È tempo di muoversi con Swatch Skin

Libertà di movimento, design minimal e leggerezza confortevole. Sono queste le parole che meglio rappresentano i nuovissimi 11 modelli della collezione SKIN di Swatch, incentrata sul motto e hashtag, #YOURMOVE e presentata nell’esclusiva location londinese dei The Store Studios, con una serata spettacolare, alla presenza di media e influencer internazionali. Si aggiunge, quindi, un nuovo capitolo al legame tra il famoso brand di orologi e il mondo dell’arte. Stavolta è toccato alla danza, espressione dinamica del concetto di movimento che s’incarna nei nuovi marcatempo del colosso elvetico. Rappresentazioni danzanti del Tempo e dello Spazio hanno espresso il concetto cardine della collezione, attraverso una battaglia fittizia piena di emozione, in cui le coreografie sinuose dei ballerini si stagliavano sullo sfondo di proiezioni virtuali. Un crescendo incalzante ha anticipato lo svelamento degli orologi ispirati al brivido dell’ignoto, alla bellezza del movimento e all’euforia del cambiamento. I modelli sono disponibili in due formati di cassa bicolore, per lui e per lei, e si adattano a diverse personalità, dando vita a storie uniche e individuali che raccontano sogni, aspirazioni, possibilità. Un pas de deux tra emozioni fautrici del cambiamento e l’ignoto. Le narrazioni di molteplici stili di vita (non siamo forse tutti in movimento, ma a modo nostro?) e attitudini si riflettono nell’anima del brand che le fa proprie, condividendole nell’arco dell’anno sui canali social dedicati a Swatch, con una campagna video che verrà svelata prossimamente. Tanti piccoli corti riveleranno i momenti chiave della vita di personaggi conosciuti, molti dei quali artisti, e meno conosciuti, intenti a cogliere l’attimo, il momento dell’azione, la propria mossa. Rimettere mano a un’icona come lo Skin, lanciato per la prima volta nel 1997 non è che uno dei tanti nuovi step che l’azienda vuole fare per innovarsi: dai miglioramenti sui materiali, come il vetro impiegato, fino alla creazione di un sistema operativo proprio, dopo i primi progetti satellite degli anni passati. Dal twin phone, per telefonarsi a tre negli anni ’90, allo Swatch Internet Time, in collaborazione con il laboratorio dell’MIT e lo Snow Swatch da usare come skipass. Infine, per riprendere il fil rouge che unisce Swatch alla cultura pop, è stato annunciato che presto in tutti i negozi del brand sarà possibile dare un’impronta ancora più personale all’orologio, attraverso un servizio di customizzazione, dal cinturino alla ghiera e ad altre piccole finiture, da scegliere, anche online, e da ritirare in negozio, a partire da giugno. La strada è chiara, dal restyle di un’estetica si passerà alla tecnica e al digitale, con passi ragionati e visione a lungo termine, per raccogliere i frutti dei semi piantati tanti anni fa. Swatch, sotto la guida creativa di Carlo Giordanetti, si avvia a consolidarsi come brand e non solo come prodotto, iniziando a dialogare il suo pubblico con codici di linguaggio diverso, in bilico tra la tecnologia e l’emozione, sempre con l’arte nel cuore, dove l’orologio è una tela bianca da dipingere. Questa settimana, infatti, viene presentata in anteprima la collaborazione con Paola Navone. L’architetto e designer di fama internazionale, ha disegnato per la prima volta un orologio, lo Swatch Art Special Thammada, espressione tailandese che significa “cose semplici”, disponibile in edizione limitata e numerata di 888 pezzi, in vendita nei negozi della Lombardia.

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