre tutti perennemente in viaggio per lavoro….

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