Pablo Escobar: 7 curiosità sul narcotrafficante più famoso

Pablo Escobar nasce a Rionegro il 1 Dicembre del 1949  da una famiglia contadina e umile e muore il 2 dicembre del 1993 a Medellìn durante un tentativo di arresto. E’ stato il più grande e ricco narcotrafficante colombiano, non solo purtroppo anche un sanguinario boss del cartello colombiano di Medellin e chiamato il “Re della Cocaina” per via del suo patrimonio stimato in oltre 40 milioni di dollari. La sua fama di criminale non lo ferma e viene eletto anche alla Camera dei rappresentanti nel 1982, anche se la carriera politica dura ben poco.

Ma cosa non sapete di Pablo Escobar? Ecco 5 curiosità su di lui.

7 curiosità su Pablo Escobar

Rubava lapidi

La carriera da criminale inizia da adolescente quando rubava lapidi, per poi passare ad automobili, contrabbando di elettrodomestici e poi diventare un narcotrafficante.

Amava le auto

Partecipò da giovane a diverse gare automobilistiche.

Elastici costosi

Pablo avvolgeva le mazzette di contanti con elastici e spendeva ben 2500 dollari al mese per comprarli.

Bruciò 2 milioni di dollari

Alcuni raccontano che durante un suo periodo di latitanza bruciò ben 2 milioni di dollari per riscaldare la figlia dal freddo delle montagne in cui si rifugiò.

Zoo privato

A Puerto Triunfo fece realizzare uno zoo privato con giraffe, leoni, elefanti e altre 1500 specie. Non solo vi erano anche statue di animali preistorici, una pista di atterraggio, moto di lusso e automobili da collezione. Ben 5 mila ettari dove Pablo Escobar andava a “riposare”. All’ingresso dei questo eden vi era il velivolo utilizzato per la prima consegna di droga negli Stati Uniti.

Scia di sangue alle spalle

Sono stati calcolati oltre 4 mila decessi in vent’anni della carriera criminale di Pablo Escobar fra cui anche 200 giudici, un candidato presidente, decine di giornalisti e moltissimi poliziotti.

Signore del calcio

Escobar per ripulire il denaro sporco fece costruire numerosi stadi e finanziò squadre locali. Questo permise all’Atletico Nacional di Medellin di vincere la Coppa Libertadores. La squadra partecipò anche alla finale di Coppa Intercontinentale nel 1989, ma perse a pochi minuti dalla fine dei supplementari. Vinse il Milan di Arrigo Sacchi con in gol su punizione di Evani.

Dopo ben 22 anni dalla sua morte vengono ancora realizzate serie TV, film e scritti libri che ne raccontano la sua storia e la sua ascesa al poter come il narcotrafficante più famoso al mondo.

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