Fuori e dentro la vetrina: al MUDEC di Milano la mostra “Exposure”

Il MUDEC di Milano rende protagonista l’elemento più caratteristico di uno spazio espositivo, la vetrina, invitando il pubblico a riflettere sulla sua tradizionale concezione alla mostra Exposure: Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina. Visitabile dal 1° marzo all’8 settembre, l’esposizione a cura di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo, sposta il focus sulla barriera che si crea tra lo spettatore e la principale attrazione di un museo.
L’Agorà ospita l’omaggio di Mariana Castillo Deball alla complessa storia della tessitura lombarda. L’ispirazione di Luce dietro tracce incompiute nasce dalla selezione dell’artista di dodici frammenti tessili di diverse epoche. L’insieme dei tessuti crea dei “palinsesti” che risplendono con una varietà di significati ed esperienze.

MUDEC Exposure
Luce dietro tracce incompiute – Mariana Castillo Deball

La trasformazione della superficie vetrata altera l’essenza dell’architettura del MUDEC, stabilendo un legame con le sculture realizzate.
La luce del giorno si diffonde tra questi frammenti tessili, dando vita a una nuova rappresentazione visiva. Le opere, grazie alla loro disposizione, capovolgono totalmente la condizione dello spettatore che diventa, nel suo percepito, l’oggetto in vetrina.

Il percorso espositivo della mostra Exposure al MUDEC


Theo Eshetu in Crocodile on a ceiling immagina un percorso interattivo che offre una diversa chiave di lettura del tema principale dell’esposizione. Il titolo auto-esplicativo anticipa ciò che il pubblico troverà davanti ai propri occhi. Il coccodrillo, infatti, si trova contro ogni logica sospeso per aria.

MUDEC Exposure
Crocodile on a ceiling – Theo Eshetu

Numerosi oggetti capovolti si trovano nelle sale della Collezione Permanente, collocazione che implica la capacità di superare un punto di vista egocentrico e assumere la prospettiva dell’altro.
Una composizione centrale dedicata all’Africa e un’ampia raccolta di immagini di coccodrilli proiettata sui soffitti completano l’interpretazione di Theo Eshetu al tema.
Nella sala cinque è possibile visitare Brave New World, un caleidoscopio di fotografie racchiuso in una scatola di specchi che crea riflessi infiniti.

MUDEC Exposure
Brave New World – Theo Eshetu

L’ultima tappa di questo percorso esamina diverse prassi relative all’uso delle teche espositive, con particolare attenzione al contesto lombardo.
Nella prima sala le tematiche affrontate spaziano dalla moda al settore del commercio al dettaglio, dove le vetrine diventano un confine sia fisico che concettuale. In origine, però, le vetrine acquisiscono diversi significati a seconda dell’oggetto contenuto al loro interno veicolando, pertanto, diversi criteri di classificazione. Altre volte, invece, conservano oggetti antichi o sacri.
Nella seconda sala, alcune opere d’arte contemporanea offrono un’opportunità di riflessione su tutti gli oggetti esposti, i quali vengono privati del loro contesto originario.

MUDEC Exposure
Riding Neptune’s Vault Cabinet A – Mark Dion

L’essere umano in vetrina

Il progetto Exposure: Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina verrà presentato nel secondo numero del magazine MU-MUDEC UNITED. Numerose le suggestioni contenute al suo interno che indurranno il lettore a osservare l’approccio dell’essere umano nei confronti del mondo, il quale è, a sua volta, circondato da una vetrina denominata atmosfera.

Exposure: Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina apre le sue porte al MUDEC di Milano in via Tortona, 56, dal 1° marzo al 8 settembre.

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