Racconti di ballate davanti allo specchio Angelica

Ci diamo appuntamento con Angelica per raccontare le storie di un incontro, quello con noi stessi dinanzi allo specchio alle prese con le fragilità e il disorientamento tipico di questo momento storico. Nel nuovo album l’intimità viene affrontata con il sapore analogico dell’artista, fiore all’occhiello della scuderia Carosello Records, ex front woman dei Santa Margaret, da qualche anno sofisticata solista.



Il Karma vuole che Angelica si avvicini alla musica grazie a ONE dei Beatles, dimenticata per sbaglio venditore nel lettore cd acquistatole dai suoi genitori. Una compilation non da poco per svezzare alla musica un’adolescente che si innamorerà del quartetto di Liverpool, non trovi?

Mi ritengo baciata dalla fortuna. Se avessi trovato un altro disco forse non sarei qui con voi. La mia passione ha preso vita da un album iconico e non posso che esserne grata.

Chitarrista autodidatta arrivi addirittura ad essere sponsorizzata dall’iconica Gibson. Senza disdegnare la sperimentazione che conduce all’utilizzo di un basso Rickenbacker del ‘72 mezzo rotto.  Quanto è importante per un’artista la totale fusione con lo strumento?

L’importante è comunicare grazie alle note. C’è chi è virtuoso e chi, come me, è più creativo. Nasco come autodidatta e il mio dialogo con lo strumento è fondamentale. Gli strumenti sono tutti belli a livello estetico, quindi è facile creare un feeling e dialogarci.



Il tuo appuntamento con il destino, ha svelato, dopo l’esperienza come leader dei Santa Margaret, una carriera da solista. Pensi di aver acquisito un tuo balance nella dimensione domestica e individuale fatta di pianoforte, chitarra e pc?

Quando ero nella band non avevo grandi possibilità di esprimermi ma, dall’altro canto, le responsabilità non ricadevano unicamente sulla mia persona . Lavorare da solista mi ha consentito di diventare sincera con me stessa e ciò mi ha aiutato anche nell’approccio con il pubblico.



Un disco “dedicato a tutti quegli errori che pensavo fossero del cuore e invece erano solo della testa”, così ami descrivere il lavoro attualmente disponibile su tutte le piattaforme. Un manuale di sopravvivenza per coloro che riescono a guardarsi con occhi diversi riuscendo a perdonarsi. E’ stato difficile scavare in te stessa per arrivare a denudarti dinanzi all’oggetto più temuto da noi donne?

Il viaggio introspettivo è iniziato senza che me ne accorgessi. In realtà si tratta di un cassetto nel quale avevo rinchiuso tutto ciò che non volevo vedere. Se lo sto raccontando in musica è perché posso affermare di essere fieramente sopravvissuta.

Parafrasando il titolo di un brano presente in esso. Pensi che questo per Angelica possa essere il Momento giusto?

Io non penso che esista il momento giusto anzi, per scaramanzia, vi dico che tutte le volte che l’ho pensato si è rivelato non esaustivo. Questo sicuramente è un momento stupendo e l’anno migliore in assoluto che mi ha educata a non fermarsi nonostante mai, anche con una pandemia in corso.




Special content direction, production, interview e styling Alessia Caliendo

Photographer Riccardo Ambrosio using Polaroid

Video director Federico Floridi

Make up Eleonora Juglair

Hair Florianna Cappucci @Freelancer

Alessia Caliendo’s assistants Andrea Seghesio e Laura Ronga

Brano “Lost in Space” di Space Hunter music

Beauty credits

FaceD

Special thanks to

Leonardo Hotel Milan City Center, Milano

La Forchetta Verde, Milano

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