Sapori come a casa, fuori casa: il nuovo ristorante Cerere – Cibo dalla Terra

Cerere. Pianeta nano del sistema solare, dea della terra e della fertilità nella religione romana e adesso anche ristorante in via della Moscova 24, Milano. Un matrimonio tra tradizione e innovazione: due mondi all’apparenza in contrasto, ma che trovano il loro equilibrio in questa nuova realtà culinaria.

La propensione per la frutta e la verdura a km 0, tramandata fin dall’infanzia ai proprietari Giorgia Codato e Mauro Salerno, è il principio fondante del ristorante. Cerere – Cibo dalla Terra, infatti, non è solo un inno al piacere palatale, ma anche alla cultura dell’homemade (negli ultimi anni, troppo spesso dimenticata). Da conserve e fermentati all’olio d’oliva, dalla pasta alla carne, il rispetto per la qualità degli ingredienti si assapora a ogni boccone.

Ristorante Cerere
Cerere – Cibo dalla Terra in via della Moscova 24, Milano

L’approccio casereccio ma giovanile di Cerere – Cibo dalla Terra

La creatività che sfocia in sperimentazione non passa, però, in secondo piano. Tagliatelle ripiene di ragù di cortile, clorofilla di prezzemolo, jus e zafferano; risotto mantecato in crema di scarola, burro acido, aioli e liquirizia; tartare di asino con pecorino, mandarino e carciofi fermentati; bavarese alla salvia con limone, meringa al pepe di Sichuan e bottarga, guarnita con buccia di limone candita.

Il menù meteoropatico di Roberto Cogni e Mario Garcia, rispettivamente executive chef e sous-chef, è un tripudio di sapori. Ogni piatto si trasforma in un trompe-l’œil gastronomico: a prima vista facilmente riproducibile nella cucina di casa propria; nell’effettivo una trasformazione tecnica della materia prima, frutto di anni di studio e di ricerca.

Alla ri-scoperta della sacralità del cibo e dell’importanza di condividere

Le creazioni dei proprietari di Cerere sono quindi un dialogo tra i figli della natura e la mente geniale dell’uomo, che è riuscito, nella sua evoluzione, a far ballare le papille gustative. Il cibo non è più un simbolo di forza e sopravvivenza, ma una vera e propria opera d’arte. Cerere – Cibo dalla Terra insegna ai propri commensali la sacralità di ciò che consumiamo e del modo in cui lo facciamo. Il ristorante si trasforma così in un luogo dove la priorità è la condivisione e dove la vita frenetica della città meneghina si dissolve in momenti di totale relax.
A cena, oltre al menù alla carta, è possibile scegliere tra due offerte di degustazione da quattro o da sei portate, rispettivamente a 65 e 85 euro. Non manca naturalmente la proposta gastronomica per chi desidera concedersi un break dal lavoro all’insegna del buon cibo.

Per un menù da leccarsi i baffi, un buon calice che lo accompagni

Oregon, Libano, Slovacchia, Istria, Nuova Zelanda, Francia e Italia si incontrano in quella che sembra più una mappa geografica della fermentazione alcolica che una carta dei vini. Così come le materie prime, anche la scelta dei vini è curata nei minimi dettagli: contatti diretti con piccoli vigneron internazionali rendono l’esperienza al Cerere – Cibo dalla Terra più unica che mai.

Memorie di viaggi nel nuovo ristorante Cerere

Lampadario in vetro di Murano, tazzine da caffè dal sapore vintage e menù in carta riciclata completano la metamorfosi della filosofia di Codato e Salerno. Come per i piatti, anche per l’interior design convolano a nozze il contemporaneo e il passato, il sofisticato e l’informale. Un museo di materiali di recupero e oggetti reperiti da viaggi come tocco personale, a tratti intimo, dei due proprietari.

Il ristorante gourmet situato nel cuore pulsante di Milano si inserisce in un ricco calendario di eventi, in cui troviamo, per esempio, la Design Week, volto ad ampliare il tessuto culturale della città. Partnership, degustazioni di vini e festività cosmopolite come San Valentino diventano per Cerere – Cibo dalla Terra un pretesto per far conoscere la sua filosofia culinaria unica e distintiva

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