Un omaggio alla cultura siciliana che si ispira alla lunga tradizione delle Teste di Moro: questa è l’essenza della mostra My Heads My Souls, Negative Positive di Toni Campo e Francesco Palazzolo. L’evento si è concluso, ma l’artista ha raccontato a MANINTOWN come sono nati i suoi ritratti illuminati ‘dalla terra’.
«Ho ricreato delle teste di Moro vere: nelle mie foto si vedono uomini e donne viventi con il turbante, ma ho puntato l’attenzione sugli occhi. Per me lo sguardo rappresenta l’involucro che contiene l’anima, che si riesce a scrutare proprio dagli occhi. Da qui l’idea di utilizzare negli scatti una luce ‘sbagliata’. Nell’arte, tradizionalmente, ci si immagina sempre la luce dell’alba o del tramonto ma in questo caso viene ‘sprigionata’ dal basso, quindi dalla terra. Io ho scelto di sperimentarla dopo trent’anni di carriera: si tratta di un’illuminazione ‘pericolosa’ perché è descrittiva. Anche il volto di un bambino, infatti, per colpa della luce sbagliata presenterà rughe dove in realtà non ci sono. La particolarità sta nel fatto che, in questo modo, l’occhio si illumina ancora di più, aprendo un passaggio più grande per conoscere l’anima», racconta l’artista Francesco Palazzolo a proposito della mostra My Heads, My Souls.
Credits
Artwork by Francesco Palazzolo
Photographs by Toni Campo
© Riproduzione riservata