Quando si tratta di denim, la parola tendenza rischia di essere fuorviante: parliamo di una tela nata nell’Ottocento in Europa, dove era utilizzata per rivestire vele e merci delle navi mercantili, e codificata in forma di pantalone con tasche e rivetti di rame, nel 1873, da Levi Strauss (il fondatore di Levi’s), che ne fece un perfetto indumento da lavoro per cercatori d’oro e minatori della California.
Diffusosi urbi et orbi nel secolo successivo, incoronato nel 2000 da Time «The clothing piece of the 20th century», viene oggi proposto dalle griffe più disparate in innumerevoli lavaggi e fit, dall’ecumenico slim al modello svasato dal flair 70s, a quello a vita bassa, pronto al comeback dopo i picchi cafonal degli anni 2000, in cotone indaco come l’originale oppure total black, chiaro, candeggiato, delavé… Va inoltre specificato che, sebbene il termine sia ormai una sineddoche dei pants cinquetasche nel medesimo materiale, il jeans viene da tempo impiegato anche per realizzare camicie, giubbotti, giacche, perfino scarpe o borse.
Insomma, nonostante la storia secolare della stoffa/capo sembri cozzare con la ricerca spasmodica del nuovo che anima, da sempre, il circo della moda, passando in rassegna i lookbook dei brand che hanno una solida tradizione in materia si possono comunque individuare alcune keyword, che segneranno il denimwear nell’imminente stagione Autunno/Inverno 2021-2022.
Si può partire da Replay che, con una selezione denominata Back to work, tenta di conciliare comodità e stile comme il faut: così la camicia di lino e chambray, in una tonalità tendente al carta da zucchero, si arricchisce di taschini con patta e chiusura zip termosaldata, che forniscono un plus di praticità, mentre i chinos dal taglio regular assicurano leggerezza e versatilità.
Altra label da tenere in considerazione è Handpicked, attiva dal 2018 ma già sinonimo di jeanseria racé, frutto di una cura scrupolosa, quasi sartoriale, del prodotto; il guardaroba A/I 2021 delinea un’idea di lusso contemporaneo, insieme sofisticato e décontracté, tradotta in pantaloni dalla silhouette ben studiata, affusolata al punto giusto, disponibili in vari finissaggi, più o meno elaborati. Il marchio, inoltre, sposa senza remore la causa green attraverso le proposte Mood Eco, risultato di procedimenti a basso impatto ambientale, in filati che si fregiano delle certificazioni Gots e Oeko-Tex, contrassegnate da una speciale salpa in feltro.
Replay, Handpicked
La presenza della tela blu è preponderante nelle novità stagionali di Tommy Hilfiger, capofila del casualwear americano: le mise targate Tommy Jeans, in particolare, sprigionano un fascino old school, tra giubbini sherpa foderati, cinquetasche dalla vestibilità sciolta e morbide camicie denim.
E ancora, abbondano di variazioni sul tema le collezioni di brand come Berwich e Tela Genova: il primo ricorre al denim per intessere calzoni loose fit caratterizzati da pinces profonde o tasconi cargo, il secondo ne recupera l’originaria essenza workwear, puntando su pantaloni dalla vibe retrò a gamba dritta, in nuance chiare o brunite (dal celeste al blu mezzanotte), cui si aggiungono giacche raw con impunture a contrasto e overshirt. Re-HasH, specialista della categoria, si sbizzarrisce invece in sfumature e lavaggi, mantenendo pulite e affilate le linee.
Tommy Jeans, Berwich, Tela Genova, Re-HasH
Per rendersi conto di come i jeans siano diventati un pilastro insostituibile anche del comparto luxury, è poi sufficiente un’occhiata alle passerelle A/I 2021: ce n’è per tutti i gusti, dalle versioni XXL – assai malconce – di Balenciaga ai modelli a sigaretta Saint Laurent, neri come la pece, passando per quelli stinti e laceri, fermi appena sopra la caviglia, di Celine, i modelli baggy firmati Dsquared2 (stravolti da inserti patchwork, cuciture irregolari, candeggi estremi o spalmature), il denim rigoroso, blu navy o bianco ottico, di Officine Générale, il decorativismo sfrenato, in un tourbillon di strappi, perle, catene, iridescenze e spruzzature multicolor, di Dolce&Gabbana. Soluzioni destinate a rinverdire il mito immortale dei blue jeans, consacrato a suo tempo da un gigante del fashion system quale Yves Saint Laurent, che ebbe a dichiarare: «Non c’è nulla di più spettacolare, pratico, rilassato e disinvolto»; uno statement valido, evidentemente, ieri come oggi.
Balenciaga, Celine, Dsquared2, Officine Générale, Dolce&Gabbana
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