“Rains”: l’abbigliamento antipioggia che arriva dal nord

Secondo un detto svedese “det finns inget dåligt väder, bara dåliga kläder”, “non esiste il cattivo tempo, ma solo i vestiti sbagliati”. Il trio di amici danesi Philip Lotko, Daniel Brix e Kenneth Davis hanno così fatto di necessità virtù trasformando l’inclemenza della pioggia in opportunità per ‘ergonomizzare’, e sincronizzare, gli abiti agli uggiosi cieli di Copenhagen.



Nel 2012 nasce ad Aarhus, nella penisola dello Jutland, RAINS, il giovane brand di nicchia dell’abbigliamento rainwear che, partendo dalla reinterpretazione del più classico e tradizionale impermeabile in gomma, la fisherman’s jacket dell’eredità marinara danese, si è imposto sul mercato internazionale con l’apertura di 26 store monomarca nati sotto l’insegna dell’iconico logo del faro che, dal numero 6 di Klostertorvet, illumina la rotta dei nuovi negozi da Melbourne a Shanghai, da New York a Parigi.



Dal poncho degli esordi, a una linea completa dedicata all’outerwear, in abbinato a borse, zaini e accessori, fino a sdoganare l’idea più fluida di un “all-weather lifystyle concept” al suo debutto alla Copenhagen Fashion Week A/I 2020, RAINS lancia il suo singolar tenzone. Una sfida alla pioggia, celebrata, ispirata e affrontata a colpi di design funzionale dove il retaggio del minimalismo nordico trionfa in un moderno concetto di moda cosmopolita.



Il brand danese propone capi semplici e pratici che integrano tessuti tecnici, leggeri, idrorepellenti e waterproof a linee dritte, morbide e nette e alla scelta di un monocromatismo puro, o a sobrio contrasto, giocato sui colori dei paesaggi delle fredde terre del Nord e sulle delicate sfumature dei toni della natura: grigio carbone, bianco sporco e perla, blu, beige, nero, verde oliva, ambra e rosa corallo. Sono un “rifugio climatico”, nel senso figurato del termine, un equipaggiamento urbano in robusto poliestere rivestito dalla flessibilità del poliuretano con saldature ad ultrasuoni, cerniere lampo e rifiniture progettate con materiali ottimizzati per le condizioni di umidità, fibbie gommate, twill cerato, superfici tattili riflettenti, opache e con trasparenze semilucide.



Le collezioni, in una costante visione di espansione climatico-stagionale, esprimono l’atemporale durevolezza di capi senza tempo in linea con le ultime tendenze. Impermeabili con tagli sartoriali o dalle linee casual, con patte frangivento, aperture per la ventilazione, cappucci regolabili con cappello integrato, cappe progettate per i ciclisti, pantaloni, tute ultralight, capispalla e giacche imbottite rappresentano non solo un filtro protettivo tra chi li indossa e gli agenti climatici dai quali difendersi, ma è anche una questione di “hygge”, quella necessità di provare una sensazione di comodità e armonia con ciò che si indossa.



In fondo vestirsi nelle giornate di pioggia non significa necessariamente rinunciare allo stile.



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