Movember: 5 cose che gli uomini dovrebbero sapere questo mese

Forse non tutti lo sanno, ma Novembre è il mese dedicato a livello mondiale alla prevenzione delle patologie al maschile, tra cui la salute mentale, il tumore al testicolo e alla prostata. Si chiama Movember ed è un evento annuale durante il quale gli uomini che vi aderiscono (i Mo bro) si fanno crescere dei baffi per raccogliere fondi e diffondere consapevolezza sulle varie patologie.


Credits Nicola Macchione

Torniamo a parlarne insieme al Dott. Nicola Macchione, urologo e andrologo presso l’Ospedale San Paolo di Milano. Come avevamo detto negli appuntamenti precedenti, il modo migliore di fare prevenzione insieme allo stile di vita e all’ alimentazione corretta, è quello di non temere la figura dell’urologo. “Pur non esistendo una data di scadenza per cui sia utile recarsi da uno specialista, esiste il buon senso, che dovrebbe spingere ognuno di noi a informarsi e a prenotare una visita senza che vi sia necessariamente qualcosa da monitorare”.

Questo mese abbiamo voluto ripartire dalle basi, alcuni semplici consigli validi per tutti, dai più giovani a chi ha già superato la soglia degli anta.


Prenotare una prima visita urologica

Una prima visita dall’urologo dovrebbe essere fatta già intorno ai 18 anni, quando il ragazzo è nel pieno della sua adolescenza e ha ormai incominciato a scoprire la propria sfera sessuale. Del resto, molti disturbi dell’apparato urogenitale si sviluppano in realtà già quando si è giovani. Ogni età risulta opportuna per un check-up, l’urologo infatti è lo specialista dedicato anche se si hanno dubbi o problemi di natura sessuale, e possiamo contattarlo senza timori o vergogne.

Ripassare le basi sull’igiene intima

L’igiene personale è fondamentale e chiaramente anche quella intima. Per pulire bene il nostro glande è sufficiente ritrarre la pelle del prepuzio e detergere con regolarità tutta la parte, usando detergenti specifici e delicati. La fimosi, ovvero l’impossibilità di rimuovere la pelle dal glande, potrebbe causare un ristagno di smegma, e dunque portare a irritazioni e cattivi odori persistenti. Ricordiamo che se non rimosso correttamente lo smegma produce irritazioni nel lungo periodo.

Imparare a svolgere l’autopalpazione dei testicoli

È bene eseguire questa operazione con regolarità, tendenzialmente dopo un bagno caldo, quando lo scroto è più rilassato. I testicoli devono essere passati tra le dita, su e giù, a destra e a sinistra, ovviamente calibrando la forza della presa. L’obiettivo è quello di verificare che non ci siano gonfiori o noduli sospetti: in questo modo, praticando regolarmente l’autopalpazione, noi stessi diventiamo i nostri primi dottori, perché possiamo accorgerci con più facilità se qualcosa è cambiato prevenendo così patologie gravi.

Masturbarsi con regolarità

Oltre ad essere una pratica covid free, diversi studi hanno dimostrato che per un adulto masturbarsi almeno 3 o 4 volte a settimana aiuterebbe a prevenire il tumore della prostata. In questo momento di incertezza dovuta al coronavirus, poi, la masturbazione può essere un’alternativa molto sicura – seppur parziale – al rapporto tradizionale: certamente facendo l’amore con se stessi non si creano occasioni di contagio.

Effettuare uno spermiogramma

Questo esame non è tassativo, ma necessario qualora avessimo necessità di capire se il nostro sperma è sano. La procedura consente di valutare tutti i parametri dello sperma, di individuare eventuali infezioni dell’apparato urogenitale e di capire quanto sia effettivamente fertile. In generale, però, dobbiamo sapere che il nostro sperma è composto da due parti: una parte solida, che è appunto quella che contiene gli spermatozoi; e una parte liquida, costituita dal liquido prostatico. A determinare la viscosità dello sperma sono diversi fattori, tra cui non ultima l’idratazione dell’organismo. In linea generale la consistenza ideale sarebbe quella a goccia, ma resta comunque una caratteristica variabile.

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