Due coppie e un sospetto: il regista Emiliano Corapi racconta il film Suspicious Minds

Suspicious Minds è il film di Emiliano Corapi presentato in concorso nella sezione Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma. Nel cast del film, scritto e diretto dallo stesso Corapi – con le musiche di Giordano Corapi – Francesco Colella, Amanda Campana, Matteo Oscar Giuggioli e l’attrice olandese Thekla Reuten.

Quando un uomo e una ragazza rimangono bloccati nell’ascensore dell’hotel in cui soggiornano, nei rispettivi partner, rimasti fuori, s’insinua il dubbio che nel tempo trascorso dentro sia accaduto qualcosa. Tuttavia, il sospetto del tradimento genera nelle coppie, che vivono fasi diverse della vita, reazioni opposte, innescando dinamiche sempre più pericolose.

Amore, gelosia e fragilità nel film Suspicious Minds

Suspicious Minds: due coppie di età diversa, un ascensore e uno scherzo del destino, come quelli
tanto cari a Woody Allen. Quegli eventi apparentemente insignificanti che cambiano delle vite. Due coppie come tante, due giovani innamoratissimi e una coppia di mezza età che vive serenamente la propria routine, quando tutto procede, sempre nello stesso modo, tra ricordi cristallizzati di un passato che non c’è più.

In realtà due coppie che Corapi obbliga a fare i conti con le proprie fragilità. Entrambe in vacanza, i loro destini si scontrano, per caso, in un albergo romano. Un incidente innesca quanto di più lontano sembrava potesse contaminare le due coppie: la gelosia

Intervista al regista Emiliano Corapi

Corapi, alla sua terza prova registica, qui anche in veste di sceneggiatore e costruisce il film come una sorta di divertente thriller, regalando allo spettatore una ritmata sequenza di repentini cambi di scena, oscillando continuamente tra leggerezza e dramma e riaprendo la storia ogni volta che sembra questa sia stata chiarita. 

La sceneggiatura, scritta dallo stesso Corapi, è ben costruita e offre dei dialoghi brillanti e credibili. Il cast è composto da attori noti e meno noti, ma tutti efficaci nel loro ruolo. Thekla Reuten e Francesco Colella interpretano la coppia più matura, che cerca di ravvivare il loro rapporto con un gioco pericoloso. Amanda Campana e Matteo Oscar Giuggioli sono i due giovani innamorati, che devono affrontare il dubbio e la paura di perdere l’altro.

Il film è stato presentato in concorso alla sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma 2023, dove ha ricevuto un buon riscontro da parte della critica e del pubblico. Suspicious Minds è un film che sa divertire e commuovere, ma anche far riflettere sulle dinamiche dell’amore e della fiducia. Un film che merita di essere visto e apprezzato.

Di nuovo relazioni tra persone di differente età, dalle vite assopite, che riscoprono ciò che avevano dimenticato. Che tornano giovani, anche solo per il tempo di una fugace relazione o una notte. Vede la generazione degli over 50 così scontata?

In realtà non credo che il film parli di relazioni tra persone di età diverse, o della voglia di sentirsi ancora giovani, quanto piuttosto della fragilità dei legami e dei sentimenti, anche quando questi sono forti. Sebbene infatti i due cinquantenni del film possano desiderare un’avventura, alla base del loro dramma c’è il timore segreto di essere al capolinea della loro storia. Per questo sfruttano l’incidente inziale e la situazione di dubbio che ne deriva, per fare una verifica dei loro sentimenti che, dopo anni di relazione e intrappolamento nei ruoli genitoriali, non sono più così chiari.

«Gli incontri casuali posso generare situazioni e dinamiche che di norma, nella routine di una persona, non si verificano. Credo sia per questo che sono ricorrenti nelle storie»

In Amore a domicilio avevamo due estranei messi insieme dal caso. Qui quattro. Cosa la affascina di queste situazioni?

Gli incontri casuali posso generare situazioni e dinamiche che di norma, nella routine di una persona, non si verificano. Credo sia per questo che mi attirano e che sono ricorrenti nelle storie. 

In Suspicious Minds le due coppie del film, nelle loro diversità, hanno un tratto in comune: nella difficoltà scoprono di essere estranei. Siamo tutti perfetti sconosciuti?

Non proprio. Quello che i personaggi della storia si trovano a sperimentare sono comportamenti non abituali, ma accidentali, dovuti alla situazione del momento che li mette alle corde. Nessuno di loro ha una natura che tiene segreta. Più che sconosciuti tra di loro, mi sentirei di dire che ognuno scopre aspetti estranei dentro di sé. I ragazzi, ad esempio, scoprono debolezze e desideri che fino a poco prima non immaginavano e che mettono in crisi l’idea che hanno di loro stessi e del loro amore. Come a dire che improvvisamente il vero sconosciuto è dentro di loro. Un cambiamento che non riescono ad accettare.

“Preferisco non sapere, basta che la smettiamo” è una battuta del film. Siamo così fragili? 

Non credo che la battuta indichi fragilità o paura di accettazione della realtà. Il personaggio che la pronuncia ha appena compreso che tra lei e il marito c’è ancora qualcosa da salvare e cerca di focalizzare il discorso su questo piuttosto che sul male che si sono appena fatti per arrivare a scoprirlo.

«La maturità, oltre a stemperare alcuni eccessi, ci dà la possibilità di concentrarci meglio su ciò che conta veramente»

L’età rende più saggi o si ha solo più paura della solitudine, perché il tempo che abbiamo davanti è di meno o perché pensiamo non si possa più costruire qualcosa di nuovo?

Bella domanda, per la quale probabilmente non c’è una risposta che vale per tutti. Ognuno vive il tempo che diminuisce a modo suo, così come la capacità o meno di fare compromessi. Penso però che la maturità oltre a stemperare alcuni eccessi, ci dia la possibilità di concentrarci meglio su ciò che conta veramente e di guardare con più indulgenza alle nostre disfunzioni e ai nostri errori. È quello che tentano di fare i due personaggi adulti di Suspicious Minds.

Tra le due figure maschili, dov’è Emiliano Corapi?

In realtà si trova in tutti e quattro i personaggi. Sia negli uomini che escono da questa storia abbastanza “ammaccati”, sia nelle donne che dimostrano al dunque più forza e coraggio

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