Stefano Cavada: la mia cucina Altoatesina

Stefano è un giovane altoatesino che in cucina ama utilizzare ingredienti tipici regionali per piatti tradizionali e moderni. Dopo gli studi in Italia e all’estero, oggi è uno youtuber, food influencer e anche cuoco televisivo. Nel suo ultimo libro “La mia cucina Altoatesina” ritroviamo l’amore per i luoghi del cuore ma anche studio e dedizione. Scopriamoli insieme a lui..

Quando hai realizzato che la passione per la cucina sarebbe diventata il tuo lavoro?

Alcuni anni fa, quando presi la decisione di dedicarmi alla mia passione per la cucina, mi augurai che un giorno potesse trasformarsi in un lavoro. È stato un passaggio graduale, all’inizio quasi inconscio, e poi ho iniziato a raccogliere i frutti dei progetti che avevo creato con le prime videoricette su youtube. In ogni caso ora è diventato un lavoro a tempo pieno e mi dedico a molti progetti digitali ed editoriali che mi appassionano ancora di più.

Da dove nasce l’ispirazione per i tuoi piatti?

La realizzazione dei miei piatti si contraddistingue per un forte legame con la tradizione altoatesina, quindi spesso parto proprio da quella. Poi a volte basta un viaggio o un piatto della tradizione italiana per trovare l’ispirazione per una nuova ricetta. 

Il tuo ingrediente preferito?

In assoluto il mio fedele compagno delle ricette è lo Speck dell’Alto Adige. Un prodotto di grande tradizione e che si caratterizza per il suo aroma leggermente affumicato e speziato. Nelle mie ricette ha sempre una grande presenza proprio perché riesce a dare una marcia in più anche ad un piatto semplicissimo.  

Quale è stato il processo creativo per la realizzazione del tuo libro?

Era da alcuni anni che desiderato realizzare il mio libro di cucina. Avevo già ben chiaro in mente come sarebbe stato strutturato e quali ricette mi sarebbe piaciuto inserire. Poi ho preso coraggio e ho contattato Athesia, la mia casa editrice, che ha subito accolto con grande entusiasmo il progetto e abbiamo iniziato a lavorarci fin da quel momento. È servito un anno intero per progettare il libro ed andare in stampa. Per me è stata un’avventura nuovissima che mi ha insegnato molto, perché in tutta sincerità non sapevo come si facesse un libro. Sono tuttavia molto contento del risultato e rispecchia in tutto e per tutto il progetto iniziale. 

Hai vissuto a Londra e Parigi, dove ci consiglieresti di mangiare assolutamente in queste città?

A Londra avevo seguito l’apertura del Sushi Samba, un ristorante al 38° piano della Heron Tower di Londra. Un posto in cui bisogna concedersi una buona cena con la vista sulla città. A Parigi sono stato di recente nel ristorante Bouillon Racine, un bellissimo ristorante dagli interni art nouveau e che offre un menù di cucina tipica francese, accompagnato da un buon “verre de vin” o un buon bicchiere di “bière blanche”,

Cosa non può mancare nella tua valigia quando viaggi?

Nella mia valigia non manca mai il costume da bagno, perché ,da appassionato nuotatore, se c’è modo di fare due bracciate, colgo sempre l’occasione.  Inoltre ho un comodissimo portabiancheria che mi permette di organizzare con facilità l’intimo e le calze senza che si spargano nella valigia.  

Il tuo luogo del cuore?

Caldaro, il paese in cui sono nato e cresciuto. Con la mia famiglia abitavamo in una casa monofamiliare circondata da un bellissimo giardino. Passavo dei pomeriggi interi a giocare in giardino, anche insieme ai miei cani, e vivevo mille avventure diverse ogni volta. Sono molto legato al periodo dell’infanzia che è stato molto felice.

Hai progetti o iniziative legate al prossimo Natale?

Da qui a Natale ci saranno ancora delle presentazioni del libro, (tra cui l’appuntamento al celebre Mercatino di Natale di Bolzano dove terrà uno show cooking, ndr). Inoltre tornerò con alcune video ricette natalizie proprio sul mio profilo Instagram, ovviamente dedicate al Natale altoatesino.

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