New faces: tra tennis e moda con Alessandro Coppini

Ha solo 22 anni ma le idee molto chiare sul suo futuro Alessandro Coppini, tennista professionista dal cuore metà italiano e metà spagnolo. Impegno e sacrificio sono stati la base per raggiungere tutti i suoi traguardi sportivi, ma anche l’approccio per una carriera nascente tra moda e televisione.

Production & interview Massimiliano Benetazzo

Photographer Alan Pasotti

Styling Veronica De Rosa

Talent Alessandro Coppini

Total look Joma


Come è iniziato il tuo percorso nel tennis?

Fino all’età di 14 anni ho praticato calcio ad alti livelli, solo in un secondo momento mi sono avvicinato al tennis. È stato uno sport in cui mi sono trovato bene sin da subito perché al contrario di ciò che avviene nei giochi di squadra, tutto dipende da te, nel bene e nel male, senza la collaborazione di nessun altro. In breve tempo sono migliorato molto, probabilmente grazie anche alla mia condizione atletica. Così da passione, si è trasformato in una vera e propria professione.

Tra le competizioni svolte quale per te ha un significato particolare?

Ho vinto molti tornei a livello nazionale e non ne ricordo uno in particolare. A livello internazionale invece, ci fu un torneo disputato con un amico, durante il quale siamo riusciti ad arrivare entrambi in finale. Inoltre, ho vinto molte tappe di un altro torneo molto importante, disputato a Como, il quale dava la possibilità di prendere parte ad una competizione con tennisti di altissimo livello.

Sulla base della tua esperienza è più semplice affrontare uno sport individuale o uno di squadra?

In realtà sin da piccolo ho sempre amato gli sport di squadra. Il problema maggiore è sempre quello di trovare il gruppo giusto, infatti, sono necessari connessione e affiatamento poiché se vengono meno, non si riusciranno a raggiungere i risultati sperati. Ad oggi quindi preferisco l’individualità, perché mi permette di contare solo sulle mie forze.

Quando ero piccolo, amavo il calcio ed ero anche piuttosto bravo. Per un periodo, ho giocato nel Milan ma non essendo mai stato valorizzato al massimo, ho deciso di cambiare ed intraprendere una strada diversa. C’è stato un periodo in cui, tutti i giorni, andavo a scuola e praticavo sia tennis che calcio, sacrificando quindi la mia spensieratezza e investendo quasi tutto il mio tempo sul mio futuro da sportivo.

Occhiali Bally, orologio Hugo Boss, giacca e t-shirt talent’s own

Raccontaci la tua giornata tipo..

Nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando, mi alleno comunque tutti i giorni qui a Milano. Durante la giornata, che per me inizia alle 8.30 e termina verso le 17.30, mi alleno sia a livello fisico sia in campo, anche se in questo periodo mi sto focalizzando principalmente sulla preparazione fisica in palestra.

In che modo il tennis è stato influenzato dalla pandemia?

Il tennis è stato bloccato, esattamente come tutti gli altri sport, nonostante non vi sia un contatto fisico diretto fra gli atleti. Alle competizioni prendevano parte molte persone, provenienti dai luoghi più disparati del pianeta, e quindi non consentivano il rispetto del distanziamento sociale e delle norme anti-covid. Tutta questa situazione ha avuto un impatto terribilmente negativo a livello economico, psicologico e morale, e ha fatto sì che molti atleti abbiano deciso di lasciare.

Quale è il tuo sportivo di riferimento?

Sicuramente il mio modello è Rafael Nadal, sia a livello tennistico che a livello umano.

Tra i viaggi che hai fatto, quale destinazione ricordi con piacere e ci consiglieresti di visitare?

Sicuramente le isole Canarie, in particolar modo Gran Canaria. Ho trascorso lì un periodo di sole due settimane per un torneo, ma è proprio qui che ho disputato le competizioni migliori a cui io abbia mai preso parte, ottenendo ottimi risultati. Inoltre la popolazione locale ti fa sentire a tuo agio e le spiagge sono bellissime.

Che rapporto hai con la moda? Quali sono i capi a cui non rinunceresti mai?

Ho uno stile che si divide tra street, casual e sportswear. Essendo un’atleta, indosso molto spesso capi tecnici sportivi. Allo stesso tempo mi piace vestirmi bene, essere comodo, senza troppe pretese. In determinate occasioni, prediligo invece un abbigliamento più elegante, indossando un completo e dei mocassini.

Dove ti vedi fra 5 anni?

Voglio continuare ad impegnarmi e dare il 100%, con la speranza, un giorno, di arrivare in alto. Allo stesso tempo sto muovendo i primi passi nel mondo della moda, altro ambito che mi piacerebbe coltivare di pari passo con il tennis. Cercherò di dare sempre il massimo e poi vedremo cosa mi riserverà futuro.

FacebookLinkedInTwitterPinterest

© Riproduzione riservata