Le nuove frontiere della profumeria di nicchia: un dialogo olfattivo fra Italia e Turchia

La profumeria di nicchia contemporanea rappresenta una fusione affascinante tra tradizione e innovazione. Un incontro in cui è possibile tessere, nell’arcolaio della geografia terrestre, un intricato tappeto profumato che collega, con i suoi preziosi fili, marchi storici dell’Occidente ai nuovi profumieri del Far East. In un mondo sempre più globale, il linguaggio rimasto unico ad ogni cultura è quello delle fragranze, che definisce i confini, a volte inesplorati, delle tradizioni popolari e dello zeitgeist contemporaneo.

Negli ultimi anni, il panorama dell’industria della profumeria di nicchia ha subito una trasformazione che ha abbracciato anche i nuovi profumieri provenienti da regioni come India, Turchia e Medio Oriente. Questa nuova “trama olfattiva” non intende imporsi prepotentemente sul mercato ma vuole affiancarsi a quanto già disponibile. Grazie a essa si assiste a un ancor più variopinto “tappeto olfattivo”.

Profumeria di nicchia: un dialogo olfattivo tra Oriente e Occidente

Radicato nelle secolari tradizioni di profumeria europea dove prestigiose case hanno elaborato con cura profumi distintivi per generazioni (Lorenzo Villoresi), il movimento contemporaneo della profumeria di nicchia abbraccia la profumeria turca. Questo panorama, che affonda le radici nelle tradizioni ottomane, vede i profumieri mescolare abilmente le note avvolgenti delle spezie per produrre fragranze che riflettono la storia opulenta e il presente dinamico della Turchia (Pekji).

La profumeria di nicchia contemporanea, genderless per eccellenza, diventa quindi un dialogo olfattivo globale; uno scenario dove marchi storici Occidentali conversano con i profumieri più innovativi del Far East. Si crea così un tappeto olfattivo preziosissimo che celebra la diversità e la ricchezza della nostra comune esperienza umana.

Il profumo Piper Nigrum di Lorenzo Villoresi ci porta nel deserto

Lorenzo Villoresi è un nome che, nella profumeria di nicchia, non ha bisogno di introduzioni. Fondata nel 1990 a Firenze, l’azienda è stata fin da subito un’apripista dell’alta profumeria. Una vera eccellenza capace di fondere uno spirito cosmopolita e internazionale ad un accostamento classicheggiante quanto innovativo di note ed essenze.

La fragranza scelta è Piper Nigrum, un’ode all’atmosfera del deserto che si insinua nell’aria, trascinando con sé, come dichiarato dal dott. Lorenzo Villoresi in esclusiva per MANINTOWN «il profumo di erbe e di spezie portato dal vento, di carovane che attraversano il deserto cariche di aromi, alla ricerca di nuovi mondi e di nuovi orizzonti».

Profumeria di nicchia. Fragranza Piper Nigrum, Lorenzo Villoresi
Piper Nigrum, Lorenzo Villoresi

Le note di testa rivelano un bouquet di aneto, anice e finocchio selvatico, accarezzate dalla freschezza della menta piperita, con sfumature agrumate, verdi e di conifere che conferiscono un carattere unico e vivace. Nel cuore della fragranza, invece, emergono note intense di pepe nero, origano e noce moscata, arricchite dalla profondità resinosa di elmi e incenso. Petitgrain, foglie di garofano e rosmarino di mare aggiungono complessità, mentre sfumature di spezie intensificano l’aroma avvolgente. Infine, le note di fondo creano una base avvolgente e persistente. L’ambra, lo storace e il benzoino conferiscono calore, mentre il balsamo del Perù e la mirra aggiungono ricchezza. Il cedro dell’Atlante contribuisce a una solidità rassicurante, mentre le sfumature di legni aromatici completano questo viaggio sensoriale, lasciando un’impronta indimenticabile.

Lorenzo Villoresi Piper Nigrum è disponibile nei formati spray da 50 ml e 100ml nonché l’essenza spray 100ml Extra.

Dalla Turchia: la fragranza Blacklight di Pekji

Pekji è stata fondata nel 2018 da Omer Ipekci, nato a Istanbul in una famiglia di classe media, trascorrendo la sua infanzia in ambienti e culture molto diversi. Prima di approdare nel mondo della profumeria, Omar ha lavorato come grafico e illustratore e ha cercato in molteplici modi di trovare vie di fuga che gli consentissero di potersi esprimere. Tuttavia, è stato il mondo delle fragranze che gli ha finalmente dato il medium in cui poteva «nascondere la libertà di espressione sotto la forma e la funzione» come ha dichiarato più volte lo stesso Omar Ipekci. Il suo palcoscenico olfattivo è eclettico e inclusivo, in quanto ritiene fondamentale che il profumo debba connettersi prima con chi lo indossa, anziché essere usato come segnale agli altri. Un vero oggetto di culto, uno strumento di rituale personale e una delizia sensoriale.

Profumeria di nicchia. Fragranza Blacklight, Pekji
Blacklight, Pekji

La fragranza selezionata è Blacklight. Come ha dichiarato lo stesso Omar, Blacklight è il «crocevia fra l’incompletezza, la non-collaborazione e la collezione Reset» un’armonia di note blu-verdi acute e sature che si dipana su uno sfondo di terra e inchiostro. Le aldeidi anisiche e pepate, poi, si intrecciano in un dialogo contrastante con accenni di cuoio, iris e vetiver. L’assenza di note di cuore tra l’apertura vibrante e la base stoica genera una sensazione vuota (e di vuoto) ma pulsante (e viva). Il concetto di questa composizione, denominata Reset, introduce quindi la coscienza mentale in uno spazio dissociativo infinito. I colori evocati infatti spaziano dal bianco all’iridescente, passando per il blu-verde e il nero; la texture si manifesta come tagliente e smussata mentre l’ambiente immaginato è tendente all’infinito.

Pekji Blacklight, insieme a tutta la linea Pekji, è disponibile in esclusiva in Italia presso Stefano Saccani Parma. La fragranza è disponibile nel formato 50ml.

L’inizio di un viaggio alla scoperta della profumeria di nicchia

Queste poche parole hanno segnato l’incontro di tradizioni e menti creative assai differenti e dai colori contrastanti; dal nero del pepe alle sfumature dell’industrialità petrolifera del Bosforo tumultuoso. Questo, cari lettori, è però solo l’inizio di un viaggio multisensoriale; un percorso che si evolve e che esplorerà l’arte olfattiva in un continuo (e forse) rivoluzionario crescendo.

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