19 anni e origini bergamasche, Tommaso Donadoni è uno dei beniamini della Gen Z; quest’anno fa il suo esordio da attore nella serie Rai Vivere non è un gioco da ragazzi, adattamento di un noto romanzo che mescola il tema investigativo col racconto di una piccola comunità di giovani liceali colpita da un lutto improvviso e sconvolgente.
Nella serie, Tommaso interpreta il ruolo della vittima (Mirko), un personaggio chiave a cui riesce a dare grande spessore, forse perché il personaggio di Mirko ha molti tratti della sua personalità e lui ci si riconosce sotto parecchi aspetti; la parte nel serial diretto da Rolando Ravello, però, è solo l’inizio, perché i progetti e le aspettative sono alte, come ci racconta nella nostra conversazione.


Come nasce la passione per la recitazione?
Mi ci sono appassionato da piccolo, un po’ per indole e un po’ perché in famiglia dicevano che fossi portato. Stare davanti alla telecamera (anche solo quella del telefono) mi ha sempre messo a mio agio. Soffrendo di balbuzie, era l’unico modo in cui riuscissi a parlare con fluidità, perché recitare implicava avere un progetto da seguire. Così, ho iniziato ad approfondire la materia frequentando qualche scuola e, parallelamente, sviluppando il mio personaggio sui social (Tommaso ha un grandissimo seguito, esploso prima su TikTok, poi su Instagram, ndr).
Quest’anno è arrivato il provino a Roma e, da lì, è partito tutto.
Raccontami del tuo personaggio nella serie.
Mirko Masi è un personaggio che si vede poco, ma di cui si sentirà parlare tanto in tutta la serie. È un esempio per gli altri ragazzi del gruppo, ha voglia di evadere da una realtà che gli sta stretta, proprio come me, sempre bisognoso di fuggire dalla vita reale.

Quale ruolo ti piacerebbe interpretare ora?
Grazie a questa prima esperienza con Rolando Ravello (regista della serie, ndr) sono riuscito a entrare nel mondo dei casting. Mi sto impegnando per misurarmi nei provini, di base per quelli relativi a personaggi introspettivi e che hanno diversi aspetti del mio carattere, a tratti complesso e un po’ autodistruttivo.
Qualche modello di riferimento, invece?
Tra i big americani stimo Keanu Revees e Johnny Depp. Tra i giovani italiani, Massimiliano Caiazzo, mi è piaciuto molto in Mare fuori.


Devi partire velocemente, cosa porti con te?
Sigarette e il mio telefono, un’ottima fonte di compagnia e anche un mezzo per ascoltare la musica… Magari una bottiglia di Jack Daniel’s (ride, ndr).
Progetti per i prossimi mesi?
Impegnarmi nei casting in programma, studiare tanto e trasferirmi a Roma per coltivare al meglio la passione per il cinema.





Credits
Talent Tommaso Donadoni
Editor in Chief Federico Poletti
Photographer Umberto Buglione
Art Director Mario Apuzzo
Stylist Adele Baracco
Ph. assistant Vittoria Cervone
Stylist assistants Giusy Pisano e Martina Gilardi
Make-up Eleonora Marotti
Hair Francesco Sarri
Nell’immagine in apertura, Tommaso Donadoni indossa tank top e anello Versace, collana a catena Radà
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