The Palace: il nuovo film di Roman Polanski, con Fanny Ardant e Luca Barbareschi, presentato fuori concorso a Venezia 80

The Palace, il nuovo film di Roman Polanski, prodotto da Luca Barbareschi per Èliseo Entertainment con Rai Cinema, è stato presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Una commedia ambientata la notte di Capodanno del 2000, in uno stravagante resort sulle Alpi Svizzere. Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti Oliver Masucci, Fanny Ardant, Joaquim de Almeida, Luca Barbareschi, Fortunato Cerlino. Nel cast anche Milan Peschel e Mickey Rourke.

Fanny Ardant torna a lavorare con Roman Polanski in The Palace

«Conoscevo già Roman Polanski per essere stata diretta da lui in teatro – ha spiegato Fanny Ardant alla conferenza di presentazione del film – Ho ritrovato la gioia di lavorare con un uomo appassionato, che sta dalla mattina alla sera sul set con grande dedizione, curando ogni minimo particolare. Essere sul set con lui è un privilegio, perché ogni volta sai che è un’occasione che non tornerà mai. Non avevo mai recitato in un simile ruolo femminile. Mi sono divertita della stupidità di questa donna, della follia, di questo grande amore per il cane, per gli uomini. Era un condensato di vita e di energia». 

 

Scena del film The Palace, Ph. M. Abramowska
Scena del film The Palace, Ph. M. Abramowska

 

Luca Barbareschi: “Roman Polanski ha 90 anni, ma l’energia di un venticinquenne”

«È un’emozione per me essere qui a Venezia – ha dichiarato Luca Barbareschi – addirittura con due film e dopo cinquant’anni di carriera. The Palace è un film per me importante, come gli altri progetti fatti con Polanski. È un film corale dove Roman ha voluto fare un affresco straordinario di cosa è diventato oggi questo mondo. Produrre Polanski non è facile e sono orgoglioso di averlo fatto, grazie anche alla collaborazione con Paolo Del Brocco di Rai Cinema.

The Palace è un film che non è solo una commedia, ma qualcosa di più forte. Dopo J’accuse volevamo fare con Roman un film divertente, molto ‘balzacchiano’. Roman – ha continuato Barbareschi – ha compiuto novant’anni quest’anno, ma ha l’energia di quando ne aveva 25 anni. Vedere Roman nel backstage che con la scopa pulisce dalla polvere, mettere lui la goccia di sangue che deve essere del colore che dice lui e che ha mischiato lui stesso, è un’esperienza interessante».

 

Roma Polanski e Luca Barbareschi durante le riprese di The Palace, Ph. M. Abramowska
Roman Polanski e Luca Barbareschi durante le riprese di The Palace, Ph. M. Abramowska

 

Luca Barbareschi in The Palace: “Il nuovo dio è il selfie”

«Nel docufilm che ho fatto su Polanski, Hometown, Bongo è il nome delle pompe funebri che portavano la bara del papà di Roman – prosegue – Qui Bongo è un personaggio emblematico di questo secolo, in cui la gente è caduta in un egocentrismo spaventoso e nel quale il nuovo dio è il selfie. La gente si fa foto tutto il giorno. Non capisco cosa accada: c’è gente che ha migliaia di selfie nel telefonino e neanche da morti li vedranno. Bongo è questo mondo egoriferito. Invecchiando, la cosa divertente di una pornostar è che la riconoscono solo degli anziani. È interessante anche questa struttura narrativa, dove c’è una pornostar vecchia, che ha erotomani vecchi davanti a sé. Ed è tutto ormai morto, è finito.

È una metafora interessante di un mondo erotizzato dove tutto è erotismo, è pornografia: pornografia della comunicazione, del sentimento, mercificazione del denaro in un mondo dove non c’è più economia ma finanza. Bongo è interessante. Mi sono divertito a farlo. La cosa bella di lavorare con Roman – conclude Luca Barbareschi – è che si ride tanto e allo stesso tempo c’è una leadership fantastica: c’è la possibilità di ridere senza perdere mai la serietà. Anche quando, da produttore, vorresti rimproverarlo per il tempo che impiega a girare, ti accorgi che si è preso più tempo ma ti ha dato il risultato migliore che potessi avere».

 

Scena del film The Palace, Ph. M. Abramowska
Scena del film The Palace, Ph. M. Abramowska

 

Critiche e polemiche per la presenza di Polanski a Venezia 2023

«Al momento The Palace non è stato venduto in Francia. È un danno per la Francia, perché il film è fantastico e ha una cast internazionale, con Fanny Ardant, una delle più grandi attrici francesi, e Roman Polanski, uno dei più importanti registi francesi. Spero che le cose migliorino, ma non riesco a capire perché, visto che in tutte le piattaforme, da Paramount a Canal Plus fino a Netflix, vengono proiettati i film di Polanski. Credo che Barbera abbia dato a questo festival una grande indipendenza. E questo è molto importante nel mondo dell’arte. Non si può dare un giudizio morale sull’arte.

Quando Barbera prese J’accuse, fu molto coraggioso e quest’anno lo è stato altrettanto nel prendere Roman, Woody Allen e Luc Besson». Ma Barbareschi prosegue: “Ringrazio anche Rai Cinema perché si è presa un bagaglio importante di responsabilità. La Mostra deve essere un luogo di sperimentazione, di provocazione, di libertà espressiva degli artisti. E gli artisti non possono avere un giudizio morale, altrimenti dovremmo buttar giù la Cappella Sistina e molte opere di Caravaggio, se dovessimo dare un giudizio morale.

Voglio ringraziare Barbera per questo: perché ha fatto uno straordinario Festival, coraggioso e soprattutto dove c’è la possibilità di vedere di tutto. Un Festival molto più accogliente di tanti altri. Spero che The Palace vada in Francia e, soprattutto, spero che il film vada in America. Perché anche J’accuse non è ancora stato venduto in America, in Inghilterra, in Australia, Nuova Zelanda e in tutti i Paesi di matrice anglosassone. Poi ci chiediamo perché ci sono le guerre, ma i Paesi anglosassoni devono rispettare gli artisti come tutto il resto del mondo».

Forse il produttore Barbareschi ha dimenticato di dire che anche per questo certe mentalità non cambiano: perché si consente a certi uomini di essere accolti in un una società che dovrebbe, se colpevoli, ostracizzarli. Anche attraverso il rifiuto passa la libertà.

 

Scena del film The Palace, Ph. M. Abramowska
Scena del film The Palace, Ph. M. Abramowska

 

Il cast di The Palace, Ph. M. Abramowska
Il cast di The Palace, Ph. M. Abramowska
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