Omaggio a Carlin Dunne, campione della Ducati

“ Tutto era pronto. Dopo settimane di attesa, sessioni di test, frenetiche ore di preparazione,  emozioni, sconforto ed eccitazione, tutte quelle sensazioni che si mescolano e creano l’ebbrezza della competizione, finalmente domenica.

La bandiera a scacchi ha salutato la tua partenza, e tu hai accettato l’invito alla sfida. Gas spalancato, ginocchio a terra, e via, curva dopo curva. Erano 156 in totale, e tu ne hai fatte 155. Perfette, senza alcuna sbavatura, lottando contro il cronometro che, metro dopo metro, stava decretando il tuo successo, quello della squadra che aveva lavorato e sognato con te nei lunghi giorni di preparazione a questa gara. 155 curve su 156, ne mancava una sola. Solo pochi metri e avresti tagliato il traguardo da vincitore, conquistando quell’alloro che ti spetta di diritto, per il quale hai lottato, hai fatto sacrifici, hai dato la vita.

Avresti fatto registrare il nuovo record della gara. Avresti potuto godere del plauso di media e pubblico. Avresti conquistato il posto nell’olimpo e scritto definitivamente il tuo nome nella storia di questa gara. Ben 4 volte avevi concluso da vincitore, ma questa sarebbe stata speciale, assoluta!

Quel maledetto dosso, quella assurda fatalità, quella sorte beffarda e cattiva. Perché ti è stato negato il tuo trionfo? Perchè non abbiamo potuto tutti godere del tuo successo? Perchè…?

Prima di partire, in una delle tante interviste che hai rilasciato, sempre accompagnate da quel sorriso che resterà indelebilmente presente in tutti noi che ti abbiamo conosciuto, al giornalista che ti ha chiesto se puntavi al record, avevi risposto: “Certamente. Ma se la montagna non è d’accordo, il record non si fa…”. Oggi, quelle parole, suonano come una nefasta profezia, ma confermano il grande rispetto che avevi per questa sfida e per questo colosso di granito che, con la tua moto, scalavi e affrontavi, curva dopo curva. Ha vinto la montagna?

No Carlin, hai vinto tu, amico mio. Hai vinto la “Race of Clouds”. Hai vinto la sfida più grande, quella che consacra gli eroi. Il tributo che tutti i partecipanti, i concorrenti, gli avversari più agguerriti, hanno voluto darti a fine gara, è stata la conferma di quanto la Pikes Peak fosse tua e di quanto tu appartenessi a questa gara, a questa montagna che ti aveva conquistato e rapito, di cui oggi – e per sempre, ne farai parte. Adesso ci sei tu in quelle nuvole che ne proteggevano la vetta quando, prima della partenza, guardavi il tanto ambito traguardo. Questa gara è tua. La montagna è tua. La storia è tua. Grazie Carlin, ci mancherai tanto. “

Queste le parole con cui Francesco Rapisarda, direttore della Comunicazione della Ducati saluta il campione Carlin Dunne.

Ci lascia un campione generoso che nello stesso spirito del dare aveva documentato la preparazione alla gara in una serie di video, che rimangono a ricordo della sua grinta e della persona gioiosa e speciale che era.

Questo il suo ultimo video, filmato il giorno precedente alla gara.

Il giorno successivo, il 30 giugno 2019, Carlin ci ha lasciati a pochi metri dal traguardo della Pikes Peak, pronto a stabilire un nuovo record, ci lascia da campione a causa di un dosso, come descritto nelle parole sentite dell’amico e collega della “famiglia” Ducati. Esattamente come un membro di famiglia, Carlin Dunne era amato da tutti. Carlin Dunne correva con il numero 5. Durante l’annuale evento Superbike a Laguna Seca dal 12 al 14 Luglio, la Ducati ha scelto di celebrare il 25mo compleanno della 916 realizzando una versione della Panigale V4.

Nasce cosi’ la Panigale V4 25mo Anniversario 916, unica e realizzata in serie limitata e numerata a sole 500 unita’. Jason Chinnock (CEO della Ducati North America) e da anni amico del campione, ha annunciato la decisione della Ducati di dedicare la numero 5 della serie Panigale V4 in onore a Carlin Dunne. La numero 5 della serie Panigale V4 e’ stata in effetti “ritirata” dal mercato e verra’ messa all’asta per dedicare il ricavato alla raccolta dei fondi per offrire supporto alla madre di Carlin.

Oltre all’asta Ducati ha creato un’iniziativa GoFundme sempre a supporto della madre.

Infine, il 14 Luglio, il Team Aruba.it Racing-Ducati ha corso la Superbike a Laguna Seca con il numero 5 sulla carena delle moto ufficiali di Alvaro Bautista e Chaz Davies e con una livrea speciale ispirata alla moto presentata. Vittorioso sulla sua nuova Panigale V4 R, il giorno stesso Chaz Davies annuncia inoltre la donazione all’asta della tuta di gara sempre in onore di Carlin. E’ una famiglia unita e fedele quella Ducati e dei fans.

Copiose anche le dediche in queste due settimane dalla morte del campione sui social media da parte di fan, amici e appassionati del motociclismo, Carlin Dunne, a soli 36 anni aveva gia’ toccato la vita di migliaia di fan, lasciando un vuoto incolmabile.

Ride in Peace Carlin!

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