Trafficante di Virus, TFF39, da non perdere.

È stato presentato al Torino Film Festival “trafficante di Virus”, ed ora visibile su Amazon Prime Video, il film liberamente tratto ed ispirato dal libro di Ilaria Capua, la virologa interpretata da una sempre insuperabile Anna Foglietta, appassionata di scienza e di ricerca sin da bambina, che con l’esplodere dell’influenza Aviaria nel 2006 si ritrova ad individuare e sequenziare il vaccino per contrastarla.

A sua insaputa e del tutto innocente si ritrova coinvolta in un’inchiesta, che la accusa di aver diffuso il virus per poi trarne vantaggio vendendo il vaccino.

Ne verrà assolta, ma nel frattempo si vedrà costretta a trasferirsi negli Stati Uniti per poter continuare a svolgere la propria professione, segnando per sempre la sua vita e quella dei suoi famigliari.



«Nella mia vita non mi sarei mai immaginata di essere a un festival di cinema – ha detto Capua in collegamento dalla Florida, durante la presentazione alla stampa del film – L’arte fa da anello di congiunzione tra la realtà e la comprensione di determinate vicende che devono essere raccontate. Questa è una storia molto femmina, che mostra le contraddizioni che ci sono tra una donna che si impegna tutti i giorni per ottenere dei risultati e tenere sotto controllo alcune malattie, che deve gestire superiori e collaboratori e che deve occuparsi, da madre, di una bambina piccola». Per la virologa i messaggi di “Trafficante di virus” sono molti: «Nella vita succedono cose brutte, ma i momenti difficili possono essere trasformati in qualcosa di utile. Io ho subito un processo sui giornali. Però bisognerebbe pensare prima di sbattere il mostro in prima pagina e distruggere vita, rispettabilità e reputazione delle persone». Il film mostra, però, anche «la bellezza della ricerca, la magia e la passione di un gruppo che lavora affiatato per una scoperta scientifica», e che «la leadership femminile può esistere».

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