Musica, psicologia, fiction e cinema: i diversi volti di Laura Adriani

Occhi grandi, sguardo intenso, una fisicità nervosa ma con un tocco di grazia da ballerina che la rendono diversa dallo stereotipo classico su cui sono modellate la maggior parte delle attrici del cinema italiano, sempre un po’ schiave di un’idea di sensualità convenzionale: ecco Laura Adriani, che è romanissima eppure sembra un po’ certe ragazze francesi, con addosso qualcosa di irrequieto e tormentato terribilmente sexy.



Ha iniziato da giovanissima e non ha ancora 28 anni. Ha interpretato una decina di film, spesso diretta da registi di qualità come Giuseppe Piccioni in Questi giorni e Silvio Soldini nel Colore nascosto delle cose. Ma, soprattutto, Laura ha lavorato moltissimo in televisione, ruoli piccoli e medi in tante fiction, una carriera senza fiammate eppure solida, un percorso più da maratoneta che da sprinter. Cosa che risponde al suo carattere deciso, equilibrato.



L’abbiamo appena vista in Cuori, serie campione di Auditel su Rai1, la ritroviamo in A casa tutti bene, reboot del film di Gabriele Muccino, campione di incassi del 2018. Gli otto episodi, scritti e diretti dallo stesso regista, sono in onda su Sky e in streaming su NOW dal 20 dicembre. Il personaggio interpretato da Laura Adriani è Ginevra, seconda moglie di Carlo (Francesco Scianna) primogenito dei Ristuccia, famiglia di ristoratori di successo visti da fuori, famiglia altamente disfunzionale da dentro.



Un tipino appiccicoso, questa Ginevra.

“Lo è, poverina. È più giovane del marito e lui è ancora legatissimo alla prima moglie (interpretata da Euridice Axen, ndr), donna molto sicura di sé, molto centrata. Però, vedrai, nel corso della serie, Ginevra evolverà e si rivelerà molto più interessante di quel che sembra a prima vista”.

Al momento mi pare vittima di una gelosia retrospettiva terribile. Sei gelosa anche tu, nella vita?

“Non molto. Sono tollerante in generale nei confronti delle debolezze umane. I tradimenti fanno parte della vita. E dell’amore. Si tradisce se si ama, quindi tutto è molto più complicato. Non ci sono bianchi e neri. Io stessa ho tradito e sono stata tradita. Penso che, prima o poi, capiti a tutti”.



Io credo che Ginevra sia così gelosa della prima moglie di Carlo anche perché lei è stata la sua amante, prima che lui si separasse. Sa che lui è un potenziale traditore e ha paura di ritrovarsi “parte lesa”.

“Non ci avevo pensato ma credo tu abbia ragione. La verità è che questa famiglia è terribilmente conflittuale e, nel momento in cui lei ha scelto di stare con quest’uomo, si trova in mezzo a tutte le loro contraddizioni. Ma, ripeto, più va avanti la serie più sorprendente sarà l’arco narrativo di Ginevra”.

Aspetto volentieri, la serie è un family drama molto riuscito. Ma torniamo a te. Tu hai partecipato a serie popolarissime, anzi nazional-popolarissime come I Cesaroni. Che ricordo hai?

“Ero piccola, ancora poco consapevole rispetto a tante cose. Mi sono divertita, ho imparato tanto, se ci penso è stato un periodo della vita entusiasmante e soprattutto decisivo”.



Ti sei laureata in Psicologia. Deduco che se non avessi fatto l’attrice, avresti fatto la psicologa.

“Sì, penso proprio di sì. E comunque, come secondo lavoro, lo faccio già un po’, nel senso che avere studiato certe cose si è rivelato un bagaglio davvero utile nel mio mestiere di attrice”.

Il mondo dello spettacolo è pieno di nevrotici? I set sono degli psicodrammi anche fuori scena?

“Un pochino sì (ride, ndr). E poi avere un background in psicologia aiuta tantissimo a capire i personaggi, a studiare le dinamiche con gli altri, è un bagaglio davvero utile”.

Sul luogo di lavoro ognuno ha un ruolo. Tu per tanti anni sarai stata la piccolina, la mascotte. Com’era?

“Ammetto che non era sempre facile. Mi sentivo un po’ schiacciata, intimorita dalla presenza degli attori adulti. Adesso è diverso, anche perché mi capitano ruoli più rilevanti, per esempio sto girando una nuova serie con Francesco Arca che probabilmente si intitolerà L’ultimo spettacolo e qui sono la protagonista femminile. Per me quel che conta è cercare di instaurare un rapporto paritario con tutti. Una volta, sul set, schiattavamo di caldo, ho chiesto dell’acqua, qualcuno della produzione si è offerto di andarmela a prendere, io ci ho tenuto a dire che dovevano portarla a tutti non solo a me”.



Non è più tempo di divismi, insomma.

“Ma proprio no. Questo è un lavoro collettivo, nessuno deve sentirsi lasciato indietro perché ha meno battute di un altro o perché il suo nome non è in testa al titolo”.

Tu sei anche cantante, hai partecipato a Ti lascio una canzone e insegni nella scuola di teatro musicale fondata da tuo fratello Daniele, che è tenore.

“Mio fratello è un vero cantante, lui sì. Io ho solo studiato canto, non mi definisco una cantante. La scuola è ad Acilia, io ho condotto un corso di recitazione, gli allievi sono ragazzi e bambini, si mettono in scena tanti musical, è un’esperienza bellissima e molto arricchente anche per chi insegna”.



E tu, non hai voglia di buttarti nel musical?

“L’ho già fatto, in realtà. Ho interpretato un musical che si intitola Next to Normal qualche anno fa. L’ho amato moltissimo perché, dentro un genere apparentemente leggero come il musical, si affrontava il tema dei disturbi bipolari. Uno spettacolo geniale e profondo che, non a caso, in America, ha vinto il Premio Pulitzer”.

Faresti ancora un musical?

“Il problema è che in Italia, il repertorio dei musical è molto limitato. Si fanno sempre le stesse cose, raramente si rischia con testi innovativi come Next to Normal. Ce ne sarebbero tanti altri super interessanti da adattare per l’Italia ma qui si preferisce fare Grease per la milionesima volta. Niente contro Grease, ma non fa per me”.



Video director: Federico Cianferoni 

Music: Iskander

Art Director & Photographer: Davide Musto

Styling: Andreas Mercante

Styling assistant: Valentina Calicchio

Ph. Ass. Dario TucciValentina CiampagliaRiccardo Albanese

Fashion Editor: Alfredo Fabrizio 

Ass. Fashion Editor: Federica Mele

Hair e make up: Laura Casato, Eleonora Mantovani @simonebellimakeup

Location: Coho Loft – Roma

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